Pivio & Aldo De Scalzi festeggiano i loro 20 anni di carriera nel cinema con il loro primo musical

Pivio & Aldo De Scalzi festeggiano quest'anno i loro 20 anni di pluri-premiata carriera nel cinema e hanno in preparazione il loro primo musical cinematografico ("Ammore e Malavita" dei Manetti Bros). Ma entrambi hanno anche un'attività musicale indipendente, sempre prodotta dalla loro etichetta.

L'ultimissimo lavoro in a solo di Pivio (all'anagrafe Roberto Pischiutta, perché i due, al contrario di Manetti, non sono fratelli) è un disco di cover dedicato a David Bowie, "Lodging a scary low hero" (in allegato c.s. specifico), che sarà lanciato sul web il mercoledì 7 giugno in un modo insolito, proprio per mettere l'accento sulle difficoltà della musica contemporanea, nell'epoca della digitalizzazione totale: a sottolineare il 'valore' di una produzione musicale: ogni copia dei cd realizzati (in edizione limitata) sarà unica e irripetibile, infatti la copertina, disegnata da Luana Agus, sarà realizzata a mano dall'artista e da Pivio stesso con la tecnica dello stencil e in diversi colori.

Così scrive il compositore, in una nota ironica intitolata "Appunti di un artista della disillusione: "La musica è gratis ! Questo è ormai il mantra diffuso a livello globale. Con l'avvento del digitale e delle possibilità di riproducibilità a costo zero che esso comporta, la distribuzione musicale ha subito un cambiamento probabilmente irreversibile. Sostanzialmente se desideri ascoltare un disco lo puoi fare in qualsiasi momento e in qualsiasi punto del pianeta senza spendere un centesimo (a parte le spese di accesso alla rete alle varie società di telecomunicazioni, che sembrano essere le uniche a gingillarsi di quest'evoluzione). La musica è "like" ! Il video che stai vedendo ti è piaciuto ? La musica che hai ascoltato ti ha convinto ? Non è necessario comprarla, basta mettere un "like" nello spazio apposito ... Un "like" è per sempre (a meno di non annullarlo con un "don't like" per poi far ripartire la giostra all'infinito). Con questo meccanismo si può determinare l'ipotetica fortuna (qualche volta anche economica per motivi indotti) di un artista. Però è necessario che si parli di milioni di visualizzazioni e di "like" per creare qualcosa che in qualche modo sostituisca la mancata vendita del prodotto musicale. Sotto tale soglia, la popolarità dell'artista può essere solo argomento di discussione filosofica. 'Ma che dici ? Io pago l'abbonamento a Spotify !': chiedete a David Lowery cosa ne pensi. Chi è costui ? E' il fondatore di una band che dalle nostre parti è poco conosciuta, i Camper Van Beethoven, che ha intentato una causa legale con una class action a Spotify per 150 milioni di dollari per violazione del diritto d'autore (forse l'aver ricevuto 16,89 dollari a fronte di oltre un milione di volte che un suo brano è stato ascoltato in streaming lo ha convinto che qualcosa non funzionasse). Possibile che dietro a questa democratizzazione dell'ascolto ci sia l'ennesimo "meraviglioso" inganno in cui gli unici che ci rimettono sono gli artisti ?Ed allora, ecco che ha preso strada nella mia testa la convinzione di spostare il punto di vista. Il mio prossimo CD è un album di cover dell'amato David Bowie, scelte nel repertorio del suo periodo "berlinese" (più un brano originale che da' il titolo al disco "Lodging a scary low hero"), tutte suonate e cantate da me in religiosa autonomia. Per questo CD, venduto a partire dal 7 giugno prossimo (è il giorno del mio compleanno) in edizione limitata, autografata e numerata, ogni cover è stata realizzata, una per una, con la tecnica degli stencil, partendo da un disegno originale di Luana Agus; questo ha permesso di ottenere tutte copie uniche ... Chi volesse acquistare tale opera saprebbe di essere proprietario di qualcosa di esclusivo. E già che ci siamo, verranno messi in vendita anche i due kit che hanno permesso di ottenere le singole cover (plancia, stampi e originali pesi in pietra – questi ultimi raccolti sapientemente dalla strada di fronte alla quale abbiamo realizzato le cover stesse). Il tutto, ovviamente, non sarà gratis."

