Tutto Morricone Parte Terza – Postludio

Tutto Morricone Parte Terza – Postludio
Reportage del concerto dedicato alle musiche di Ennio Morricone eseguite dall’Ensemble Duomo al Teatro Filodrammatici di Milano il 9 Aprile 2017

Il concerto di chiusura della straordinaria 27^ stagione dei ‘Concerti della Domenica’ presso lo storico Teatro Filodrammatici di Milano, a due passi da quello più noto della Scala, ha visto ancora una volta protagonista assoluta la musica per film del Maestro Premio Oscar Ennio Morricone, tanto amato, studiato, elaborato e riarrangiato dal direttore artistico del summenzionato Teatro, il Maestro Roberto Porroni. Da anni questo ottimo musicista e, in rare ma pregevoli occasioni, compositore, si dedica alla rielaborazione delle colonne sonore più o meno famose del suo autore di musica per immagini prediletto, Morricone per l’appunto, come cari lettori avrete avuto occasione più volte di apprendere e leggere dalle nostre pagine, tramite i nostri puntuali reportage dei concerti domenicali dell’Ensemble Duomo, da un anno a questa parte rinnovato nella sua formazione storica.

Un nuovo Ensemble che abbiamo già avuto modo di elogiare recensendo il concerto “Tutto Morricone – Parte Prima”, purtroppo perdendo la loro seconda performance nella parte due, ma rifacendoci in questa ultima esecuzione di fine edizione delle stupende e tanto applaudite, entusiasticamente, domeniche in musica dei Filodrammatici. E di applausi fragorosi anche questa volta si sono riempite le pareti del Teatro perché, più delle precendenti performance cine-musicali, il “Tutto Morricone Parte Terza – Postludio” ha davvero colpito dritto al cuore il numeroso e partecipe pubblico presente, facendo versare qualche lacrima (in primis il sottoscritto!).
Gli arrangiamenti sempre accurati, innovativi ed emozionali del Maestro Porroni, qui ancora una volta in veste di chitarrista egregio e direttore di un gruppo di musicisti incredibilmente affiatati e coinvolti musicalmente in performance sempre complicate e articolate, ma suonate in maniera sublime. Quindi ancora un plauso ai giovanissimi Germana Porcu al violino e Pier Filippo Barbano al flauto, Marcella Schiavelli al violoncello e Antonello Leofreddi alla viola, con la partecipazione straordinaria e stupefacente questa volta, data la presenza di molti brani dei celeberrimi western leoniani, di un ospite speciale, l’armonica cromatica di Max De Aloe che con il suo suono suadente e altamente penetrante ha lasciato a bocca aperta il folto pubblico. Il concerto in due parti ha fatto risuonare con una tale enfasi ed energia comunicativa musical-melodica alcuni temi stranoti ed altri meno consueti ma altrettanto validi se non addirittura superiori a quelli più celebrati ed eseguiti in concerto (ricordiamoci che Morricone vanta un curriculum di partiture per il Cinema, Teatro e TV enorme che quasi non ha pari nella storia dell’Ottava Arte!), da rendere questa esecuzione indimenticabile. Molto del sodalizio Leone-Morricone, vista la presenza coinvolgente dell’armonica di De Aloe suonata con un vigore virtuosistico assai trascinante emotivamente – un suono acuto e delicato al contempo da rimanere impresso nelle orecchie anche alla fine del concerto e molto tempo più tardi - , ha eroicamente e commossamente risuonato nel teatro, con una suite entusiasmante del classico C’era una volta il West e due brani iconici e malinconici, “Addio colonnello” da Per qualche dollaro in più e “Storia di un soldato” da Il buono, il brutto, il cattivo. L’Ensemble Duomo ha eseguito una bella e intensa suite da La leggenda del pianista sull’oceano e i temi portanti da Love Affair, Sacco e Vanzetti (“Here’s to You”), Per le antiche scale, lo sceneggiato Mosè, Giù la testa e Gott Mit Uns.
Un concerto di musica filmica, con due bis visti gli applausi scroscianti, il tema “Moon River” di Henry Mancini da Colazione da Tiffany perché non di solo Morricone vive la Film Music e nuovamente il morriconiano “Storia di un soldato” per far vibrare ancora una volta il pubblico grazie all’armonica cromatica dalle mille sfaccettature timbriche notevoli di De Aloe e l’eccelsa bravura dell’Ensemble Duomo che ha fatto ancora di più comprendere quanto le colonne sonore, quando sono dei veri e propri capolavori in note, possano vivere senza se e senza ma al di fuori dell’immagine, soprattutto quando ad interpretarle sono dei Musicisti favolosi come in questa mattina primaverile piena di calore a Milano.     

  

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