Una nuova uscita Cometa Edizioni Musicali

cover_40_gradi_ombra_lenzuolo.jpgG. & M. De Angelis:
"40 gradi all’ombra del lenzuolo"
CMT10033
TRACKS: 28
LENGHT:  54’30”
YEAR: 1976
FORMAT CD
PRICE € 17,95


40 gradi all'ombra del lenzuolo Tutti in città parlano de “La Cavallona” (Edwige Fenech). Da quando è  arrivata tutti i maschi non riescono a smettere di osannarla e venerarla  come una dea. È la stessa musica che accompagna la marcia della  seduzione della signora. Il “Cavaliere” (Tomas Milian), tormenta la signora  al telefono ogni pomeriggio alle 5, dicendole che non riesce a smettere di  pensarla. In questo mondo materialista, afferma il Cavaliere, governato  dalle ingiustizie, i  sogni erotici rappresentano la sua unica salvezza. Nel  frattempo anche la signora Chiapponi ha continue fantasie,  addormentandosi addirittura mentre vede un'opera teatrale su Dracula in  compagnia del marito. Questo primo episodio finisce con l'incontro di fuoco  fra i due amanti, o almeno così pensa la Cavallona. Ne “L'attimo fuggente”, il secondo episodio, troviamo la contessa  (Giovanna Ralli) e il suo autista (Alberto Lionello) tra le strade dell'Eur, che  tramite lo specchietto sbircia le forme della signora. A un certo punto scatta la passione tra i due ma lui fa cilecca, poi però dopo essere arrivati alle  mani colgono “l'attimo fuggente”. Nel successivo episodio (la guardia del corpo) una figlia ricca (Dayle  Haddon) deve fare i conti con una guardia del corpo un po' troppo  appiccicosa (un eccezionale Marty Feldman) che, inoltre, si comporta in  modo molto strano, mangiando sempre carote e facendo danni. Ogni  azione che la signora fa passa sotto l'occhio attento di Alex. Anche mentre  fa il bagno non la lascia in pace: “ci potrebbe essere un nano subacqueo,  dice, o un pesce cane”. In una festa palpeggia e perquisisce ogni persona  che entra in giardino. Scene esilaranti che fanno di questo episodio il più  divertente e irriverente, anche grazie alle musiche veramente azzeccate.  L'episodio si conclude con la guardia del corpo che diventa una sorta di  statua vivente che sventa un fantomatico rapimento. Il quarto episodio, “I soldi in banca”, vede Enrico Montesano nei panni di  uomo che viene spesso in Svizzera per affari. Ogni volta incontra alla  finestra una bella signora (Barbara Bouchet), decide quindi che è arrivato il momento di conoscerla, perché, afferma, “si vive una volta sola”. Nella  valigia Montesano ha  20 milioni di lire in contanti che vorrebbe regalare  alla signora in cambio di un'ora d'amore. Il giorno dopo la scena si  ripropone, tornando con altri 20 milioni per un'altra ora d'amore. L'uomo  deve partire per l'Australia e all'aeroporto e, in compagnia della signora, le  fa un ultimo “regalino”: gli ultimi 20 milioni che, opportunamente, lui lascia  in bagno in una busta di plastica ben nascosta, perché non c'è due senza  tre. Alla fine si scopre che i soldi che l'uomo erano del commendatore, il  marito della signora. Una scenetta divertente con un giovanissimo  Montesano e una bellissima Bouchet.  L'ultimo episodio, “Un posto tranquillo”, vede Aldo Maccione nei panni di un ragioniere che salva una ragazza dal suicidio sul bordo di un  cornicione. Tra i due scatta la seduzione, si dicono di essere fatti  l'uno per l'altra e i vanno a casa di lei. Ad aprire la porta  dell'appartamento è il suo cane, molto geloso di lei che gli morde  subito una mano, ma poi si rilassa davanti la tv. A questo punto  l'uomo può scappare finalmente in camera da letto, dove la  signora lo sta aspettando. Il cane però è abilissimo nel passare  tra una stanza e l'altra e lui se la fa improvvisamente a dosso. Il  cane lo insegue e la scena del suicidio si ripropone al contrario:  ora è lui sul bordo del cornicione e lei lo deve “salvare”. Scene ai  limiti della follia, con il cane che lo insegue anche per le vie della  città. Il commento sonoro di Guido e Maurizio De Angelis, rende il tutto  molto armonico e le scene salienti sono accompagnate da ottime  musiche, che si ripropongono per tutti gli episodi, proprio per dare un senso di continuità all'opera.

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