Nicola Piovani in concerto per gli orfani di Bucarest

foto_concerto_piovani_benefico.jpgNICOLA PIOVANI IN CONCERTO PER GLI ORFANI DI BUCAREST

Il Premio Oscar de “La Vita è Bella” a Milano in Sala Verdi per It’s Donkey Time!
Nicola Piovani in Quintetto, l’11 ottobre 2011 alle 21.00, in Sala Verdi al Conservatorio di Milano.
E’ un concerto organizzato dalla onlus italiana Save the Dogs and Other Animals in collaborazione con Fondazione Paideia e il contributo di Fondazione Cariplo a favore di It’s Donkey Time!, il primo programma di onoterapia (pet therapy con gli asinelli) dedicato ai bambini orfani e disabili della Romania.
Sul palco della prestigiosa Sala Verdi Nicola Piovani proporrà brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto appositamente rivisitati in versione da piccolo gruppo di solisti. Il repertorio è quello che viene dal cinema dei Taviani, di Moretti, di Benigni, di Fellini.
Tutti i proventi della serata verranno destinati al progetto It’s Donkey Time! di Save the Dogs, la onlus guidata da Sara Turetta che dal 2002 opera in Romania per la salvaguardia degli animali e che inaugura così una forma di terapia del tutto inedita nel Paese ma già applicata con successo in Gran Bretagna e in Italia.
Un primo progetto pilota di It’s Donkey Time! è attualmente in corso al Centro Don Orione di Bucarest grazie alla collaborazione con Fondazione Paideia (principale co-finanziatore dell’iniziativa) e il sostegno di una cordata di associazioni italiane, inglesi e finlandesi.
Qui 18 bambini orfani affetti da diverse forme di disabilità (dall’autismo alla sindrome di down fino a forme di paraplegia/tetraplegia associate a gravi ritardi psichici) alternano le terapie classiche a quelle assistite con gli asinelli, in grado di portare benefici sia dal punto di vista psichico che motorio.
Protagonisti di It’s Donkey Time! sono gli equini salvati dai maltrattamenti e dall’abbandono sulle strade romene, appositamente selezionati da un team di esperti fra i 58 ospitati nel rifugio per asinelli di Save the Dogs, l’unico di questo genere in tutto l’ est Europa.

SAVE THE DOGS AND OTHER ANIMALS onlus

“L’intento di It’s Donkey Time! – spiega Sara Turetta, presidente della onlus - è quello di portare anche in questo paese così difficile il concetto di pet therapy, dimostrare che esiste un legame tra gli animali abbandonati e l’abbandono dell’infanzia e che dall’incontro di queste due categorie può nascere uno scambio carico di valori importanti. Siamo davvero grati al Maestro Piovani -
continua la Turetta – per avere creduto in un progetto che inaugura in Romania un’attività terapeutica innovativa che in molti paesi europei ha già dato risultati sorprendenti.”
Iniziative analoghe a quella del Don Orione di Bucarest sono già in fase di programmazione grazie alla partnership con enti appartenenti al CIAO (Comitato Italiano Associazioni e Ong in Romania) del quale Save the Dogs è membro.
Il concerto vedrà una libera riscrittura delle musiche composte dall’autore, nel corso degli anni, non solo per il cinema (La stanza del figlio, La Vita è bella) ma anche per il teatro (La melodia sospesa), per la televisione (Annozero), riarrangiate da Piovani stesso al pianoforte e reinterpretate da cinque solisti: Andrea Avena al contrabbasso, Marina Cesari a sax e clarinetto, Pasquale Filastò a cello e chitarra, Cristian Marini a batteria e fisarmonica. Un organico che mescola suoni di strumenti classici, moderni e popolari.

Dettagli:
Nicola Piovani in Quintetto, concerto a favore del primo progetto di Pet -therapy per gli orfani di Bucarest
Martedì , 11 ottobre 2011 ore 21.00 Conservatorio di Milano (Sala Verdi)- Via Conservatorio, 12 Milano
Info: 800.168613
http://www.concertoperbucarest.it/
Biglietti:
Intero: 30 euro
Ridotto: 24 euro
(under 18 e titolari Carta Più Feltrinelli)
Disponibili su circuito Vivaticket http://www.vivaticket.it/

