Potter-ntosamente magico! Capitolo 2

Potter-ntosamente magico!
Capitolo 2
Reportage del cineconcerto di Harry Potter e la camera dei segreti tenutosi al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 27 – 28 dicembre 2017

Lo scorso maggio fummo incantati dal cineconcerto del primo film della saga del maghetto più famoso del grande schermo, Harry Potter e la pietra filosofale. Questo dicembre, sempre nel suggestivo Teatro degli Arcimboldi di Milano, la magia si è ripetuta con il cineconcerto del secondo capitolo delle avventure spericolate e incantate del ragazzino dalla cicatrice a forma di saetta sulla fronte, creata da un maleficio del mago più oscuro e potente tra i maghi – 'colui che non deve essere nominato' – Voldemort, nel film Harry Potter e la camera dei segreti (Chris Columbus, 2002).

Pellicola che si aggiudicò dopo l'uscita in sala ben 11 vittorie e 45 candidature ai premi più svariati e prestigiosi. La colonna sonora originale di John Williams ottene la vittoria ai Broadcast Film Critics Association Awards e la nomination ai Grammy Awards ed è considerata da chi scrive la migliore delle tre composte dal Maestro cinque volte premio Oscar, papà di Superman, E.T., Indiana Jones, Star Wars e Lo squalo, per i film tratti dalla saga di sette libri ad opera della scrittrice di fama mondiale, J.K. Rowling. La visione di Harry Potter e la camera dei segreti, per la prima volta in Italia proiettato su grande schermo con l’intera score eseguita dal vivo dall’energica compagine di 80 elementi dell'Orchestra Italiana del Cinema, diretta magistralmente dal vigoroso Christian Schumann, in sincrono con le immagini per l’intera durata di 2 ore e 41 minuti – a dire il vero i titoli di coda del film sono stati eseguiti solo a metà, cioè la parte riguardante i crediti principali del cast attoriale e tecnico, com'era accaduto quasi un anno fa con Harry Potter e la pietra filosofale, tagliando così di netto la lunga splendida suite williamsiana finale e la scena dopo gli end titles con il mago Gilderoy Allock, il professore di Difesa Contro le Arti Oscure, che si vanta di aver sconfitto terribili mostri e oscure creature (Gilderoy Lockhart in originale e dai noi tramutato in Allock sottintendendo il suo essere un 'allocco', un vero e proprio babbeo), interpretato stupendamente in maniera ammiccante e 'piaciona' da Kenneth Branagh – si è conclusa con una standing ovation esaltante e lunghi applausi scroscianti.

D'altronde chi ama le versioni filmiche, quasi sempre riuscite, dei libri di Harry Potter, il merito di questo amore viscerale lo deve attribuire non soltanto alle azzeccate regie e ad un cast di attori calzanti nel loro ruolo ma soprattutto alla parte musicale creata da quel genio di John Williams che sa alla perfezione come far 'suonare' un film. Il compositore americano ha scritto per i primi tre film della saga dei temi memorabili, divenuti oramai iconici (anche chi non ha mai visto un film di Harry Potter appena sente le note del leitmotiv portante sa di cosa si tratta!), che gli altri compositori che si sono succeduti nei restanti cinque film hanno dovuto obbligatoriamente citare, dovendo sudare molte camicie per tirare fuori delle score altrettanto incisive (parlo ovviamente di Patrick Doyle, Nicholas Hooper e Alexandre Desplat). Harry Potter e la camera dei segreti contiene una sequela di trovate cinemusicali, temi e incisi che sono delle architetture sonore straordinarie che dalla visione integrale del film, con l'accompagnamento orchestrale live, risaltano ancora di più, facendoci urlare 'GENIALE' ad ogni nota che si svela durante la magia delle immagini che si mostrano a noi spettatori. La cosa ancor più esaltante e bella del vedere un film del genere in questa modalità è lo scoprire quei passaggi musicali e variazioni di temi che sul CD originale dato alle stampe discografiche non vi sono o sono riarrangiati per ovvi motivi commerciali – ed i cultori e collezionisti di colonne sonore sanno di cosa parlo –, quindi risentire, per chi conosce a menadito la score williamsiana di questo secondo capitolo potteriano, i vari interventi (e sono numerosi) in cui si palesano i temi di Gilderoy Allock, l'elfo domestico Dobby, la Camera dei Segreti (sequenza dello svelamento con il tema oscuro e magniloquente in crescendo da pelle d'oca!), la partita di Quidditch, Fanny la fenice, Mirtilla Malcontenta e quello del ragno gigantesco Aragog, consiste nel raggiungere "piccoli momenti di estasi" come sottolinea l'attore Neri Marcorè nel film Lezioni di cioccolato. Insomma, un'esperienza da non perdere e che ci fa sperare nel cineconcerto prossimo di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, sempre con musiche di John Williams.

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