Cinema Muto & Live Music

SAN FEDELE MUSICA 2014 – 2015
CREAZIONE & SPAZI INTERIORI
Itinerari di ascolto acustici e multimediali
In collaborazione con Cineforum SF3


La rassegna dedicata a BUSTER KEATON sostituisce la precedente già annunciata su CHARLIE CHAPLIN. In seguito ai recenti restauri delle pellicole di Chaplin non è più possibile effettuare sonorizzazioni live con musiche diverse da quelle ora incluse nella colonna sonora; questo rende incompatibile i suoi film con lo spirito della rassegna CINEMA MUTO & LIVE MUSIC.

A partire dal 3 marzo 2015 – CINEMA MUTO & LIVE MUSIC
Auditorium San Fedele (Via Ulrico Hoepli, 3/b) – Milano                   
BUSTER KEATON
FINO ALL’ULTIMO RESPIRO
sonorizzazione musicale:  Gabriele Mirabassi e Peo Alfonsi, Simone Zanchini e Jean-Luc Plouvier

Martedì 3 marzo ore 20.45
The General (1926) Jean-Luc Plouvier (pianoforte)

Martedì 17 marzo ore 20.45
The Cameraman (1928) Gabriele Mirabassi e Peo Alfonsi (chitarra)

Martedì 21 aprile ore 20.45
Spite Marriage (1929) Simone Zanchini (fisarmonica)

Ingresso: € 7 / € 4 (studenti)
info e prevendite: Biglietteria Auditorium lun-ven 10/12.30 - 14/18
tel.0286352231 - www.centrosanfedele.net
acquisto on line: CLICCA QUI – www.webtic.it
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San Fedele Musica e San Fedele Cinema sono lieti di annunciare la rassegna CINEMA MUTO & LIVE MUSIC, quest’anno dedicata interamente al genio di Buster Keaton. Vengono proposti tre film tra i più rappresentativi della sua produzione. Nell’arte di Keaton emerge sempre un ritratto umano profondo che, attraverso il Buster Keaton personaggio, riesce a dare corpo alle aspirazioni di ogni spettatore che si riflette - e riflette- nello sguardo del perdente e del sognatore protagonista dei suoi film. Un cinema che trova nell'identità profonda di ognuno dei suoi personaggi il luogo

simbolico dell'uomo come individuo unico e pensante. Da sottolineare il contributo musicale offerto da prestigiosi improvvisatori di fama internazionale capaci di seguire musicalmente il percorso narrativo evidenziando gli aspetti salienti che caratterizzano ogni pellicola. Si rinnova la collaborazione con Jean-Luc. Plouvier, pianista residente della Cineteca Reale di Bruxelles, e con il fisarmonicista Simone Zanchini , mentre del tutto inedita per San Fedele la presenza di Gabriele Mirabassi (clarinetto) – tra i più originali virtuosi del panorama jazzistico internazionale –, accompagnato da Peo Alfonsi (chitarra).

Tre film muti dell’ultima produzione di Buster Keaton, dal 1927 al 1929, prima dell’avvento del sonoro, con la presenza di prestigiosi improvvisatori. Si rinnova la collaborazione con Jean-Luc Plouvier, pianista residente della Cineteca Reale di Bruxelles, con il fisarmonicista Simone Zanchini, mentre del tutto inedita per San Fedele la presenza di Gabriele Mirabassi (clarinetto), tra i più originali virtuosi del panorama jazzistico internazionale, accompagnato da Peo Alfonsi (chitarra).
Nel cinema di Buster Keaton, il personaggio da lui creato è caratterizzato da un misto di sprovveduta imperturbabilità, di comicità e di pathos. Nei tre film presentati nella rassegna, i lungometraggi più riusciti e compiuti della sua produzione, colpisce la determinazione del protagonista nell’affrontare le più improbabili avversità. È una costante, nel dispiegamento delle tre trame, la perseveranza di B. K., con l’intento di portare avanti fino in fondo un suo progetto, una sua convinzione, un suo modo d’essere. Fedeltà a una promessa, a un impegno, a un sogno e la sorte gli arride e ricompensa nei finali tanta pazienza. Più che Happy End, le conclusioni dei suoi film sono una rappresentazione del possibile snodo vincente anche nelle situazioni che sembrano votate al tracollo. Metafora della perseveranza ricompensata nell’America degli anni ’20. Scrive Keaton: nei miei film, io non ero né un barbone (Charlot) né un disadattato (Harold Lloyd): quando trovavo lavoro, la mia regola di condotta era di far del mio meglio per soddisfare, come se avessi avuto l’intenzione di fare quel lavoro per tutto il resto della vita. Se mi capitava di guidare una locomotiva, cercavo di farlo bene: Charlot, invece, l’avrebbe condotta verso il deposito più vicino e avrebbe lasciato perdere tutto.
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Martedì 3 Marzo ore 20.45
The General (1926) Jean-Luc Plouvier (pianoforte)

Appuntamento con Jean-Luc Plouvier, tastierista e improvvisatore, fondatore dell’Ensemble Ictus e pianista titolare della cineteca di Bruxelles. Negli anni ’90, ha partecipato alla scena rock di avanguardia come membro di gruppi quali: Univers Zéro, Maximalist! e X-legged Sally.
SINOSSI – The General
Sullo sfondo della guerra di secessione, Keaton realizza uno dei suoi film più personali e al tempo
stesso più omogenei e compatti, in cui persino le pause, le apparenti lentezze hanno una esplicita funzione: momenti di riflessione un poco malinconica, grazie ai quali il personaggio può risaltare in tutta la sua completezza. Keaton inserisce il comico in un grande affresco che riprende i moduli tradizionali della cultura americana: la ricerca di una tradizione e l’amore per i grandi spazi.
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Martedì 17 Marzo ore 20.45
The Cameraman (1928) Gabriele Mirabassi, clarinetto, Peo Alfonsi, chitarra

Due grandi improvvisatori per sonorizzare il film più moderno di Buster Keaton. Il clarinettista Gabriele Mirabassi è uno dei massimi virtuosi odierni del suo strumento, presente sulle più importanti scene mondiali del jazz.
Film visionario, in cui domina il tema dei conflitti tra la realtà e l'illusione, la riflessione specifica sul cinema. The Cameraman è anche il formidabile racconto della città moderna, oscillante tra pieni e vuoti nei quali Buster si barcamena, con la contraddittoria grazia di chi è al contempo vittima e sovrano, stretto nel minuscolo spogliatoio della piscina e sperduto nell'immenso campo di baseball, tra autobus e automobili, grattacieli e porte girevoli, viali gremiti di folla e poliziotti, sale di proiezione e bettole cinesi…
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Martedì 21 aprile ore 20.45
Spite Marriage (1929) Simone Zanchini, fisarmonica

Zanchini è tra i fisarmonicista più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea (acustica ed elettronica) e la sperimentazione sonora.
Canto del cigno di Keaton. Elmer, proprietario di una lavanderia, s'innamora perdutamente di un'attrice. Lei lo sposa per far dispetto a un collega col quale, però, fugge dopo la cerimonia di nozze. Li ritroverà su una nave di contrabbandieri, dimostrando quanto vale più del rivale...

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