15 Ott2014
Due nuove uscite GDM
MAGNIFICAT (Special 300 Edition)
Riz Ortolani
LABEL GDM / IMR
CODE GDM 4338
FORMAT 1 CD
TRACKS 14
LENGTH 46' 41"
01. MAGNIFICAT (Titoli) 2:37 xxxx 02. MAGNIFICAT (seq.02) 2:46 xxxx 03. MAGNIFICAT (seq.03) 1:01 xxxx 04. MAGNIFICAT (seq.04) 2:13 xxxx 05. MAGNIFICAT (seq.05) 1:31 xxxx 06. MAGNIFICAT (seq.06) 1:39 xxxx 07. MAGNIFICAT (seq.07) 1:58 xxxx 08. MAGNIFICAT (seq.08) 3:43 xxxx 09. MAGNIFICAT (seq.09) 5:05 xxxx 10. MAGNIFICAT (seq.10) 1:40 xxxx 11. MAGNIFICAT (seq.11) 1:37 xxxx 12. MAGNIFICAT (seq.12) 5:06 xxxx 13. MAGNIFICAT (seq.13) 6:26 xxxx 14. MAGNIFICAT (seq.14) 8:45 xxxx xxxx TT 46:41 xxxx xxxx MUSIC COMPOSED AND CONDUCTED BY xxxx RIZ ORTOLANI xxxx
MAGNIFICAT è un film diretto da Pupi Avati nel 1993 ed interpretato da Luigi Diberti, Arnaldo Ninchi, Massimo Bellinzoni, Brizio Montinaro, Dalia Lahav, Consuelo Ferrara, Lorella Morlotti, Davide Celli, Marcello Cesena, Eleonora Alessandrelli, Massimo Sarchielli, Andrea Scorsoni. Sotto gli spalti di un castello medioevale del decimo secolo, per ordine del signore del luogo viene eseguita in pubblico una feroce decapitazione, ad opera di Folco (Ninchi), un impassibile boia, assistito da Baino (Bellinzoni), un giovane accuratamente scelto fra tanti come apprendista boia. In seguito, nel corso di una agghiacciante esercitazione di apprendistato, il giovane deve assistere, inorridito, a una seconda atroce esecuzione, che tocca questa volta a una giovane vagabonda ritenuta strega. Dopo tale "preludio" i due s'incamminano verso il convento della Visitazione, il convento del Magnificat appunto, che domina silenzioso e isolato una lontana vallata. Verso la stessa mèta si trovano incamminati per vie diverse e per diversi motivi altri pellegrini: Roza (Lahav) la favorita di un re, per chiedere la grazia di partorire un maschio che le assicuri la successione al trono; Margherita un'ingenua ragazzina "ceduta" come novizia al Convento in cambio di una macina da mulino; un re libertino, che vuol finire i suoi giorni in quel Convento, e ci arriva scortato da uno stuolo di figli illegittimi; un monaco itinerante, che passa di monastero in monastero per registrare i defunti delle varie comunità, e muore "non registrato" e ignorato da tutti; due sposi che si uniscono in matrimonio alla presenza di rappresentanti della Chiesa e del potere, e sotto gli occhi di una piccola folla che li spia anche nei momenti di maggiore intimità. Tutti approdano a quel Convento come un'oscura ricerca, i cui momenti vengono scanditi dalle celebrazioni che si susseguono durante i giorni della settimana santa. Alla fine un qualche segno di vita e di liberazione viene percepito unicamente dalla giovane Margherita, la novizia forzata che sogna la libertà. Per descrivere l’era oscura del Medioevo, tra sacro e profano, Riz Ortolani ha composto un’affascinante commento di sapore antico e dai suoni astratti dati perfino dal rumore dell’acqua e il soffio del vento mescolati a rintocchi di campana, vari tipi di percussioni, strumenti a corde e spettrali voci corali. Questo CD della durata di 46:41 è stato realizzato utilizzando i master stereo della recording session originale.