NICOLA PIOVANI
Nicola Piovani è nato il 26 maggio 1946 a Roma, dove ha sempre vissuto e lavorato. Di mestiere fa il musicista (pianista, direttore d’orchestra, compositore di musica per il cinema e il teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonica).
Diplomato in pianoforte al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, fra i maestri che l’hanno avviato alla composizione ha avuto il greco Manos Hadjidakis. Risale al 1968 la sua prima musica per immagine, scritta per i cinegiornali sul movimento studentesco della facoltà di Filosofia di Roma che Piovani frequentava. L’anno successivo, compone la sua prima musica per un lungometraggio: N.P. Il segreto di Silvano Agosti. Piovani scriverà musica per più di centocinquanta film collaborando fra gli altri con Fellini, Bellocchio, Monicelli, i Taviani, Moretti, Tornatore, Benigni.
Fuori d’Italia ha lavorato con i registi Ben Von Verbong, Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Éric-Emmanuel Schmitt, Philippe Lioret, Danièle Thompson, Xavier Durringer.
Nel 1999, con la musica di La vita è bella Piovani vince il premio Oscar.
Tra gli altri premi che ha ricevuto si segnalano tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’oro. Ha ottenuto due nomination ai César, e al festival Musique et Cinéma di Auxerre ha guadagnato il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria. Negli anni Settanta ha musicato con Fabrizio De André gli album Non al denaro, non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato.
Molte le musiche di scena composte da Piovani (tra i registi con cui ha collaborato, si ricordano Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro, Vittorio Gassman). Con Luigi Magni e Pietro Garinei, realizza per il Teatro Sistina la commedia musicale I sette re di Roma. Piovani ha scritto diverse opere da concerto: La cantata del Fiore (1988), La cantata del Buffo (1990), Il signor Novecento (1992), Canti di scena (1993), Romanzo musicale (1998), lo stabat mater La Pietà (1999), La cantata dei cent’anni (2006), tutte su testi di Vincenzo Cerami. E ancora L’isola della luce (2005) su brani dall’Ecclesiaste e testi di Omero, Sicilo, Byron, Einstein, Cerami, Seferis, Mesomede da Creta. Nel 2002, per il Théâtre National de Chaillot, Piovani ha messo in musica Concha Bonita, création musicale, su libretto di René de Ceccatty e Alfredo Arias.
Nel 2009, su testo di Eduardo De Filippo, ha composto la cantata sinfonica Padre Cicogna, rappresentata al teatro San Ferdinando di Napoli con Luca De Filippo (voce recitante) e l’orchestra del San Carlo diretta dallo stesso Piovani.
Nel 2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura.

Dopo dieci anni di attivismo in Italia e 3 anni di lavoro sul campo in Romania, l’ex-pubblicitaria Sara Turetta decide di dare vita nel 2005 a Save the Dogs and Other Animals onlus.
L’associazione è nata per dare una risposta alla tragica emergenza che coinvolge i cani randagi in Romania: centinaia di migliaia di animali sterminati ogni anno dalle autorità nell’indifferenza generale e un randagismo al di fuori da ogni controllo.
Save the Dogs gestisce e sviluppa tramite la sua filiale in Romania (40 persone assunte localmente) le attività di prevenzione del randagismo intraprese da Sara Turetta nel 2001 e si prefigge di esportare il modello del centro di Cernavoda “sterilizza e rilascia” in altre località del paese, dove migliaia di cani randagi continuano a morire. Oltre agli aspetti strettamente medico-sanitari legati alla sterilizzazione e al soccorso degli animali in difficoltà, l’associazione si propone di diffondere una cultura zoofila dialogando con la popolazione e promuovendo interventi educativi presso le scuole nelle città dove opera. Importante anche l’attività di assistenza medico-veterinaria gratuita a beneficio di centinaia di famiglie povere della provincia di Costanza.
Attualmente, oltre alla clinica veterinaria con annesso rifugio (400 cani, 40 gatti, 20 cavalli e 58 asinelli), STD interviene anche nella città di Medgidia, la seconda località ad interrompere le uccisioni dei randagi grazie all’associazione italiana. Inoltre STD si sposta con la propria clinica mobile in tutta la provincia raggiungendo aree rurali totalmente prive di servizi sanitari. Fino ad oggi sono stati sterilizzati in questo modo oltre 15.000 animali.
Infine, parallelamente alle sterilizzazioni, l’associazione porta avanti un programma di adozioni internazionali in collaborazione con numerose associazioni italiane ed estere, per dare una famiglia a quegli animali che, per motivi diversi, non possono essere re-immessi sul territorio. Nel 2008 hanno volato verso la salvezza 480 animali, nel 2009 sono stati 677 e nel 2010, 603.



