Fotogrammi sinfonici

Reportage del concerto di musiche da film di Nicola Piovani tenutosi il 13 novembre presso l’Auditorium Giuseppe Verdi di Milano

Nicola Piovani

E' “benignianamente” energico, trascinante, passionale il Nicola Piovani visto sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano 'Giuseppe Verdi'.  Come il suo travolgente e irrefrenabile amico regista e attore Roberto Benigni, il Maestro premio Oscar Piovani saltella vivace sul podio seguendo il ritmo delle sue melodie. Con la sua carica appassionata trasporta sia la prestigiosa compagine lombarda che il pubblico stesso, pronto a farsi avvolgere dalle note popolari, brillanti, ardenti, burlesche e accorate tratte dalle numerose celebri pellicole che hanno contraddistinto la carriera del compositore romano.  A differenza del noto “Concerto Fotogramma” che ha fatto il giro dell’Europa facendo conoscere l’universo cinemusicale e teatrale di Piovani tramite la performance di un ensemble ridotto di musicisti e cantanti eccezionali, questa inedita esecuzione delle sue colonne sonore - avvenuta il 13 novembre all’Auditorium di Milano - ha visto la trasposizione in forma sinfonica di arcinoti leitmotiv estratti dai film dei fratelli Taviani, Moretti, Benigni e Fellini. Sei suite dalla profonda e animata emozionalità, che tracciano 20 anni di una carriera sempre puntualizzata dall’alta qualità compositiva e da una ricchezza di idee di matrice classico-popolare che si rifà alla migliore tradizione cinemusicale di grandi compositori italiani come Fiorenzo Carpi, Nino Rota e Carlo Rustichelli. Una dietro l’altra, tutte le selezioni si sono distese morbide e al contempo pulsanti di ritmo sul pubblico composto ma emozionato dell’Auditorium milanese, circondandolo di suggestioni forti imbevute di temi indimenticabili, danze frenetiche e ballabili spiritosi, rafforzate dalla presenza di due schermi ai lati del palco che proiettavano fotogrammi immobili (per non distrarre dal fascino della musica e ricordare comunque la sua natura cinematografica).
Piovani ha diviso il concerto in due tempi filmici, con la performance eccellente dell’orchestra  nella prima parte delle suite da Kaos (Paolo e Vittorio Taviani, 1984) e dei film di Nanni Moretti (La stanza del figlio, 2001 – Caro diario, 1994 – La messa è finita, 1985) e nella seconda parte le suite dai film di Roberto Benigni (Pinocchio, 2002 – La vita è bella, 1997, vincitrice dell’ Oscar come miglior colonna sonora) e di Federico Fellini (La voce della luna, 1989 – Ginger e Fred, 1986). Piovani viene inoltre supportato dalla presenza degli ottimi cantanti solisti Pino Ingrosso e Barbara Eramo, i quali si fondono alla perfezione con gli strumenti dell’orchestra cantando insieme o singolarmente brani da Kaos (il baritonale Ingrosso e la flebile Eramo in “Mal di luna” su testo di Vincenzo Cerami), Caro diario (la dolce e vigorosa Eramo in un’inedita versione del tema principale, su testo di Noa) e La vita è bella (sempre la portentosa Eramo in “Beautiful That Way”, ancora su testo di Noa). Tutte le esecuzioni colpiscono per bravura e incisiva orecchiabilità, d’altronde sono tutti temi che di diritto sono oramai entrati nella mente di ogni cinefilo e appassionato di colonne sonore (rammentate che il leitmotiv principale di La messa è finita è diventato il tormentone delle pubblicità della Barilla). Sono molti i momenti del concerto da portare con sé: il pianoforte suonato dallo stesso Piovani che intona il tema tormentato de La stanza del figlio e quello, intenso e lieve come un ricordo sfuggente, di Caro diario (la versione cantata dalla Eramo è davvero stupenda!); la bravura dell’intera orchestra - in particolar modo archi, arpa e ottoni - nei cinque movimenti tratti da Kaos (secondo il parere di chi scrive la migliore suite di tutto il concerto, con quel favoloso tema buffo per Franco e Ciccio nell’episodio La giara e il volo de “Il corvo” come trait d’union); il crescendo ritmico danzante di Ginger e Fred; la soave densità sonora dei leitmotiv da Oscar di La vita è bella con il suo foxtrot esaltante e il tenero valzer a tratti sospeso e il bel tema intriso di tristezza e desiderio di rivalsa di Lucignolo da Pinocchio.
Un solo bis (estratti dalla OST de La vita è bella) per un concerto davvero incancellabile e straripante di emozioni intense.

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