Addio Roberto Pregadio

foto_roberto_pregadio.jpgAddio Roberto Pregadio

Ci ha lasciati il 15 novembre a 81 anni, dopo una breve malattia, il Maestro della Corrida: Roberto Pregadio.
Divenuto una celebrità per la sua partecipazione come pianista e direttore d’orchestra nella trasmissione storica La Corrida, spalla incredibile dalla mimica straordinaria, soprattutto durante le esibizioni dei dilettanti allo sbaraglio, dapprima del compianto Corrado, morto nel 1999, che ha accompagnato fin dalla versione radiofonica del succitato programma, poi con Gerry Scotti su Canale 5 dal 2002. Nel 2009 la verve ironica inconfondibile di Pregadio venne messa da parte dalla vedova di Corrado, Marina Donati, che voleva affiancargli ne La Corrida il più “giovane” Vince Tempera, facendo concludere la sua collaborazione al programma dopo ben 41 anni di onorata attività, nonostante tutti gli appelli di Gerry Scotti per riaverlo in trasmissione. Dopo questo spiacevolissimo accadimento Pregadio entrò nel 2010 come personaggio fisso nel cast della trasmissione di Carlo Conti, I Raccomandati in onda su Rai 1. 
Il Maestro siciliano nasce a Catania il 6 Dicembre del 1928. Diplomatosi al Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli, diviene un ottimo pianista, compositore e didatta, infatti insegna pianoforte principale al Conservatorio di Frosinone. Trasferitosi a Roma suona nei locali notturni e gira il mondo con le orchestre da ballo. Dal 1960 al 1983 diviene pianista stabile nell’Orchestra di musica leggera della Rai, e nel 1961 dirige l’orchestra durante il concerto al Carnegie Hall di Claudio Villa. La sua attività di musicista tout court  lo porta, dopo le innumerevoli esperienze televisive e radiofoniche (tra l’altro con Turi Ferro e Nunzio Filogamo), a partire dal 1967, a registrare colonne sonore come pianista e direttore d’orchestra e comporne di sue. Diventa un ottimo artigiano cinemusicale, scrivendo i commenti per film di serie B, soprattutto commedie sexy, spaghetti western e pellicole comiche di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, suoi conterranei. Vanno ricordati titoli quali Franco, Ciccio e il pirata Barbanera (M. Amendola & I. Jacobs, 1969), Franco e Ciccio sul sentiero di guerra (A. Grimaldi, 1969), I quattro pistoleri di Santa Trinità (G. Cristallini, 1971), Il medico…la studentessa (S. Amadio, 1976) e Nel regno di Napoli (W. Schroeter, 1978). Nel 2002 gli è stato conferito il prestigioso Premio Mario Nascimbene.    

 


 

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