AMADEUS di Miloš Forman in Film Concerto: Biglietti scontati per i nostri lettori

locandina amadeus live concert

AMADEUS
Un intero weekend insieme al capolavoro di Miloš Forman: 8 Premi Oscar per il film “perfetto” dedicato alla vita del genio di Mozart,
con la colonna sonora eseguita dal vivo dall’Orchestra Sinfonica e dal Coro Sinfonico di Milano

Biglietti scontati (-35%) per COLONNE SONORE
Platea €35,75 – Galleria €28,60
Scrivendo a marketing@sinfonicadimilano.org
Specificando nel testo della mail: COLONNE SONORE

Venerdì 15 marzo 2024 ore 20
Sabato 16 marzo 2024 ore 16
Domenica 17 marzo 2024 ore 16Auditorium di Milano, Largo Mahler

Proiezione di Amadeus di Miloš Forman (1984) in lingua originale, sottotitolato in italiano,
con la colonna sonora eseguito dal vivo in sincrono dall’orchestra

Orchestra Sinfonica di Milano
Coro Sinfonico di Milano
Ernst van Tiel Direttore
Luca Buratto Pianoforte

“Il livello più vicino alla perfezione che si possa raggiungere nei film.”
(USA Today)

Anche quest’anno la rassegna POPs dell’Orchestra Sinfonica di Milano vede particolarmente centrale la produzione cinematografica e le musiche ad essa annesse. Dopo i successi di “Disney in Concert”, “Il grande dittatore” ed “E.T. L’extraterrestre”, le ultime date da segnare sul calendario sono quelle di di venerdì 15 marzo (ore 20), sabato 16 marzo (ore 16) e domenica 17 marzo (ore 16), quando l’Auditorium di Milano si trasforma in un cinema. O meglio, torna a essere un cinema, dato che l’Auditorium, oggi casa dell’Orchestra Sinfonica di Milano, sorge in quella che era la struttura del Cinema-Teatro Massimo, prima di essere ristrutturato e reso quello che oggi conosciamo come l’Auditorium di Milano in Largo Mahler. In cartellone Amadeus, il capolavoro del regista Miloš Forman proiettato sul grande schermo in lingua originale (con sottotitoli in italiano) con l'esecuzione della colonna sonora dal vivo e in sincrono dall'Orchestra diretta da Ernst van Tiel, reduce dalla direzione del cine-concerto dedicato a “E.T. L’extraterrestre”. Al pianoforte, per l’occasione, Luca Buratto, artista eccezionale con cui la Sinfonica di Milano ha un sodalizio artistico che dura da anni, un pianista eccezionale dotato di tecnica sopraffina e profondità interpretativa.

40 anni di Amadeus! 1984-2024, il capolavoro di Miloš Forman compie 40 anni, una pellicola preziosa, senza tempo, che stilizza la vita del genio di Mozart in maniera sublime, riuscendo a sottolinearne sia il genio che la sregolatezza. La consacrazione di Tom Hulce, attore che riesce a restituire con impressionante efficacia l’anima di Mozart, la candida innocenza, l’emblematica sfrontatezza, l’iconica, inconfondibile vivacità di spirito e d’intelletto. Dall’altra parte, Antonio Salieri, nella memorabile interpretazione di F. Murray Abraham, che vale un Premio Oscar, in una lettura appassionante, che fa trapelare in maniera estremamente efficace l’incredulità di un grande compositore di fronte al genio assoluto e incomparabile, a cui tutto riesce facile quasi senza sforzo, trasmettendo perfettamente il messaggio che, come ha detto qualcuno, “Gli dèi sussurrano nell’orecchio di Mozart”, tanto da far sì che sulle partiture manoscritte non ci fosse mai un segno di un ripensamento, di una cancellatura, di una miglioria. Il racconto di Amadeus è perfetto, come dimostra l’incetta di premi che si è aggiudicato: tra gli otto Oscar vinti, il miglior film a Saul Zaentz, leggendario produttore scomparso esattamente dieci anni fa, la miglior regia a Miloš Forman, la migliore sceneggiatura non originale a Peter Shaffer. Ma non finisce qui. Oltre agli Oscar, quattro Golden Globe, altrettanti BAFTA e tre David di Donatello, oltre ad essere piazzato, nel 1998, al cinquantatreesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi dall'American Film Institute.