L'UOMO CHE GUARDA (Special 300 Edition)
Riz Ortolani
LABEL GDM / IMR
CODE GDM 4337
FORMAT 1 CD
TRACKS 14
LENGTH 45' 44"
1. L’UOMO CHE GUARDA (titoli) 7:01 xxxx 2. L’UOMO CHE GUARDA (seq.2) 1:28 xxxx 3. L’UOMO CHE GUARDA (seq.3) 3:00 xxxx 4. L’UOMO CHE GUARDA (seq.4) 1:40 xxxx 5. L’UOMO CHE GUARDA (seq.5) 2:13 xxxx 6. L’UOMO CHE GUARDA (seq.6) 3:25 xxxx 7. L’UOMO CHE GUARDA (seq.7) 1:19 xxxx 8. L’UOMO CHE GUARDA (titoli vers.2) 7:01 xxxx 9. L’UOMO CHE GUARDA (seq.8) 2:59 xxxx 10. L’UOMO CHE GUARDA (seq.9) 2:56 xxxx 11. L’UOMO CHE GUARDA (seq.10) 3:47 xxxx 12. L’UOMO CHE GUARDA (seq.11) 1:48 xxxx 13. L’UOMO CHE GUARDA ( s e q . 1 2 ) 3 : 4 6 xxxx 14. L’UOMO CHE GUARDA (titoli di coda) 2:45 xxxx xxxx TT 45:44 xxxx
L’UOMO CHE GUARDA (aka THE VOYER) è un film erotico diretto nel 1994 da Tinto Brass basato sul romanzo omonimo di Alberto Moravia e interpretato da Katarina Vasilissa, Francesco Casale, Cristina Garavaglia, Raffaella Offidani, Eleonora De Grassi, Martine Brochard, Franco Branciaroli, Matteo, Lulu', Paolo Murano, Osiride Pevarello, Enzo Turrin. Roma: il giovane professore universitario di letteratura Dodo (Casale) ha un rapporto morboso con la moglie Silvia (Vasilissa) che sembra sfuggirgli di mano sempre di più e desiderare altri uomini anche se, nei loro incontri saltuari, non disdegna di avere rapporti con il marito. Dodo ha conosciuto la consorte guardandola spogliarsi alla finestra di fronte e da allora la sua è divenuta un'ossessione in cui il voyeurismo prevale sul rapporto fisico vero e proprio. Un giorno Silvia scompare misteriosamente e Dodo ripensa spesso ai loro primi incontri erotici. Il giovane ha il sospetto, sempre più fondato, che Silvia sia segretamente divenuta l’amante di suo padre Alberto (Branciaroli), docente universitario, noto erotomane superdotato, costretto a letto per una frattura. L’anziano genitore è circondato da amanti compiacenti tra cui l’attempata, ma sempre vogliosa contessa coinquilina (Brochard) e soprattutto la prosperosa cameriera-infermiera Fausta (Garavaglia), che lo accudisce in abiti succinti e gli prodiga cure e particolari attenzioni. Dodo é attirato dalle grazie di Fausta, che non avrebbe difficoltà a compiacerlo, ma si limita a spiare i giochi della giovane col padre, che sembra ricevere di notte misteriose visite. Un'allieva di colore, Pascasie (Offidani), invita un giorno Dodo a casa sua, e gli propone un triangolo con la sua amichetta, ma il giovane si limita a guardare e andarsene. Ossessionato dal pensiero di Silvia, attraverso i ricordi Dodo finisce per ricostruire la verità: il padre ha avuto un rapporto con lei durante i festeggiamenti del suo matrimonio. La tresca continua fin da allora e Silvia è incapace di liberarsene. Incerto se perderla per sempre o adattarsi, Dodo sceglie la seconda soluzione, rappacificandosi con la moglie. I due si rimetteranno insieme e vivranno nell'appartamento attiguo a quello paterno, ceduto dal compiacente genitore. Riz Ortolani ha già scritto alcune OST per Tinto Brass come MIRANDA, CAPRICCIO e FERMO POSTA TINTO BRASS, per il film L’UOMO CHE GUARDA ha composto un commento sensuale con atmosfere magiche afro – latine date da percussioni. Questo CD della durata di 45:44 contiene la OST pubblicata per la prima volta completa, tratta dai master tapes stereo della recording session originale.
