Beyond Bollywood – An Indian Story

Beyond Bollywood – An Indian Story
Reportage dello spettacolo tenutosi presso il Teatro degli Arcimboldi il 4 ottobre 2016

Il Teatro degli Arcimboldi di Milano ospita uno spettacolo già molto chiaccherato in Inghilterra e che, con buone probabilità, sarà menzionato spesso anche nel capoluogo meneghino nei prossimi giorni: è il musical Beyond Bollywood.
Bollywood per l‘appunto non è altro che la fusione tra Bombay (l‘attuale Mumbai) e Hollywood ed è l‘epicentro della cultura cinematografica popolare indiana.

Il musical ha come protagonista una giovane donna di origini indiane che, dopo la morte della madre, decide di riscoprire le proprie radici viaggiando attraverso la più nascosta e genuina India. Durante il suo pellegrinaggio, riporterà alla luce tradizioni e usanze uniche e magiche ma dovrà combattere affinchè queste non vengano dimenticate o accantonate persino dai suoi stessi compatrioti, per fare spazio al nuovo gusto, al nuovo intrattenimento.
Il messaggio, importantissimo, è che una coniugazione tra tradizione e modernità è possibile, una cosa non esclude necessariamente l‘altra e si possono preservare gli usi e i costumi di un popolo pur rimanendo al passo con i tempi.
Lo dimostra infatti il brano "Namaste India", composto da Salim e Sulaiman Merchant. I due fratelli hanno scritto moltissime musiche per Bollywood e sono quindi conosciutissimi nel mondo cinematografico.
In questa canzone, si può ritrovare l‘essenza di tutto quello detto in precedenza, il connubbio tra vecchio e nuovo, tra tradizione e moderno. C‘è allegria, energia, balli frenetici e vestiti coloratissimi. Tutto questo non può che entusiasmare il pubblico che viene anche coinvolto e invitato a tenere il tempo con le mani. Nel titolo della canzone poi vi è la parola "Namaste". Lo stesso Salim, in un‘intervista ha sottolineato: "Namaste significa mi inchino di fronte alla sacralità che c‘è in te, chiunque conosce questa parola ma il suo vero significato è proprio questo. Ne abbiamo fatto una canzone molto divertente e bella, con una forte energia e tutta da ballare".
Proprio in questo brano ci si rende conto che l‘entusiasmo che caratterizza la musica indiana è in realtà presente nel profondo di tutti noi, un senso del ritmo che richiama immediatamente le origini della civiltà, quando la musica era tutto e ci accompagnava attraverso ogni rito, ogni momento importante della nostra vita.
In ogni canzone dello spettacolo infatti non mancano i tamburi, che sono famosi alleati delle canzoni indiane ma, molto spesso in questo spettacolo, vengono utilizzati per tenere il ritmo di canzoni attuali come "Jay Ho" delle Pussycat Dolls feat. A.R. Rahman. Gli stessi compositori di Beyond Bollywood hanno dichiarato di aver dovuto girare in lungo e in largo, fino in Punjab (una parte a Nord dell‘India) per scoprire le origini di alcune danze e tradizioni. Una revisione di queste al fine di renderle attuali e più simili ai gusti dell‘uomo moderno, ha dato vita a un esempio perfetto di come non sempre ciò che è passato sia da dimenticare, a volte è necessaria una semplice riattualizzazione per portare alla luce capolavori e tesori del nostro passato.
C‘è quindi molto di più in Beyond Bollywood che non solamente abiti e coreografie spettacolari messi in mostra con un fine meramente folkloristico, ma un‘esperienza davvero unica che permette di immergersi nel profondo del grande Stato, senza muoversi dalla poltrona dell‘Arcimboldi: non mancano balli con maschere, danze rituali, storie e leggende raccontate però sempre con humor e voglia di non prendersi troppo sul serio.
Uno spettacolo quindi adatto a tutti ma il fatto però che fosse molto consistente la presenza di un pubblico indiano, suggerisce che ci si trova ad assistere a un lavoro serio e soprattutto fedele alla realtà delle cose.
Un gran finale a sopresa poi stupirà i più piccoli e i più grandi in egual modo.
Nessuno sarà immune al richiamo della magica India.

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