Con gli ottoni al cinema!

Gli ottoni al cinema. LocandinaNella cornice idillica e incantevole della Badia a Passignano (XIII sec.) che si erge nel suggestivo paesaggio dolcemente ondulato dei colli del Chianti fiorentino ha avuto luogo lo scorso 13 luglio un concerto intitolato “Con gli ottoni al cinema” tenuto dal quintetto di ottoni e percussioni dell’ORT (Orchestra Regionale della Toscana) su iniziativa dell’Associazione Amici della musica di Tavarnelle val di Pesa come manifestazione conclusiva del Festival di Pentecoste.


Il gruppo è composto da Fabiano Maniero e Donato De Sena, trombe, Andrea Albori e Paolo Faggi, corni, Antonio Sicoli, trombone, Riccardo Tarlini, tuba e Roberto Bichi percussioni.
L’ensemble di strumenti a fiato produce un suono caldo, suadente e raffinato che percorre con forte intensità espressiva il dramma, l'ironia e la giovialità del variegato e movimentato caleidoscopio di immagini che la musica è chiamato a evocare,  mentre l’ammaliante cromatismo realizzato alle percussioni da Roberto Bichi si inserisce in perfetto equilibrio d’insieme.
Il virtuosismo individuale e la forza corale ed espressiva del gruppo trasmettono fortemente l’idea di un suono profondo da grande orchestra.
Quando le note che rievocano alcune fra le più significative e toccanti melodie che hanno accompagnato le immagini indelebili di grandi film,  in particolare del cinema italiano del dopoguerra, echeggiano in esecuzioni di alto livello fra i lineamenti architettonici asciutti e maestosi dell’abbazia in una magica notte estiva,  allora il coinvolgimento emotivo riesce a raggiungere una sua incredibile compiutezza.
Quella presentata dal Quintetto di ottoni e percussioni dell’ORT è un’esperienza musicale molto particolare e accattivante che conduce l’ascoltatore nella rievocazione di grandi temi scritti per il cinema adattati per l’ensemble da Donato De Sena e sostenuti dalle relative clips nell’insieme ben sincronizzate.
La fantasia dedicata a John Williams, con il suo enfatico languore hollywoodiano di stampo tardoromantico ma dalla coinvolgente musicalità, conduce l’ascoltatore nei climax di E.T. (Steven Spielberg) e Star Wars (George Lucas); mentre la melodia trionfa nella magica partitura scritta da Morricone per C’era una volta il west di Sergio Leone, così come nelle sue note trasognate dalla forte carica romantica che accompagnano La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore.
Spesso peraltro la musica arriva a trascendere con il suo coinvolgente pathos la qualità mediocre dei film per cui è stata scritta, pensiamo ad esempio alla partitura composta da Williams per Hook (Capitan Uncino) di Steven Spielberg o a quella di Zimmer per Il Gladiatore di Ridley Scott.
Formidabile la carica ritmica e ironica impressa dal gruppo alla splendide note scritte da Fiorenzo Carpi per  Pinocchio di Luigi Comencini, da Nino Rota per La Strada di Fellini e Luis Bacalov per Il Postino di Michael Redford.
Molto particolare  e gradevole la fantasia dedicata al grande musicista Herb Alpert,  trombettista americano fondatore del glorioso gruppo Tijuana Brass, autore di brani di grande successo soprattutto negli anni sessanta e settanta, fra cui  "A Taste of Honey", "Lonely Bull", "Desafinado", "El lobo"…La sua musica è legata soprattutto a spot pubblicitari e sigle radiofoniche.
Fortemente godibile anche la fantasia intitolata "Cinemarcia", un singolare pot-pourri in cui finiscono la storica sigla dei film della 20th Century Fox, l’arrangiamento rotiano dell’"Entrata dei Gladiatori di Julius Fucik" e "La Passerella di addio" realizzati dal compositore milanese per La dolce vita  e La Strada di Federico Fellini, la Marcia di topolino (dal film Full Metal Jacket di Stanley Kubrick) e l’irresistibile "Colonel Bogey March" scritto da Malcom Arnold per Il ponte sul fiume Kwai di David Lean.
Nella fantasia "La shoa’ nel cinema" emerge la sensibilità musicale di Nicola Piovani con la sua premiata OST per La vita è bella di Roberto Benigni in un’esecuzione di grande impatto per l’accesa vitalità ritmica e luminosità timbrica.
Il grande climax della serata viene peraltro raggiunto a nostro avviso con l’ Omaggio a Piazzolla in cui il Quintetto d’Ottoni e Percussioni dell’ORT propone le musiche scritte dal compositore argentino per il magnifico film di Marco Bellocchio Enrico IV.
La struggente nostalgia e la forza meditativa e spirituale  che percorrono il tango "Oblivion", "Ave Maria" e "Libertango" si associano in modo straordinario al carattere abbagliante, ironico e surreale del film di Bellocchio e trova nei solisti toscani degli esecutori magistrali che ne realizzano un’interpretazione  intensamente espressiva e dalla forte carica emotiva.
In conclusione un concerto di grande prestigio che rende onore all’Associazione degli amici della musica di Tavarnelle val di Pesa guidata dal Prof. Giuseppe Garro.
Coloro che non hanno potuto assistere al concerto hanno la possibilità di acquistare il CD “ Gli ottoni al cinema” (cd bucs 1017, 12 brani , durata 52’ 20”, nella foto in alto la copertina) realizzato dall’ensemble toscano in cui ritroviamo un percorso musicale molto  simile a quello presentato nel concerto con l’aggiunta delle irresistibili note scritte da Alan Silvestri per l’affascinante maratona esistenziale del Forrest Gump di Robert Zemeckis: (quintettodottoni@libero.it).

 


 

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