18 Apr2015
“Tutto Morricone – Parte seconda”
“Tutto Morricone – Parte seconda”
Reportage del concerto dell’Ensemble Duomo su musiche di Ennio Morricone tenutosi al Teatro Filodrammatici di Milano il 19 aprile 2015
A poco più di un anno di distanza (era il 13 Aprile 2014) lo straordinario quintetto Ensemble Duomo, nelle persone dei maestri Roberto Porroni alla chitarra, Luigi Arciuli al flauto, Silvia Pauselli al violino, Flavio Ghilardi alla viola e Marcella Schiavelli al violoncello, tornano sul palcoscenico dello storico ed elegante Teatro Filodrammatici di Milano ad eseguire brani arcinoti e meno conosciuti del vasto repertorio di colonne sonore di Ennio Morricone in questo secondo doveroso tributo al Maestro romano premio Oscar.
L’Ensemble Duomo, cinque virtuosi musicisti ben amalgamati musicalmente, cinque strumenti che nella possenza e ricercatezza del suono sembrano essere una numerosa compagine orchestrale quando nell’aria vibra la musica da loro suonata, anzi interpretata con passione ed elevata, vigorosa professionalità, hanno eseguito alcune suite, un medley e brani singoli morriconiani, elaborati appositamente per questo concerto cine-musicale dal loro leader e fondatore, il Maestro Roberto Porroni, dandogli nuova linfa armonica, timbrica, coloriture ricche, piene, dal tratto sempre rispettoso della grandezza e genialità compositiva di Morricone che tutti noi appassionati e non di musica applicata ben conosciamo.
Al cospetto di un pubblico numeroso, attento ed entusiasta, soprattutto negli applausi scroscianti dopo ogni pregevole performance, i cinque musicisti hanno fatto risuonare i leitmotiv che hanno reso grande il Cinema nazionale ed internazionale musicato dal Maestro romano sodale di Sergio Leone e Giuseppe Tornatore: proprio questi due celeberrimi autori cinematografici hanno avuto la parte da leone nel concerto, soprattutto il regista siciliano con la suite iniziale dei temi principali da La leggenda del pianista sull’oceano (1998), vincitrice del David di Donatello, il Golden Globe e il Nastro d’Argento per le migliori musiche (suite presente nell’ottimo e prezioso CD dell’Ensemble Duomo “Musica e Film” acquistabile nel foyer del Teatro o su www.sipariodischi.it), e il tema principale di Nuovo Cinema Paradiso (1988) in una versione dai colori jazzistici davvero affascinante e trascinante (anche in questo caso le musiche hanno vinto il David di Donatello) per la chitarra in primo piano di Porroni; Leone è stato omaggiato con la suite conclusiva del bellissimo concerto da Il buono, il brutto, il cattivo (1966), carica di enfasi e trasporto emotivo da parte dei musicisti e di un pubblico composto nella propria poltrona ma scalpitante seguendo il ritmo della nota cavalcata western morriconiana che tutti nel mondo sanno canticchiare o fischiare non appena accenate le prime note. Altro momento fondamentale in un concerto dedicato al Maestro romano, con all’attivo più di cinquecento musiche per film e tv, è stato il florilegio di temi nell’appassionata e coinvolgente suite dalla partitura nominata agli Oscar e aggiudicatasi il Golden Globe di Mission (1986). Tutti momenti alti in un concerto dalle linee interpretative prodigiose ed emozionanti, in particolar modo quando il quintetto si è avventurato tra le note di partiture meno famose ma, a mio modesto parere e anche ad opinione del chitarrista e compositore Roberto Porroni che si comprende benissimo quanto ami e conosca profondamente il repertorio musicale morriconiano, tra le partiture più belle scritte per il Cinema da Morricone, cioè il medley di sette colonne sonore sublimi contenenti dei temi così mirabilanti, ironici, intimisti, classicheggianti e raffinati da far venire le lacrime all’ascolto (almeno questo è ciò che capita a chi scrive ogni qualvolta sente alcuni di questi leitmotiv!): in successione Les voleurs de la nuit (1984) di Samuel Fuller, Joss il professionista (1981) di Georges Lautner, Il gatto (1977) di Luigi Comencini, La califfa (1970) di Alberto Bevilacqua, Fatti di gente perbene (1974) di Mauro Bolognini, Cosa avete fatto a Solange? (1972) di Massimo Dallamano e Metti una sera a cena (1968) di Giuseppe Patroni Griffi (che vinse il Nastro d’Argento per le migliori musiche).
Dopo l’ascolto di queste gemme cine-musicali intramontabili viene subito il desiderio che il quintetto Ensemble Duomo pubblichi un nuovo Cd contenente solo rielaborazioni di temi morriconiani come quelli eseguiti stupendamente in questo concerto, conclusosi con ben due bis, a grande richiesta di un pubblico euforico e da applausi senza fine, il quale è stato accontentato con un tema beffardo da C’era una volta in America e il bello e solare brano originale dal titolo “La grande invenzione” di Porroni che aveva composto precedentemente per il Maestro Pupi Avati in occasione del concerto del 15 Marzo 2015 e del suo riconoscimento, il “Premio Milano per la Musica – Consorzio Buenos Aires”, consegnatogli durante il concerto (vedi reportage).
