Brokeback Mountain

cover_brokeback_mountain.jpgGustavo Santaolalla/AA.VV.
Brokeback Mountain (I Segreti di Brokeback Mountain, 2005)
Verve Forecast/Universal B0005604-02  
17 brani - durata: 43'20"



I brani composti da Santaolalla per Brokeback Mountain si integrano perfettamente con la regia sobria e sensibile di Ang Lee; al pari della messa in scena, lo score è infatti essenziale eppure emotivamente potentissimo.
“Opening” accompagna i campi lunghi sulle montagne del Wyoming e sulla città di Signal che aprono il film; è un brano dai toni secchi, rarefatti, quasi trattenuti e non a caso introduce il personaggio di Ennis, introverso e diffidente.
In “Brokeback Mountain 1” l’essenzialità di “Opening” si scioglie in toni maggiormente distesi, sereni ed armoniosi, il suono si fa progressivamente più ricco e dolce, andando ad accompagnare i primi momenti insieme di Jack e Ennis sui pascoli di Brokeback Mountain.
“Snow”, lieve e quasi allegra, è un pezzo dolce e disteso mentre "Riding Horses" è più malinconico e trattenuto; “Brokeback Mountain 2”, più contratto nella prima parte, si fa progressivamente melodico e gioioso, quasi liberatorio esprimendo la felicità dei due protagonisti che si ritrovano dopo più di quattro anni, ma mantenendo comunque un sapore di malinconia e disperazione. Il brano preannuncia il senso di perdita e tristezza più compiutamente espresso nel drammatico “Brokeback Mountain 3” in cui predominano toni cupi, pieni di un’emozione e di un dolore che non possono più essere trattenuti. Dolore che torna nel potentissimo “The Wings”, quasi un pianto soffocato nella prima parte e che gradualmente, pur nella tristezza di cui è intriso, acquista coraggio diventando forse il brano più passionale e allo stesso tempo disperato dell’intera colonna sonora.
Altrettanto incisivi sono i pezzi cantati, in parte scritti da Santaolalla appositamente per il film: “A Love That Will Never Grow Old” (Golden Globe 2006) è semplice e toccante, e la voce di Emmylou Harris lo rende struggente lasciando che diventi quasi il tema d’amore del film. Il brano è però parzialmente penalizzato dalla collocazione fin troppo discreta all’interno del film e rischia, ad una prima visione, di non essere notato come meriterebbe; particolarmente coinvolgente è poi “I Will Never Let You Go”, più dolci “No One’s Gonna Love You Like Me” e “I Don’t Want to Say Goodbye”. “An Angel Went Up in Flames” è uno splendido e coinvolgente pezzo strumentale privo però di serenità, è anzi teso, drammatico, pieno di disperazione.
Altrettanto efficace è la selezione di canzoni che integrano i pezzi originali, in particolare “He Was a Friend of Mine” di Bob Dylan (qui interpretata da Willie Nelson) che accompagna i titoli di coda: la canzone esprime perfettamente il cuore del film attraverso le sue sonorità malinconiche ma allo stesso tempo secche, prive di qualunque pateticità e con un testo semplice e toccante che sembra ripercorrere la vicenda del film.
Un senso forte di tristezza quieta pervade l’intera colonna sonora, le note essenziali eppure piene di emozione di Santaolalla sembrano contemplare i paesaggi del Wyoming, e quasi cercare di dar voce ai sentimenti forzatamente soffocati dei due protagonisti.





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