IT’S DONKEY TIME!
L’ESPERIENZA AL DON ORIONE DI BUCAREST

It’s Donkey Time!, è il primo progetto di onoterapia (terapia assistita con asini) attivato in Romania da un gruppo di associazioni no profit.
Il primo programma di It’s Donkey Time!, si svolge a Voluntari (Bucarest) presso l’orfanotrofio Don Orione. E’ finanziato da Fondazione Paideia in collaborazione con i partners Friends of Homeless Dogs ed Elizabeth Svendsen Trust e si propone di migliorare la qualità di vita dei bambini orfani del Centro affetti da vari livelli di disabilità: dalla sindrome di down a forme di paraplegia/tetraplegia associate a gravi ritardi psichici. Destinatari della terapia sono anche i bambini autistici provenienti dagli orfanotrofi pubblici dei dintorni che visitano settimanalmente il la struttura, nonché gli anziani dell’ospizio adiacente.
L’intento di It’s Donkey Time! è quello di introdurre anche in Romania il concetto di pet-therapy dimostrando che esiste un triste legame di tipo culturale all’origine dell’abbandono dei bambini e degli animali e che dall’incontro tra queste due realtà può nascere uno scambio carico di valori importanti, purtroppo estranei ad una parte della società romena.
Protagonisti di questa prima avventura a Bucarest sono quattro asinelli tra i 6 e i 13 anni di età scelti fra i 58 ospitati nel rifugio di Cernavoda. Per loro è stata costruita una stalla di 100 metri quadrati all’interno della proprietà del Don Orione, circondata da un ampio spazio aperto.
Due di loro svolgono attività di interazione guidata con i bambini mentre gli altri due sono stati addestrati per essere cavalcati tramite appositi finimenti provenienti dall’Inghilterra e reperite dalla Fondazione Elizabeth Svendsen Trust. E’ inoltre prevista la possibilità di agganciare le carrozzine ad un trailer per consentire ai piccoli ospiti su sedia a rotelle di essere portati a passeggio all’interno della proprietà della congregazione. Il mantenimento degli asinelli è a carico del partner finlandese, Friends of Homeless Dogs, che attraverso l’adozione a distanza garantisce il cibo e i farmaci necessari ai quadrupedi.
Il programma è seguito direttamente da un operatore specializzato affiancato da un’educatrice del centro che già conosce i singoli ospiti e che quindi può dare indicazioni utili sulle attività da svolgere insieme al singolo bambino. Della cura e della pulizia quotidiana degli asinelli si occupano invece un addetto appositamente formato e un veterinario di STD che visita gli equini ogni mese. Per evitare il rischio di stress nei quadrupedi, il contatto diretto tra gli animali e gli ospiti del centro è limitato a 4 ore al giorno.

NICOLA PIOVANI – CONCERTO IN QUINTETTO

Pianoforte e direzione, Nicola PIOVANI
Violoncello, chitarra e tastiere, Pasquale FILASTÓ
percussioni, batteria e fisarmonica, Cristian MARINI
contrabasso, Andrea AVENA
sax e clarino, Marina CESARI
Il “Concerto in quintetto” propone brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto, appositamente rivisitati, riarrangiati da Nicola Piovani in versione da piccolo gruppo di solisti, fra i quali spicca innanzitutto il ruolo del pianoforte, suonato dall’autore. Il repertorio è quello che viene dal cinema dei Taviani, di Moretti, di Benigni, di Fellini.
Un concerto nato anche con l’idea di fondo di mostrare al pubblico i fabbricatori di suono, quelli che al cinema non si vedono mai e che anche il teatro, talvolta, nasconde nel buio del golfo mistico. Una fascinazione antica, un gioco sospeso continuamente tra sogno e memoria.
Rispetto ai concerti di ampio organico orchestrale, il “Concerto in quintetto” è anche una riflessione più intima e flessibile, un concerto che molto punta sulla cantabilità dei singoli strumenti - il sassofono, il violoncello, la fisarmonica - ma anche sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all’invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate all’origine a un repertorio corale, collettivo.
Da un repertorio di quasi centocinquanta film ha estratto un riepilogo del tutto provvisorio e inevitabilmente lacunoso. Un'autobiografia musicale da cui non potevano essere escluse le composizioni nate per il teatro.
Parlando il linguaggio della musica come un esperanto, Concerto in quintetto ha sperimentato come in teatro ogni sera sia diversa dalla precedente, ma anche come in ogni parte del mondo il pubblico si somigli e dimostri le stesse reazioni. Di replica in replica, l'allestimento si è modificato, si è adattato alle platee che lo hanno applaudito prendendone la forma come un vestito indossato. Tanto da poter dire che anche il pubblico è, a suo modo, coautore di Concerto in quintetto

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