Shostakovich: The Dance Album

Cover The Dance AlbumDimitri Shostakovich
Shostakovich: The Dance Album
Decca 452 597-2
23 brani – durata: 73’



Malgrado il titolo forse non appropriato, The Dance Album rappresenta un’interessante integrazione al CD The Film Album, di cui ci siamo recentemente occupati. Il presente CD è dedicato in realtà alla colonna sonora del film Il tafano (Ovod) realizzato da Alexander Faintsimmer nel 1955, unita alla Suite dall’operetta Moskow-Cheroymusky, oggetto di una successiva trasposizione cinematografica e alla Suite dal balletto Il bullone. Nel recensire recentemente il Film Album abbiamo avuto modo di occuparci della famosa Romanza,  mentre il CD prodotto da Decca ci offre un ampio spaccato in 13 brani di quella che viene considerata una delle musiche  maggiormente riuscite fra quelle scritte  da Dimitri Shostakovich per lo schermo.
Il tafano è un lavoro  ricco di pathos, avventura e spinte idealiste che si basa su un racconto dello scrittore inglese Ethel Voynich, molto amato in Russia, che evoca tematiche molto sentite anche a livello politico: il sacrificio umano per la patria, l’unità nell’alleanza, il discredito della chiesa come istituzione corrotta.
L’ambientazione ci porta negli anni intorno al 1840 nell’Italia delle guerre d'indipendenza: Arthur e Gemma sono amanti e membri del gruppo rivoluzionario Giovane Italia. Un'involontaria confessione in cui Arthur – studente di teologia - viene indotto in chiesa porta Gemma a chiudere il rapporto. In preda alla delusione Arthur decide di lasciare l’Italia occupata dagli austriaci e nello stesso tempo viene a sapere con grande sorpresa che suo padre è il suo tutore e insegnante Padre Martinelli.
Dopo un lungo percorso costellato di avventure, al suo ritorno in patria alcuni anni più tardi viene arrestato e condannato a morte proprio dal padre, divenuto nel frattempo Cardinale.
Suggestiva la sequenza finale in cui Arthur – magistralmente interpretato da Oleg Strizehnov al suo debutto sullo schermo -  invoca con coraggio l’esecuzione di fronte a un plotone incerto e carico di dubbi e lo spinge al compimento dell’atto supremo.
La tragedia dai contorni melodrammatici si chiude con la disperazione del Cardinale che illuminato nella verità tenta invano di fermare l’esecuzione e con il dolore di Gemma che sa nel suo intimo di aver sempre amato il suo compagno di lotta.
Ovod è ormai il 28° film cui Shostakovich si dedica e nel corso della sua ormai lunga e singolare esperienza nel campo del cinema riesce a intuire perfettamente il gusto degli spettatori.
Siamo in pieno periodo del disgelo krushoviano e grande fervore e ottimismo pervadono gli ambienti artistici e questa particolare atmosfera è pienamente riflessa nella franca spontaneità espressiva della colonna sonora.
La  grande inventiva musicale  porta il compositore russo  a creare dei temi  che hanno grande impatto non solo sul pubblico ma – al contrario dei suoi lavori più impegnativi come le sinfonie o le opere – anche presso gli ambienti politici.
Il fluire melodico e ritmico della musica si adatta magnificamente  alle sequenze dell'avvincente avventura romantica, proposta in realtà in modo alquanto accademico e convenzionale da  Faintzimmer. La musica evidenzia una forte impronta romantica (n. 13 "Youth – Romance") ma allo stesso tempo anche  un carattere solare e mediterraneo (n. 15 "Barrel Organ" e n.16 "The Market Place"), accenti drammatici (n. 14 "Slap in the Face", n. 11 "Ouverture", n. 20 "Martinelli", n. 21 "Finale"), melanconici (n. 23 "Gemma’s Room") e meditativi (n. 12 "Cliff", le colline rocciose dove Arthur viene sepolto).
Il tafano è  sicuramente una partitura più ottocentesca che moderna ma è allo stesso tempo una rimarchevole testimonianza della grande versatilità e dell’inesauribile varietà espressiva del compositore.
Cheryomushki è una commedia musicale in tre atti rappresentata nel 1959 al Teatro dell’Operetta a Mosca mentre la sua trasposizione cinematografica viene prodotta nel 1961 dalla Lenfim e affidata al regista Gerbert Rappaport. La musica chiamata ad accompagnare la storia di alcune giovani coppie che cercano di acquisire un’abitazione nel quartiere periferico di Mosca Cheryomushki e devono affrontare burocrati corrotti, ottusi e opportunisti è un grande pot-pourri dai colori accesi, dal carattere bandistico e spiccata fantasia ritmica e stilistica che coinvolge walzer, polke, arie, cori e canzoni polopari fra cui la celebre "Midnight in Moskow" di Solovev Sedoi. Il compositore ricicla volentieri anche melodie presenti nel suo balletto Il rivo limpido o il walzer ripreso dal film Montagne dorate (Zlate gory, Lenfim 1936) di Sergej Yutkevich che ne diventa uno dei motivi conduttori. Il CD propone una suite in quattro movimenti in prima registrazione mondiale.
Il balletto Il bullone composto nel 1931- di cui viene presentata una suite in sei movimenti -  ha una forte connotazione ideologica essendo ambientato in una fabbrica sovietica all’epoca del 1° piano quinquennale  dove si sviluppa il comune conflitto dialettico fra i ‘buoni’, ovvero i lavoratori di profonda fede comunista e ‘ cattivi’, rappresentati da personaggi antipopolari e pronti a sabotare il buon funzionamento dell’impresa.
La musica di Shostakovich combina un forte carattere satirico e burlesco con uno stile semplice e melodico dove le grandi sonorità richiamano il sinfonismo classico dei Borodin e C'ajkovskij insieme all’ utilizzo di danze e melodie popolari che entrano spesso in conflitto con passi politonali.
Confezionato nel famoso Philadelphia Sound il variegato mondo sonoro di Shostakovich viene rappresentato dall’orchestra americana con grande virtuosismo e slancio espressivo sotto l’attenta e sensibile guida di Riccardo Chailly.

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