Alf Clausen licenziato da I Simpsons dopo 27 anni di gloriosa collaborazione

Alf Clausen licenziato da I Simpsons dopo 27 anni di gloriosa collaborazione

Tutti conoscono il celeberrimo tema principale de I Simpsons composto da un luciferino Danny Elfman, ma forse non è altrettanto noto che, fin dal primo episodio della serie, il commento musicale è stato curato (potremmo dire “cesellato”) da Alf Clausen, solido artigiano classe 1941 con in curriculum svariate storiche produzioni televisive (tra le altre Saranno famosi, Moonlighting e Una pallottola spuntata) adattando in infinite declinazioni il tema elfmaniano e cucendo addosso ad ogni folle episodio un abito musicale di assoluta importanza (al pari quasi dei personaggi protagonisti) ai fini della caratterizzazione degli eventi, quasi sempre contrassegnato da colto citazionismo e spiccata ironia.

Apprendiamo quindi con sconcerto dai media nazionali (link: http://www.ilpost.it/2017/09/01/alf-clausen-compositore-simpson-licenziato/) che, come annunciato dallo stesso Clausen sui social networks, la Fox ha deciso di mettere alla porta non solo uno dei suoi autori fondamentali, ma anche l’approccio creativo che ne ha decretato il successo planetario.
Se da un lato è vero che il metodo di lavoro tradizionale necessita di tempi e costi particolarmente elevati (compresa un’orchestra di 35 elementi), nell’ambito di un prodotto con audience e indotti come I Simpsons non crediamo che il motivo della scelta possa risiedere nel budget.  
Lo sconcerto è quindi maggiore se, secondo quanto riferito dal compositore, uno dei produttori gli ha annunciato telefonicamente la fine del rapporto di lavoro adducendo che la Fox è alla ricerca di “un tipo diverso di musica”. Se questo significa passare alla musica sintetica o ad un accompagnamento meno ricco ed intrecciato narrativamente con la sceneggiatura, allora ci troviamo davanti ad un ulteriore impoverimento artistico, non tanto per il bravo Clausen o per l’amatissima serie televisiva, quanto – ormai annosa e difficilmente risolvibile questione a noi tanto cara – per l’idea stessa del valore e della considerazione data dalle grandi produzioni alla musica per immagini.

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