L'Archivio Storico Ricordi lancia la Collezione Digitale e mette per la prima volta online migliaia di documenti iconografici

L'Archivio Storico Ricordi lancia la Collezione Digitale e mette per la prima volta online migliaia di documenti iconografici

Il patrimonio dell'Archivio Storico Ricordi disponibile online sulla nuova piattaforma digitale www.archivioricordi.com

Oltre 13mila documenti iconografici liberamente accessibili per la consultazione

Il progetto avvia la graduale digitalizzazione dell'Archivio che porterà alla completa fruizione online di documenti unici

Da dicembre 2016 migliaia di oggetti che documentano la storia dell'opera italiana e custoditi dall'Archivio Storico Ricordi a Milano, possono essere liberamente visualizzati e consultati in forma digitale attraverso il portale www.archivioricordi.com. Il progetto si inserisce nel più ampio piano di valorizzazione culturale dell'Archivio promosso dal gruppo media Bertelsmann, proprietario della collezione.

Grazie al sostegno della Direzione Spettacolo del MiBACT, e dopo un lungo lavoro di catalogazione, restauro e digitalizzazione del materiale d'archivio, l'intera collezione iconografica dell'Archivio Storico Ricordi viene resa disponibile sul web. La Collezione Digitale comprende circa seicento bozzetti di scenografie così come migliaia di figurini di costumi e tavole di attrezzeria che raccontano la genesi e la produzione delle più celebri opere del repertorio italiano, tra cui quelle di Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.

Il portale permette di accedere ai documenti attraverso indici di compositori e opere, così come attraverso la ricerca libera. Le schede dei documenti saranno corredate delle immagini digitalizzate, da metadati dettagliati e link permanenti. Il progetto è concepito come un ambiente collaborativo e condivisibile non solo con la comunità scientifica ma con tutta la Rete.

Tra i materiali disponibili online della prima fase:

400 ritratti di cantanti, compositori e librettisti
La documentazione scenica per Aida di Giuseppe Verdi, dai figurini e bozzetti per la prima europea del 1872 all'edizione "art nouveau" di Attilio Comelli alla Scala nel 1904
I disegni di Adolf Hohenstein per la prima assoluta della Bohème di Giacomo Puccini (Torino 1896)
I disegni di Giuseppe Palanti per il Romeo e Giulietta di Charles Gounod

Il bozzetto "La Foresta di Fontainebleau" di Carlo Ferrario per Don Carlo di Giuseppe Verdi

I costumi e gli schizzi di Aroldo Bonzagni per l'operetta Il ragno azzurro di Alberto Iginio Randegger
L'allestimento postumo del Nerone di Arrigo Boito, evento scaligero del 1924; la raccolta delle "disposizioni sceniche", annotazioni dettagliate di regìa

Prossimamente, oltre alla raccolta iconografica, saranno disponibili in digitale lettere, fotografie, manifesti, libretti e partiture.

"Il nostro obiettivo è rendere gradualmente disponibile online tutto il patrimonio custodito da Archivio Storico Ricordi", ha spiegato il Presidente e CEO di Bertelsmann, Thomas Rabe, "vogliamo raggiungere un pubblico al di fuori della comunità di musicologi, e di avvicinare le nuove generazioni al mondo dell'opera e della musica classica. Bertelsmann
sente propria la responsabilità di trattare con grande cura questa importante eredità di storia culturale. Vogliamo assicurarci che i tesori dell'Archivio Ricordi siano tramandati ai posteri e siano disponibili agli amanti dell'opera in tutto il mondo".

"Il portale della Collezione Digitale rappresenta un passo fondamentale nel processo di digitalizzazione dell'Archivio, nella convinzione che il web permetta un accesso sempre più efficace e profondo ai nostri tesori", ha commentato il direttore generale Pierluigi Ledda. "La raccolta iconografica, la prima a essere resa disponibile online, racconta la genesi delle grandi opere liriche italiane e rappresenta un tassello fondamentale per comprendere l'industria creativa forgiata da Ricordi nell'Ottocento".

Archivio Storico Ricordi ospita circa 7.800 partiture originali per più di 600 opere, quasi 10.000 libretti, una vasta collezione di disegni di scena e costumi colorati in gran parte usati per anteprime mondiali, oltre alla completa corrispondenza commerciale della società Ricordi dal 1888 al 1962. Tale corrispondenza fornisce spunti di enorme portata sul modo di lavorare e di pensare dell'industria culturale dell'epoca.

Ricordi
La casa editrice Ricordi, fondata a Milano da Giovanni Ricordi nel 1808, ha influenzato la storia culturale d'Italia e d'Europa. Ha pubblicato le opere dei cinque più grandi compositori lirici italiani - Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. Fin dall'inizio, tutti i documenti della società sono stati meticolosamente archiviati. Le attività imprenditoriali di Casa Ricordi sono diventate un archivio storico ora ospitato presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. Ricordi e il suo prezioso Archivio Storico sono entrati a far parte del gruppo tedesco Bertelsmann nel 1994. Nel 2006, nonostante la cessione della società editoriale, il gruppo tedesco ha rinnovato il suo impegno a preservare e dare maggiore visibilità all'Archivio per le generazioni future.

Bertelsmann
Bertelsmann è una società media, di servizi e di formazione che opera in circa 50 paesi in tutto il mondo. Ne fanno parte l'emittente televisiva RTL, la casa editrice commerciale Penguin Random House, la casa editrice Gruner + Jahr, la casa discografica BMG, il provider di servizi Arvato, il Bertelsmann Printing Group, il Bertelsmann Education Group e Bertelsmann Investments, una rete internazionale di fondi. L'azienda conta 117.000 dipendenti e un fatturato di 17.1 miliardi di euro nel 2015. Bertelsmann si distingue per la sua creatività e imprenditorialità, una combinazione che favorisce contenuti multimediali di qualità eccelsa e soluzioni di servizi innovativi che ispirano clienti in tutto il mondo.

Stampa