Omaggio a Gershwin

Omaggio a Gershwin a ottant'anni dalla morte con un tris di assi: Enrico Pieranunzi, Gabriele Pieranunzi e Gabriele Mirabassi

Sabato 18 febbraio 2017 alle 17.30, nell'Aula Magna della Sapienza, la IUC presenta “Serata Gershwin”, con il trio formato da Enrico Pieranunzi al pianoforte, Gabriele Pieranunzi al violino e Gabriele Mirabassi al clarinetto.
È un omaggio a un musicista che è stato una figura fondamentale nella storia della musica americana, a ottant'anni dalla sua precoce morte. Gershwin fu insieme songwriter dalla vena inesauribile, pianista brillantissimo, compositore di fervida immaginazione e soprattutto portatore di una visione straordinariamente profetica, al cui centro si trovava l’accostamento jazz/classica di cui egli era convinto assertore. Fu il primo ad avere l'idea di unire quelle due tradizioni musicali fino allora inconciliabili, e con lavori come il Concerto in fa e la Rhapsody in Blue inventò il jazz sinfonico. La storia del jazz deve molto a questo ebreo di origine russa nato a Brooklyn, che fu uno dei primissimi musicisti non afro-americani a coltivare con successo quel genere musicale allora rivoluzionario.

“Serata Gershwin” intende rendere omaggio a quella sua intuizione geniale, coraggiosa e sempre attuale, presentando una selezione di alcuni dei suoi più celebri capolavori, alcuni dei quali saranno eseguiti nelle trascrizoni/elaborazioni di Enrico Pieranunzi e di Jasha Haifetz. Tra An American in Paris e Rhapsody in Blue - che aprono e chiudono il concerto - si ascolteranno tre dei suoi fascinosi Preludi, alcuni Songs, tra cui i celeberrimi "The man I love" e "I got rhythm", e due brani da Porgy and Bess: in pratica una panoramica completa delle musica di Gershwin. Inoltre le Variazioni su un tema di Gershwin di Enrico Pieranunzi.
Cresciuti all'intersezione tra jazz e classica, Enrico e Gabriele Pieranunzi e Gabriele Mirabassi sono idealmente vicini a Gershwin e ripropongono con totale adesione la musica di colui che per primo ha unito jazz e classica - oggi parleremmo di ibridazione - e che proclamò che “se ci sono idee e feeling, tutto è possibile in musica”: quest'affermazione era allora tutt'altro che scontata, ma la storia gli ha dato ragione. Sicuramente sono tre dei migliori interpreti di Gershwin.
È perfino superfluo ricordare i loro meriti. Enrico Pieranunzi è da anni ambasciatore del jazz italiano nel mondo. Gabriele Pieranunzi è uno di migliori violinisti classici italiani - è "spalla" del Teatro San Carlo di Napoli - ma il fratello gli ha trasmesso anche la passione per il jazz. Gabriele Mirabassi è un fantastico virtuoso del clarinetto, che si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz, suonando spesso - oltre che con i fratelli Pieranunzi - con a Richard Galliano, John Taylor, Roberto Gatto, Mario Brunello, Mina e Marco Paolini.

BIGLIETTI: Interi: da 15 a 20 euro (ridotti 12 e 16 euro)
Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO: Istituzione Universitaria dei Concerti
tel. 06 3610051-2 – fax: 06 36001511
www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it


SERATA GERSHWIN

G.Gershwin (1898 - 1937) An American in Paris*

G. Gershwin 3 Preludi*

G.Gershwin 6 Songs

The man I love
(E.Pieranunzi, piano solo)
But not for me (G.Mirabassi/E.Pieranunzi)
Love walked in
(E.Pieranunzi piano solo)
I got rhythm
(G.Mirabassi /E.Pieranunzi)

G. Gershwin-J. Heifetz da "Porgy and Bess":

- My man's gone now
- It ain’t necessarily so
(G.Pieranunzi/E.Pieranunzi)

E.Pieranunzi (1949 - ) Variazioni su un tema di Gershwin

G.Gershwin Rhapsody in Blue*

Gabriele Pieranunzi, violino
Gabriele Mirabassi, clarinetto
Enrico Pieranunzi, pianoforte

*Trascrizioni/elaborazioni originali di Enrico Pieranunzi

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