Dal punto di vista musicale, Amadeus è un gioiello: la colonna sonora è stata eseguita dall'Academy of Saint Martin-in-the-Fields, diretta da Sir Neville Marriner, con il coro della Westminster Abbey diretto da Simon Preston. Una colonna sonora che è valsa il Grammy Award al miglior album di musica classica 1985. Amadeus è un trionfo cinematografico, una sontuosa epopea d'epoca, una celebrazione vertiginosa della musica di Wolfgang Amadeus Mozart. Ambientato in una sfarzosa Vienna imperiale il film si concentra sugli ultimi anni della vita di Wolfgang Amadeus Mozart, la cui carriera viene ripercorsa dal suo incarico presso la corte dell’Arcivescovo Colloredo di Salisburgo alla morte prematura, passando attraverso le commissioni imperiali di un illuminato Giuseppe II, il rapporto con Salieri e le alterne fortune di successi e insuccessi.
L’Orchestra Sinfonica di Milano e il suo Coro Sinfonico eseguiranno dal vivo le musiche del film, che presentano alcuni dei massimi capolavori del genio salisburghese, con brani tratti da Don Giovanni, Il ratto dal serraglio, Le nozze di Figaro, i Concerti per pianoforte K 482 e K 466, il Requiem e Il flauto magico.
Una delle più compiute pagine cinematografiche dedicate alla storia della musica classica, un film definito da USA Today “Il livello più vicino alla perfezione che si possa raggiungere nei film.” 
Curiosità: il film è stato girato interamente sfruttando la luce naturale, usando tutt'al più l'illuminazione delle candele, per ricreare le atmosfere dell'epoca, seguendo l'esempio di Stanley Kubrick quando realizzò nel 1975 Barry Lyndon.
 
La Stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo e dei Fondatori Promotori Città Metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM e Intesa Sanpaolo.

Biglietti
Intero: 55 € in platea, 44 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 41 € (platea), 33 € (galleria). Under 30: 27 € (platea), 22 € (galleria); Sostenitori: 27 € (platea), 22 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.  Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org

Biografia
Ernst van Tiel, direttore
Durante e subito dopo il suo periodo di studio al Conservatorio di Utrecht, Ernst van Tiel ha diretto varie orchestre olandesi come la Radio Philharmonic e la Metropole Orchestra, misurandosi con musica classica, musica jazz e colonne sonore. Van Tiel ha studiato direzione d'orchestra con Franco Ferrara, Gary Bertini, Jean Fournet e Lucas Vis. Ha diretto molte orchestre, come la Rotterdam Philharmonic, la London Symphony Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestre National de Lyon, la Moscow State Symphony Orchestra, la Russian National Orchestra, la OBC Barcelona, l’Orchestra Sinfonica di Milano, l’Accademica di Santa Cecilia di Roma, ecc. E’ stato anche assistente di Valery Gergiev, che lo ha invitato a dirigere opere al Teatro Mariinski. Ernst van Tiel ha lavorato con molti solisti, da Anna Netrebko a Maxim Vengerov. Con la Brussels Philharmonic ha registrato la colonna sonora originale per il film The Artist di Ludovic Bource. Vincitore di cinque Oscar, sette Bafta, tre Golden Globe e sei premi César, con un premio da ciascuno per la composizione originale di Bource, il film è ora in tournée internazionale con orchestra dal vivo, diretta da Ernst van Tiel. Come specialista in concerti cinematografici con orchestra dal vivo, Ernst van Tiel dirige la maggior parte dei grandi titoli, da Alexander Nevski a Star Wars e da Vertigo a Incontri ravvicinati del terzo tipo, così come i film di Harry Potter. Ernst van Tiel non è estraneo all’esperienza dei concerti crossover. Recentemente ha diretto concerti dal vivo con la Rockband Foreigner. La registrazione dal vivo di questi concerti ha immediatamente raggiunto il primo posto nelle classifiche degli album classici di Billboard negli Stati Uniti non appena pubblicata.

