03 Nov2018
Scritto da Davide Leo. Pubblicato in Reportage
Cinema in Concerto – Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica a Roma
Reportage del concerto e interviste esclusive ai compositori
Molto raro – in Italia ma non solo – trovarsi davanti a un concerto di musica per film che presenti pezzi appartenenti ognuno a un compositore diverso. Il 28 ottobre, a Roma, probabilmente grazie anche alla concomitanza con la Festa del Cinema di cui il presente concerto rappresenta l’evento di chiusura, abbiamo avuto la fortuna di assistere esattamente a questo: nel programma, fatto di 29 brani (a esclusione del quartetto di Morricone, tutti eseguiti dalla Roma Film Orchestra diretta da Alessandro Molinari, autore anche del brano di chiusura) eseguiti con la proiezione di scene tratte dai rispettivi film, non si ripete un autore e anzi, a parte lo splendido quartetto per archi di Ennio Morricone (non di destinazione filmica) che apre il concerto – “A L.P. 1928” (1996), sagra di tremoli e pizzicati rigorosamente atonale, memore certo della lezione herrmanniana ma molto più radicale sul piano linguistico – e un paio di nomi altrettanto blasonati (Piovani, Cipriani), il resto è un gruppo di musicisti purtroppo solitamente assenti dalla pratica concertistica, tutti aderenti all’associazione di recente fondazione (28 aprile 2017) ACMF - Associazione Compositori Musiche per Film, che tutela i compositori per lo schermo dagli urti impressionanti dei tempi che corrono, in particolare da quell’avanzamento tecnologico che sembra autorizzare le committenze a mortificare il lavoro del musicista sia sul piano dei tempi di realizzazione che su quello delle modalità espressive, e poi naturalmente dal gravoso impoverimento degli investimenti.
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