Star Wars – A Musical Journey

Star Wars – A Musical Journey
Reportage del concerto tenutosi presso laVerdi di Milano il 14 Luglio 2016

Un concerto assolutamente strepitoso quello tenutosi all’Auditorium di Milano lo scorso giovedì (in replica venerdì e domenica) che ha visto nuovamente - dopo l’elettrizzante esperienza dell’anno scorso - il Maestro Simone Pedroni alla testa dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi in una generosa selezione delle musiche di John Williams per la Saga di Guerre Stellari.

Un “viaggio musicale” entusiasmante che impagina in ordine cronologico (a partire da Episodio I) alcune delle partiture più celebri scritte dal leggendario compositore americano per quella che è probabilmente l’epopea cinematografica più longeva e di successo della Storia del Cinema.

Rispetto ai concerti di un anno fa, la grande novità di queste tre serate è l’inserimento di 5 brani (in prima esecuzione italiana) tratti da Episodio VII, film uscito nelle Sale di tutto il Mondo lo scorso Dicembre, e il cui strepitoso successo ha permesso alla Disney di rilanciare la Saga verso nuovi e potenzialmente infiniti orizzonti.

Sia detto subito che il livello della concertazione e direzione del Maestro Pedroni, così come la padronanza tecnica e sensibilità espressiva di Coro e Orchestra della Verdi, si sono attestati, sin dalle prime battute del celeberrimo “Main Title”, a un livello di esaltante eccellenza, superiore al pur commendevole risultato dell’anno passato. Chi scrive ha avuto la fortuna di ascoltare molte di queste musiche eseguite da alcune delle migliori orchestre al Mondo: dall’Accademia di Santa Cecilia alla London Symphony, fino alla Chicago Symphony diretta da Williams stesso. Eppure, l’altra sera, persino alcune pagine forse un po’ sciupate dall’eccessiva popolarità sono sembrate risuonare per la prima volta grazie all’istinto di grande interprete del direttore che, piegando un’orchestra mai così duttile e precisa, ha saputo rinvenirvi accenti e sfumature inediti.

foto laverdi star wars2

La prima parte del Concerto era dedicata in massima parte alle musiche dei famigerati Prequel (Episodio I, II e III). Dopo il "Main Title", l’orchestra si è prodotta in un’esecuzione di trasognata delicatezza del “Tema di Anakin” - gemma melodica ingiustamente negletta all’interno del canone williamsiano - per poi esplodere in un’avvincente lettura della “Flag Parade”, pensata da Williams come un omaggio alla famosa “Parata dei Carri” dal Ben-Hur di Rozsa. Pur badando a sostenere sempre l’avvincente crescendo del suo incedere, il Maestro Pedroni ha mirato soprattutto ad esaltare quella complessità strumentale e ritmica che fanno la vera grandezza di questa pagina.

A seguire, un’interpretazione molto personale sia del “Tema di Yoda” - in un’espressiva dilatazione dell’agogica - che di quello di Jar Jar… spalla comica di scarsissima presa nell’immaginario degli spettatori e che ha ispirato a Williams un tema genericamente prokofieviano, fra i suoi meno memorabili. Anche in questo caso, però, Pedroni ha saputo rianimarne l’esecuzione inserendo alcuni estratti della versione filmica della partitura.

Di tutt’altra presa emotiva il successivo “Duel of the Fates”, brano nel quale il direttore non si è lasciato sfuggire l’occasione di dispiegare tutta la potenza di fuoco dell’Orchestra e del Coro, splendidamente istruito dal Maestro Erina Gambarini.

Dopo un’esecuzione di rapinoso lirismo di “Across the Stars” da Episodio II, il Coro è tornato ad essere protagonista con lo straziante “Anakin’s Betrayal”, perno drammaturgico e musicale di questa prima parte della Saga, epicedio per la dannazione del futuro Darth Vader, il cui definitivo passaggio al Lato Oscuro è siglato, subito dopo, da un’esecuzione vibrante della celeberrima “Imperial March”. A conclusione di questa Prima Parte, la prima novità della serata: il Lamento Funebre per la “Morte di Padmé” (da brivido l’accenno alla Marcia Imperiale sul finale), prima di una nuova esibizione di virtuosismo da parte di Coro e Orchestra con “Battle of the Heroes”.

foto simone pedroni star wars 2

Come già l’anno passato, durante l’intervallo, una sparuta pattuglia di orchestrali si è cimentata in una divertita esecuzione della “Cantina Band”, lo swing extraterrestre genialmente re-inventato da Williams per una celebre sequenza di Episodio IV.

