Sister Act il Musical

Uno Spumeggiante Atto di Pura Fede in Musica!
Sister Act il Musical

Lo spettacolo è un concentrato di allegria e divertimento: un musical per tutti…unico, travolgente, DIVINO!” E mai parole furono più esaurienti e veritiere, estrapolate dal comunicato stampa del musical Sister Act, in scena a Milano, dopo il clamoroso successo romano dell’anno scorso, dal 17 al 27 Novembre al Teatro degli Arcimboldi.

Si esce dal teatro con il sorriso stampato sulle labbra e un ritmo incalzante che non ti abbandona, dandoti quella voglia irrefrenabile di ballare, cosa tra l’altro che vorresti fare per tutte le due ore di durata dello spettacolo, saltando sulla tua poltrona e intonando le sue canzoni che ti rimangono nella testa per tutto il tempo; difatti all’uscita se ci fosse stato il CD del Musical lo avrei subito comprato, ma lo cercherò su internet, dove mi sono già accertato esserci la versione originale americana! A parte questa parentesi personale da collezionista accanito di colonne sonore e musical quale sono, Sister Act è davvero un’esplosione di note, luci, voci, colori e immagini davvero stupefacente, e per chi ha adorato (e rivisto in Tv un milione di volte, compreso il meno efficace sequel), come il sottoscritto, l’omonimo film cult del 1992 con il premio Oscar Whoopi Goldberg nel ruolo principale di Deloris Van Carter, ‘una svitata in abito da suora’, (ovvero “Suor Maria Claretta”), non rimarrà deluso nel ritrovare situazioni e personaggi tali e quali, tranne piccole differenze anche molto simpatiche ed originali che ovviamente in una trasposizione teatrale devono essere apportate (il Cinema è tutt’altra cosa!). L’ambientazione passa dagli anni ’90 ai fine ’70 con un passionale e colorato mix di canzoni (25) scritte dal Premio Oscar Alan Menken, sempre in splendida forma compositiva (per la Disney gli acclamati La Sirenetta, Aladdin, La bella e la bestia, Il gobbo di Notre Dame, Rapunzel ed ultimamente l’irriverente antidisneyano Sausage Party), su testi del fidato Glenn Slater (tradotti egregiamente da Franco Travaglio), costumi (100) sfavillanti di Carla Accoramboni per i 22 artisti in palcoscenico, scenografie (24) grandiose di Gabriele Moreschi (dal nightclub al refettorio delle suore, dalla stazione di polizia all’ufficio della superiora, dalla chiesa con le navate centrali all’appartamento del commissario di polizia e via elencando), euforiche coreografie originali di Rita Pivano ed una regia dell’eccellente Saverio Marconi che non perde mai il ritmo tra un passaggio e l’altro, tra una canzone d’amore, sentimentale ed energica. Canzoni sorprendenti, con rimandi palesi al sound di Donna Summer e dei Bee Gees, che passano con disinvoltura dal R&B, soul, disco anni ‘70 e canti liturgici alle ballate pop, gospel, funky e pezzi puramente da musical di Broadway – dove Sister Act è andato in scena ottenendo un successo strepitoso nel 2011, dapprima esordendo con altrettanto clamore a Londra nel 2009 – che gli interpreti della versione italiana eseguono con vigore, dolcezza e tempra da fare invidia a quelli originali inglesi e americani. Il Cast italico è fantasticamente impetuoso (la direzione musicale è di Stefano Brondi), con tutti nel ruolo giusto e dalle voci appropriate ai loro personaggi, con timbriche alte e basse da brivido lungo la schiena: la madrilena, con un perfetto accento italiano, Belìa Martin nel ruolo di Deloris che già aveva interpretato nella versione spagnola del musical, talmente perfetta e imitativa da sembrare ella stessa Whoopi Goldberg (produttrice del Musical), con un vocione straordinario da lasciare a bocca aperta ed emozionare ad ogni nota; Pino Strabioli, il simpatico conduttore televisivo, per la prima volta in un musical nel ruolo del Monsignor O’Hara; la reale suora vincitrice del talent The Voice, Suor Cristina, già l’anno scorso in Sister Act, nel ruolo della timida novizia Suor Maria Roberta dalla voce angelica ma forte; Francesca Taverni (Cats, Mamma mia, A Chorus Line), nel ruolo della Madre Superiora, con una voce ricca di tonalità e possente che in più occasioni con le sue preghiere in canzone lascia stupefatti; Felice Casciano (Pinocchio, Frankenstein Junior, A qualcuno piace caldo) nel ruolo di Curtis il gangster con la sua voce bruciante di follia omicida; l’esordiente Marco Trespioli nella parte del Commissario Eddie, innamorato cronico di Deloris fin dalle scuole elementari, con una voce tenorile che parte piano per poi incidersi nella testa con nerbo; non dimenticando gli altri comprimari di tutto rispetto, elementi comici fantastici che lasciano il segno: Claudia Campolongo come Suor Maria Lazzara, Manuela Tasciotti come Suor Maria Patrizia, e il trittico di malviventi Silvano Torrieri (Joey), Vincenzo Leone (De Niro) e Renato Crudo (TJ).
Applausi scroscianti e continui da parte di un pubblico entusiasta e soddisfatto di un messa in scena coi fiocchi che ti fa ridere e ballare sulla sedia dall’inizio alla fine, e questo conta più di ogni altra cosa, alla fin fine! 
Evviva Sister Act, un reale atto di pura fede in Musica! E grazie Alan Menken per averci regalato un altro Gioiello da vedere ed ascoltare in allegria, travolti da un Ciclone di Immagini, Suoni e Colori spumeggianti!

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