http://www.pivioealdodescalzi.com/project/lodging-scary-low-hero/

Lodging a Scary Low Hero (2016) - I dischi dell’espleta – ESP057Pivio, ad un anno di distanza dalla scomparsa di David Bowie ha deciso di rendere omaggio ad uno degli artisti che più hanno influenzato la sua carriera musicale. 12 brani selezionati dai tre album della cosiddetta trilogia berlinese - Low, Heroes e Lodger - e dal successivo Scary Monsters And Super Creeps, che vedeva coinvolto lo stesso gruppo di lavoro dei precedenti tre, Brian Eno e Tony Visconti in testa. Nella tracklist, un’unica canzone originale che da il titolo all’album. Tutti i brani sono stati cantati e suonati esclusivamente da Pivio, utilizzando solo sintetizzatori e drum machines, una scelta che ha permesso di ottenere un caratteristico suono “eighties”.
“Il 10 gennaio di un anno fa” - racconta il musicista - “stavo completando il mio precedente album, It's Fine, Anyaway. Ero impegnato a chiudere il brano When you appear behind the famous actor, ed è arrivata, come un macigno, la terribile notizia. E' stato come se se ne fosse andato un amico di lunghissima data, con cui di fatto ero cresciuto fin dall'adolescenza. Quel dolore, misto a qualcosa simile alla rabbia per la scomparsa è rimasto nella coda strumentale della canzone.

Ho voluto concentrarmi sugli anni fra il 1977 e il 1980 perché li identifico con un periodo molto importante della mia vita, quello in cui ho posto le più importanti basi del mio attuale lavoro musicale. Trattandosi di 4 album ho fatto la scelta di selezionarne 3 di ognuno per ottenere una scaletta che desse grandi possibilità di espressione, tenendo comunque conto che mi ero imposto di suonare solo sintetizzatori e di utilizzare solo la mia voce, nient'altro.
Date queste premesse ho cercato di individuare all'interno dei singoli album quelle canzoni che potenzialmente potessero essere meglio rappresentate dalla scelta stilistica adottata. Negli ultimi anni della mia carriera artistica mi sono ritrovato spesso nelle condizioni di dover affrontare aspetti che non avrei immaginato di dover gestire, non ultimo una relativa solitudine, io che sono sempre stato abituato a lavorare in squadra (credo in maniera incondizionata nella forza del gruppo). Però era diventato necessario per me realizzare qualcosa in totale autonomia per mettermi alla prova e per poter scegliere una strada musicale, una qualsiasi (ce ne sono tante) in cui non dovessi tenere conto di alcuna suggestione esterna. Ho ottenuto questa libertà con It's Fine, Anyway, e non è un caso che Lodging a Scary Low Hero nasca proprio il giorno in cui ho terminato quel disco. E' stato come un ideale passaggio. Sentivo di dover realizzare questo album.
Inevitabilmente la scelta complessiva racconta la mia personale visione del Bowie di quel periodo. Avendo scarnificato le canzoni, anche a causa della strumentazione adottata, ne esce, credo, la sua essenza artistica, scevra da tecnicismi e dagli aspetti più esteriori (quelli che peraltro hanno fatto la sua fortuna). Anche questo era uno degli obiettivi che mi ero posto quando ho iniziato a pensare a questo progetto discografico.
In linea di massima mi sono imposto di mantenere invariate le melodie originali (ho volutamente fatto pochissime variazioni in questo senso), lasciandomi invece la facoltà di giocare sul beat e, ovviamente, sugli arrangiamenti. In molti di questi sono nascosti riferimenti a altri brani, non necessariamente di David Bowie, che solo un ascolto molto attento può rivelare. Un piccolo gioco.