Riz Ortolani
LABEL GDM / IMR
CODE GDM 4338
FORMAT 1 CD
TRACKS 14
LENGTH 46' 41"
01. MAGNIFICAT (Titoli) 2:37 xxxx 02. MAGNIFICAT (seq.02) 2:46 xxxx 03. MAGNIFICAT (seq.03) 1:01 xxxx 04. MAGNIFICAT (seq.04) 2:13 xxxx 05. MAGNIFICAT (seq.05) 1:31 xxxx 06. MAGNIFICAT (seq.06) 1:39 xxxx 07. MAGNIFICAT (seq.07) 1:58 xxxx 08. MAGNIFICAT (seq.08) 3:43 xxxx 09. MAGNIFICAT (seq.09) 5:05 xxxx 10. MAGNIFICAT (seq.10) 1:40 xxxx 11. MAGNIFICAT (seq.11) 1:37 xxxx 12. MAGNIFICAT (seq.12) 5:06 xxxx 13. MAGNIFICAT (seq.13) 6:26 xxxx 14. MAGNIFICAT (seq.14) 8:45 xxxx xxxx TT 46:41 xxxx xxxx MUSIC COMPOSED AND CONDUCTED BY xxxx RIZ ORTOLANI xxxx
MAGNIFICAT è un film diretto da Pupi Avati nel 1993 ed interpretato da Luigi Diberti, Arnaldo Ninchi, Massimo Bellinzoni, Brizio Montinaro, Dalia Lahav, Consuelo Ferrara, Lorella Morlotti, Davide Celli, Marcello Cesena, Eleonora Alessandrelli, Massimo Sarchielli, Andrea Scorsoni. Sotto gli spalti di un castello medioevale del decimo secolo, per ordine del signore del luogo viene eseguita in pubblico una feroce decapitazione, ad opera di Folco (Ninchi), un impassibile boia, assistito da Baino (Bellinzoni), un giovane accuratamente scelto fra tanti come apprendista boia. In seguito, nel corso di una agghiacciante esercitazione di apprendistato, il giovane deve assistere, inorridito, a una seconda atroce esecuzione, che tocca questa volta a una giovane vagabonda ritenuta strega. Dopo tale "preludio" i due s'incamminano verso il convento della Visitazione, il convento del Magnificat appunto, che domina silenzioso e isolato una lontana vallata. Verso la stessa mèta si trovano incamminati per vie diverse e per diversi motivi altri pellegrini: Roza (Lahav) la favorita di un re, per chiedere la grazia di partorire un maschio che le assicuri la successione al trono; Margherita un'ingenua ragazzina "ceduta" come novizia al Convento in cambio di una macina da mulino; un re libertino, che vuol finire i suoi giorni in quel Convento, e ci arriva scortato da uno stuolo di figli illegittimi; un monaco itinerante, che passa di monastero in monastero per registrare i defunti delle varie comunità, e muore "non registrato" e ignorato da tutti; due sposi che si uniscono in matrimonio alla presenza di rappresentanti della Chiesa e del potere, e sotto gli occhi di una piccola folla che li spia anche nei momenti di maggiore intimità. Tutti approdano a quel Convento come un'oscura ricerca, i cui momenti vengono scanditi dalle celebrazioni che si susseguono durante i giorni della settimana santa. Alla fine un qualche segno di vita e di liberazione viene percepito unicamente dalla giovane Margherita, la novizia forzata che sogna la libertà. Per descrivere l’era oscura del Medioevo, tra sacro e profano, Riz Ortolani ha composto un’affascinante commento di sapore antico e dai suoni astratti dati perfino dal rumore dell’acqua e il soffio del vento mescolati a rintocchi di campana, vari tipi di percussioni, strumenti a corde e spettrali voci corali. Questo CD della durata di 46:41 è stato realizzato utilizzando i master stereo della recording session originale.