La Seconda Parte del Concerto si è aperta con un brano già presente nella scaletta dell’anno scorso, ma che per una serie di motivi non era stato suonato. “Here They Come!” è la rielaborazione concertistica di una delle pagine musicali più conosciute del film capostipite della serie: l’attacco dei caccia imperiali al Millennium Falcon in fuga dalla Morte Nera. Un brano avvincente, fortemente percussivo, interamente incentrato sull’elaborazione della “Fanfara dei Ribelli”. E’ stato forse questo l’unico momento della serata in cui i fantastici ottoni della Verdi hanno faticato a mantenere l’intonazione perfetta richiesta dalla scrittura di Williams.

Ma la loro rivincita è arrivata molto presto. Dopo una palpitante lettura del “Tema di Leia” (che ha reso ancora più evidente il fatto che, all’epoca in cui lo scrisse, Williams non era a conoscenza del rapporto di parentela fra la Principessa e Luke!), nello Scherzo di “The Asteroid Field” il Maestro Pedroni ha ottenuto dall’Orchestra una performance strabiliante, forse l’acme dell’intera serata. Attaccata ad un ritmo forsennato, questa pagina bellissima si è giovata di un’interpretazione di indicibile esattezza e, al tempo stesso, personalissima nello scovare ed esaltare i dettagli più minuti di una partitura estremamente complessa e stratificata. Il gesto del Maestro non solo guidava gli orchestrali, ma indicava allo Spettatore, battuta per battuta, quale strumento o famiglia di strumenti dovesse guardare: un’esperienza mozzafiato che ha inverato per alcuni minuti la convinzione di Stravinsky che l’aspetto visivo, nell’ascolto dal vivo di un brano orchestrale, fosse fondamentale per goderne pienamente.

Di segno opposto, ma altrettanto emozionate, l’esecuzione del successivo “Luke & Leia”, un’altra gemma preziosa di Williams, una stupenda melodia “lunga, lunga, lunga” (come diceva Verdi dei fiori melodici di Bellini) che l’orchestra ha assaporato con un fraseggio di struggente languore.

Perfetta e scintillante, infine, la successiva “Forest Battle”, della quale il Maestro Pedroni ha giustamente esaltato lo spirito quasi “offenbachiano” del finale.

Grande era l’attesa per l’ultima parte del Concerto, dedicata all’ultimo (fino ad oggi!) capitolo della Saga: Episodio VII - Il risveglio della Forza; e l’attesa è stata ripagata!

Cinque rielaborazioni concertistiche degli ancor più numerosi nuovi temi scritti da Williams per il film di J.J. Abrams, dirette ed eseguite con un piglio e un’intensità che, evidentemente, la collocazione in scaletta non ha minimamente appannato.

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Si comincia con la splendida “Marcia della Resistenza”, sorprendente brano fugato di cui l’orchestra non si perita di esplorare ogni più riposta piega contrappuntistica, per continuare con il bellissimo “Tema di Rey”, le cui continue modulazioni producono all’ascolto la tipica esaltazione delle creazioni più ispirate del Maestro americano. Altrettanto entusiasmante il successivo “Scherzo for X-Wings”, la cui scrittura virtuosistica non sembra aver minimamente impensierito l’Orchestra, nonostante il tempo quasi incosciente imposto dall’implacabile bacchetta di Pedroni, che si è permesso lo sberleffo di uno splendido rallentando sugli ultimi accordi. Infine, bellissima l’elaborazione concertistica di “Jedi Steps” (fino ad oggi se ne era sentita una sola esecuzione, su You Tube, abbastanza piatta e deludente), indagata in tutte le sue pieghe armoniche, e l’estratto dalla Suite dei Titoli di Coda col tema “herrmanniano” di Kylo Ren e il breve estratto action coi temi di Finn e Poe, su una complessa intelaiatura ritmica di goldsmithiana memoria.

L’immancabile “Throne Room & End Title” ha siglato un concerto e una serata memorabili, e scatenato gli applausi e le acclamazioni di una platea galvanizzata.

Speriamo di tornare presto a sentire il Maestro Pedroni e l’Orchestra e Coro Giuseppe Verdi cimentarsi con l’infinito catalogo delle musiche cinematografiche e da concerto di John Williams, e di altri Giganti della Musica (Cinematografica); e confidiamo che il Pubblico continui a premiare le scelte coraggiose e l’eccellenza di questa splendida realtà musicale milanese, troppo spesso dimenticata, quando non umiliata, da una gestione della Cosa Pubblica ingenerosa e miope.

La buona notizia è che questo favoloso concerto è il primo della Stagione Estiva della Verdi, dedicata in massima parte alla Musica da Film (ma non solo!), e grande è l’aspettativa per un serie di serate che si preannunciano altrettanto entusiasmanti (leggi programma).

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Foto di Paolo Dalprato

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