”Lodging a Scary Low Hero (2016) - I dischi dell’espleta – ESP057

Voice, synth, mellotron, vocoder, el. piano, piano: Pivio
Recorded and mixed at Trancendental Studio (Roma) - Mastered by Massimiliano Nevi at BitBazar Studio (Roma) - Original cover art by Luana Agus - Artwork by Rita Giacalone

1. Art Decade 4’26 (D.Bowie)
2. Ashes To Ashes 6’14 (D.Bowie)
3. D.J. 4’08 (B.Eno – D.Bowie – C.Alomar / D.Bowie)  
4. Fashion 5’13 (D.Bowie)
5. Heroes 7’19 (B.Eno – D.Bowie)
6. Look Back In Anger 3’22 (B.Eno – D.Bowie)
7. Repetition (vs Girls And Boys) 3’47 (D.Bowie)
8. Scary Monsters (and Super Creeps) 5’37 (D.Bowie)
9. Sense of Doubt 4’03 (D.Bowie)
10. Subterraneans 5’54 (D.Bowie)
11. The Beauty And The Beast 3’58 (D.Bowie)
12. Warszawa 7’17 (B.Eno – D.Bowie)
13. Lodging A Scary Low Hero 10’43 (Pivio / M.Odino)
14. The Beauty And The Beast (vocaldrum V.) 3’21 (D.Bowie)

Appunti di un artista della disillusione - PIVIO“

La musica è gratis ! Questo è ormai il mantra diffuso a livello globale … Con l'avvento del digitale e delle possibilità di riproducibilità a costo zero che esso comporta, la distribuzione musicale ha subito un cambiamento probabilmente irreversibile. Sostanzialmente se desideri ascoltare un disco lo puoi fare in qualsiasi momento e in qualsiasi punto del pianeta senza spendere un centesimo (a parte le spese di accesso alla rete alle varie società di telecomunicazioni, che sembrano essere le uniche a gingillarsi di quest'evoluzione).
La musica è “like” ! Il video che stai vedendo ti è piaciuto ? La musica che hai ascoltato ti ha convinto ? Non è necessario comprarla, basta mettere un “like” nello spazio apposito … Un “like” è per sempre (a meno di non annullarlo con un “don't like” per poi far ripartire la giostra all'infinito). Con questo meccanismo si può determinare l'ipotetica fortuna (qualche volta anche economica per motivi indotti) di un artista. Però è necessario che si parli di milioni di visualizzazioni e di “like” per creare qualcosa che in qualche modo sostituisca la mancata vendita del prodotto musicale. Sotto tale soglia, la popolarità dell'artista può essere solo argomento di discussione filosofica.
“Ma che dici ? Io pago l'abbonamento a Spotify !”: chiedete a David Lowery cosa ne pensi. Chi è costui ? E' il fondatore di una band che dalle nostre parti è poco conosciuta, i Camper Van Beethoven, che ha intentato una causa legale con una class action a Spotify per 150 milioni di dollari per violazione del diritto d'autore (forse l'aver ricevuto 16,89 dollari a fronte di oltre un milione di volte che un suo brano è stato ascoltato in streaming lo ha convinto che qualcosa non funzionasse). Possibile che dietro a questa democratizzazione dell'ascolto ci sia l'ennesimo “meraviglioso” inganno in cui gli unici che ci rimettono sono gli artisti ?
Ed allora, ecco che ha preso strada nella mia testa la convinzione di spostare il punto di vista. Il mio prossimo CD è un album di cover dell'amato David Bowie, scelte nel repertorio del suo periodo “berlinese” (più un brano originale che da' il titolo al disco “Lodging a scary low hero”), tutte suonate e cantate da me in religiosa autonomia. Per questo CD, venduto a partire dal 7 giugno prossimo (è il giorno del mio compleanno) in edizione limitata, autografata e numerata, ogni cover è stata realizzata, una per una, con la tecnica degli stencil, partendo da un disegno originale di Luana Agus; questo ha permesso di ottenere tutte copie uniche … Chi volesse acquistare tale opera saprebbe di essere proprietario di qualcosa di esclusivo. E già che ci siamo, verranno messi in vendita anche i due kit che hanno permesso di ottenere le singole cover (plancia, stampi e originali pesi in pietra – questi ultimi raccolti sapientemente dalla strada di fronte alla quale abbiamo realizzato le cover stesse). Il tutto, ovviamente, non sarà gratis.”

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