Luca Buratto, pianoforte
Vincitore dell’edizione 2015 dell’Honens International Piano Competition di Calgary, Luca Buratto si distingue per le sue interpretazioni “ricche di finezza e di una fortissima immaginazione” (Musical America). Di lui si è parlato come di “un nome da seguire” (The Guardian) e di “un virtuoso fuori del comune” (The Telegraph). Il periodico International Piano ha definito “magistrale” il suo modo di suonare; le apprezzatissime interpretazioni che offre del prolifico compositore britannico Thomas Adès rivelano inoltre la versatilità di “un artista tanto illuminante quanto impavido” (ConcertoNet).
Le recenti apparizioni di Buratto includono recital solistici e concerti con orchestra in sedi prestigiose quali la Wigmore Hall, la Zankel Hall presso la Carnegie Hall, il Gilmore Festival Rising Stars di Kalamazoo, il Berlin Konzerthaus, il Teatro alla Scala di Milano, la Royal Festival Hall, la Roy Thompson Hall e la Victoria Concert Hall di Singapore.
Da solista ha collaborato con direttori quali Hans Graf, Karina Canellakis, Claus Peter Flor, Jader Bignamini, Thomas Søndergård, e con orchestre tra cui la London Philharmonic, la Calgary Philharmonic, la milanese La Verdi, la Toronto Symphony, la Magedburg Philarmonie e la Edmonton Symphony.
A proprio agio sia da solista che in recital, Luca Buratto ha partecipato a festival e a residencies quali “Progetto Martha Argerich” del Lugano Festival e Verbier Festival in Svizzera, al Busoni Festival in Italia, al Marlboro Music Festival e alla Music Academy of the West degli USA, all’Ottawa Chamber Music Festival e al Banff Centre in Canada.
Le sue interpretazioni di Robert Schumann hanno catturato speciali elogi. In una recensione del suo CD: Schumann/Davidsbündlertänze, Humoreske & Blumenstück (Hyperion Records), Alex Baran, del periodico Wholenote Toronto, ha scritto: “Buratto suona con una tale convinzione da esser certo di aver restituito l’autentica voce di Schumann. È una connessione profonda che egli mantiene senza apparente fatica per l’intera durata della registrazione. Se potete, ascoltatelo dal vivo”.
Luca Buratto è persona che crede nell’importanza della musica quale potente strumento in favore della giustizia sociale. Ha spesso suonato e collaborato in sostegno di organizzazioni non-profit quali il “Progetto DDD Onlus” a Milano, “The Red Pencil” e “Superhero Me” a Singapore, il progetto “BRAHMSaMILANO” e la “Primavera di Baggio”.
Maestri di Buratto sono stati Davide Cabassi ed Edda Ponti. Ottenuto nel 2010 il diploma al Conservatorio di Milano, ha quindi ricevuto il titolo di Master dal Conservatorio di Bolzano. È stato Theo Lieven Scholar al Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano, sotto la guida di William Grant Naborè, ottenendo il Master of Advanced Studies.
Fra gli altri successi di Buratto si segnalano, nel 2012, il Terzo Premio e il Premio del pubblico nella International Robert Schumann Competition.
È stato ospitato su canali radiofonici nazionali e in programmi televisivi come BBC Radio 3, Radio Classica, Radio 3 RAI, WFMT, WQXR e Canale 5.
Si perfeziona attualmente con Kirill Gerstein ed è Assistente Artistico (Künstlerische Lehrkraft) alla Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino.

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