Reportage del concerto dell’Ensemble Duomo su musiche di Ennio Morricone tenutosi al Teatro Filodrammatici di Milano il 19 aprile 2015
A poco più di un anno di distanza (era il 13 Aprile 2014) lo straordinario quintetto Ensemble Duomo, nelle persone dei maestri Roberto Porroni alla chitarra, Luigi Arciuli al flauto, Silvia Pauselli al violino, Flavio Ghilardi alla viola e Marcella Schiavelli al violoncello, tornano sul palcoscenico dello storico ed elegante Teatro Filodrammatici di Milano ad eseguire brani arcinoti e meno conosciuti del vasto repertorio di colonne sonore di Ennio Morricone in questo secondo doveroso tributo al Maestro romano premio Oscar.
L’Ensemble Duomo, cinque virtuosi musicisti ben amalgamati musicalmente, cinque strumenti che nella possenza e ricercatezza del suono sembrano essere una numerosa compagine orchestrale quando nell’aria vibra la musica da loro suonata, anzi interpretata con passione ed elevata, vigorosa professionalità, hanno eseguito alcune suite, un medley e brani singoli morriconiani, elaborati appositamente per questo concerto cine-musicale dal loro leader e fondatore, il Maestro Roberto Porroni, dandogli nuova linfa armonica, timbrica, coloriture ricche, piene, dal tratto sempre rispettoso della grandezza e genialità compositiva di Morricone che tutti noi appassionati e non di musica applicata ben conosciamo.
Al cospetto di un pubblico numeroso, attento ed entusiasta, soprattutto negli applausi scroscianti dopo ogni pregevole performance, i cinque musicisti hanno fatto risuonare i leitmotiv che hanno reso grande il Cinema nazionale ed internazionale musicato dal Maestro romano sodale di Sergio Leone e Giuseppe Tornatore: proprio questi due celeberrimi autori cinematografici hanno avuto la parte da leone nel concerto, soprattutto il regista siciliano con la suite iniziale dei temi principali da La leggenda del pianista sull’oceano (1998), vincitrice del David di Donatello, il Golden Globe e il Nastro d’Argento per le migliori musiche (suite presente nell’ottimo e prezioso CD dell’Ensemble Duomo “Musica e Film” acquistabile nel foyer del Teatro o su www.sipariodischi.it), e il tema principale di Nuovo Cinema Paradiso (1988) in una versione dai colori jazzistici davvero affascinante e trascinante (anche in questo caso le musiche hanno vinto il David di Donatello) per la chitarra in primo piano di Porroni; Leone è stato omaggiato con la suite conclusiva del bellissimo concerto da Il buono, il brutto, il cattivo (1966), carica di enfasi e trasporto emotivo da parte dei musicisti e di un pubblico composto nella propria poltrona ma scalpitante seguendo il ritmo della nota cavalcata western morriconiana che tutti nel mondo sanno canticchiare o fischiare non appena accenate le prime note. Altro momento fondamentale in un concerto dedicato al Maestro romano, con all’attivo più di cinquecento musiche per film e tv, è stato il florilegio di temi nell’appassionata e coinvolgente suite dalla partitura nominata agli Oscar e aggiudicatasi il Golden Globe di Mission (1986). Tutti momenti alti in un concerto dalle linee interpretative prodigiose ed emozionanti, in particolar modo quando il quintetto si è avventurato tra le note di partiture meno famose ma, a mio modesto parere e anche ad opinione del chitarrista e compositore Roberto Porroni che si comprende benissimo quanto ami e conosca profondamente il repertorio musicale morriconiano, tra le partiture più belle scritte per il Cinema da Morricone, cioè il medley di sette colonne sonore sublimi contenenti dei temi così mirabilanti, ironici, intimisti, classicheggianti e raffinati da far venire le lacrime all’ascolto (almeno questo è ciò che capita a chi scrive ogni qualvolta sente alcuni di questi leitmotiv!): in successione Les voleurs de la nuit (1984) di Samuel Fuller, Joss il professionista (1981) di Georges Lautner, Il gatto (1977) di Luigi Comencini, La califfa (1970) di Alberto Bevilacqua, Fatti di gente perbene (1974) di Mauro Bolognini, Cosa avete fatto a Solange? (1972) di Massimo Dallamano e Metti una sera a cena (1968) di Giuseppe Patroni Griffi (che vinse il Nastro d’Argento per le migliori musiche).
Dopo l’ascolto di queste gemme cine-musicali intramontabili viene subito il desiderio che il quintetto Ensemble Duomo pubblichi un nuovo Cd contenente solo rielaborazioni di temi morriconiani come quelli eseguiti stupendamente in questo concerto, conclusosi con ben due bis, a grande richiesta di un pubblico euforico e da applausi senza fine, il quale è stato accontentato con un tema beffardo da C’era una volta in America e il bello e solare brano originale dal titolo “La grande invenzione” di Porroni che aveva composto precedentemente per il Maestro Pupi Avati in occasione del concerto del 15 Marzo 2015 e del suo riconoscimento, il “Premio Milano per la Musica – Consorzio Buenos Aires”, consegnatogli durante il concerto (vedi reportage).