Dans Marseille

DANS MARSEILLE
film documentario di Cristiana Donghi e Giuseppe Bilotti
Proiezione film alla presenza degli autori
A seguire intervento musicale del Parto delle Nuvole Pesanti in trio
Giovedì 4 gennaio ore 21.00
Spazio Oberdan – Cineteca Milano
Viale Vittorio Veneto 2, angolo piazza Oberdan

La cineteca di Milano dedica al grande regista francese Robert Guediguian una rassegna con quattro dei suoi migliori lungometraggi e con il prezioso documentario Dans Marseille che attraversa la sua filmografia, realizzato dagli autori Cristiana Donghi e Giuseppe Bilotti. Le musiche del documentario sono del Parto delle Nuvole Pesanti che, per l’occasione, ha realizzato una nuova versione di Bella ciao e  L’internazionale, rielaborate in chiave mediterranea.

Gli autori hanno voluto fortemente che fosse il Parto a comporre la colonna sonora per restituire al film l’atmosfera di un Sud migrante che riesce però a trovare una reale integrazione, come avviene appunto a Marsiglia, dove ci si può sentire marsigliesi anche se ci vivi da poco tempo.
In questa serata/evento, che si svolgerà allo Spazio Oberdan della Cineteca di Milano, al termine della proiezione del film è previsto un intervento musicale del Parto delle Nuvole Pesanti in trio che proporrà dal vivo i brani della colonna sonora e altri del suo repertorio storico. Sul palco dello spazio Oberdan Salvatore De Siena (voce, chitarra acustica, tamburello), Amerigo Sirianni (chitarra elettrica e mandolino) e Pasquale Rizzo (fisarmonica)

Per tutte le info e acquisto biglietti: www.cinetecamilano.it/film/marseille

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DANS MARSEILLE
Il documentario, attraversando la città raggiunge la filmografia unica e personale, la politica e la poetica dei film di Guediguian, nei quali compaiono sempre gli stessi attori e che, se non interamente, sono tutti girati nell'Estaque, quartiere nord di Marsiglia, o comunque nella città di Marsiglia. Dans Marseille prende ispirazione dai romanzi di Izzo e di Pasolini e da queste letture sono nate le domande fatte a Guediguian e agli attori Ariane Ascaride, Jean Pierre Darroussin, Jaques Boudet, Gerard Meylan. Il risultato è un racconto storico politico di coerenza ideologica sull'opera cinematografica di Guediguian .
Cristiana Donghi, montatrice, cresciuta nel settore dei video musicali, per i quali viene insignita di diversi premi, attraversa l’ambito pubblicitario e dei cortometraggi per approdare ai film documentari, e Giuseppe Bilotti, direttore della fotografia formatosi nell’ambiente pubblicitario con importanti esperienze nel campo cinematografico, si cimentano in un’indagine approfondita e minuziosa sulla città di Marsiglia, sulla filmografia di Guediguian e degli attori dei suoi film, ripercorrendo l’opera di Izzo e Pasolini, realizzano così un documentario ricco di contenuti.
Viene voglia di andare a Marsiglia. La prima parte è descrittiva della città, ricca di appunti sociologici, successivamente si entra nei film di Guediguian, e può sembrare facilmente la vita di ognuno di noi quella raccontata nel tempo dal gruppo di attori formatosi attorno al regista. Significativo e romantico il passaggio nel quale si descrive lo scorrere del tempo dall’inizio della formazione del gruppo fino ai nostri giorni dove, gli attori, invecchiati, continuano a recitare, guidati da Guediguian, mantenendo una certa coerenza ideologica e di stile con quelli che erano i contenuti, la messa in scena e la drammaturgia dei loro film girati nei primi anni '80.

IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
Fondato nel '90 da Salvatore De Siena e Amerigo Sirianni, Il Parto delle Nuvole Pesanti, storica band di origine calabrese e di adozione bolognese, ha finora realizzato 12 album, fondendo stili e linguaggi differenti, dalla musica tradizionale calabrese alla musica etno-mediterranea, dalla canzone d'autore alla world music. Tradizione e innovazione, poesia, energia e denuncia sociale caratterizzano la proposta musicale.  Il live, portato su importanti palchi nazionali, come il Club Tenco di Sanremo e il Primo Maggio di Roma, ed in giro per il mondo, da New York a Bagdad, dal New Jersey al Brasile, da Berlino a Londra, da Parigi a Praga, da Sarajevo a Budapest, è un crocevia di suoni e liriche, ironia e allegria, miscelati a momenti teatrali, circensi e mimici.
Di recente il Parto ha riscosso uno straordinario successo con il brano "Onda Calabra", colonna sonora di "Qualunquemente" , film con Antonio Albanese, partecipando al Festival di Berlino ed ottenendo la Nomination come Migliore Canzone al David di Donatello.
Di grande importanza sono anche i progetti culturali, da “La Valigia d’Identità”, sul tema dell’emigrazione, a “Terre di Musica - Viaggio tra i Beni Confiscati alla Mafia”, che testimoniano il forte impegno sociale e civile che sin dall’inizio ha caratterizzato il  progetto artistico del gruppo.
La band si è cimentata anche con il cinema ed il teatro realizzando diverse colonne sonore e brani per film e spettacoli teatrali.

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