L'UOMO CHE GUARDA (Special 300 Edition)
Riz Ortolani
LABEL GDM / IMR
CODE GDM 4337
FORMAT 1 CD
TRACKS 14
LENGTH 45' 44"
1. L’UOMO CHE GUARDA (titoli) 7:01 xxxx 2. L’UOMO CHE GUARDA (seq.2) 1:28 xxxx 3. L’UOMO CHE GUARDA (seq.3) 3:00 xxxx 4. L’UOMO CHE GUARDA (seq.4) 1:40 xxxx 5. L’UOMO CHE GUARDA (seq.5) 2:13 xxxx 6. L’UOMO CHE GUARDA (seq.6) 3:25 xxxx 7. L’UOMO CHE GUARDA (seq.7) 1:19 xxxx 8. L’UOMO CHE GUARDA (titoli vers.2) 7:01 xxxx 9. L’UOMO CHE GUARDA (seq.8) 2:59 xxxx 10. L’UOMO CHE GUARDA (seq.9) 2:56 xxxx 11. L’UOMO CHE GUARDA (seq.10) 3:47 xxxx 12. L’UOMO CHE GUARDA (seq.11) 1:48 xxxx 13. L’UOMO CHE GUARDA ( s e q . 1 2 ) 3 : 4 6 xxxx 14. L’UOMO CHE GUARDA (titoli di coda) 2:45 xxxx xxxx TT 45:44 xxxx
L’UOMO CHE GUARDA (aka THE VOYER) è un film erotico diretto nel 1994 da Tinto Brass basato sul romanzo omonimo di Alberto Moravia e interpretato da Katarina Vasilissa, Francesco Casale, Cristina Garavaglia, Raffaella Offidani, Eleonora De Grassi, Martine Brochard, Franco Branciaroli, Matteo, Lulu', Paolo Murano, Osiride Pevarello, Enzo Turrin. Roma: il giovane professore universitario di letteratura Dodo (Casale) ha un rapporto morboso con la moglie Silvia (Vasilissa) che sembra sfuggirgli di mano sempre di più e desiderare altri uomini anche se, nei loro incontri saltuari, non disdegna di avere rapporti con il marito. Dodo ha conosciuto la consorte guardandola spogliarsi alla finestra di fronte e da allora la sua è divenuta un'ossessione in cui il voyeurismo prevale sul rapporto fisico vero e proprio. Un giorno Silvia scompare misteriosamente e Dodo ripensa spesso ai loro primi incontri erotici. Il giovane ha il sospetto, sempre più fondato, che Silvia sia segretamente divenuta l’amante di suo padre Alberto (Branciaroli), docente universitario, noto erotomane superdotato, costretto a letto per una frattura. L’anziano genitore è circondato da amanti compiacenti tra cui l’attempata, ma sempre vogliosa contessa coinquilina (Brochard) e soprattutto la prosperosa cameriera-infermiera Fausta (Garavaglia), che lo accudisce in abiti succinti e gli prodiga cure e particolari attenzioni. Dodo é attirato dalle grazie di Fausta, che non avrebbe difficoltà a compiacerlo, ma si limita a spiare i giochi della giovane col padre, che sembra ricevere di notte misteriose visite. Un'allieva di colore, Pascasie (Offidani), invita un giorno Dodo a casa sua, e gli propone un triangolo con la sua amichetta, ma il giovane si limita a guardare e andarsene. Ossessionato dal pensiero di Silvia, attraverso i ricordi Dodo finisce per ricostruire la verità: il padre ha avuto un rapporto con lei durante i festeggiamenti del suo matrimonio. La tresca continua fin da allora e Silvia è incapace di liberarsene. Incerto se perderla per sempre o adattarsi, Dodo sceglie la seconda soluzione, rappacificandosi con la moglie. I due si rimetteranno insieme e vivranno nell'appartamento attiguo a quello paterno, ceduto dal compiacente genitore. Riz Ortolani ha già scritto alcune OST per Tinto Brass come MIRANDA, CAPRICCIO e FERMO POSTA TINTO BRASS, per il film L’UOMO CHE GUARDA ha composto un commento sensuale con atmosfere magiche afro – latine date da percussioni. Questo CD della durata di 45:44 contiene la OST pubblicata per la prima volta completa, tratta dai master tapes stereo della recording session originale.