Dolcenera e l’incontro con il mondo delle colonne sonore
La cantautrice Dolcenera ha adattato e interpretato due brani della colonna sonora del film Le Plus Beau Jour De Ma Vie (Finchè Nozze Non Ci Separino), film vincitore del Cavallo di Leonardo per il miglior film e miglior sceneggiatura al MIFF -Film Festival Internazionale di Milano- 2007. Dopo Los Angeles, il meglio del MIFF (festival che promuove il cinema indipendente italiano e internazionale a Milano favorendo la circolazione delle opere dei vari cineasti e promovendo la città di Milano oltre oceano con la tre giorni del Miff’s Best di Los Angeles) è sbarcato in Sardegna, portando con se una piacevole sorpresa. Già, perché la prima edizione del MIFF’S BEST PORTO CERVO, in cui è stato presentato il meglio del MIFF, è stata all’insegna del fascino: dalla location, la Costa Smeralda, ad i suoi attesissimi ospiti tra cui l’altrettanto affascinate Dolcenera. La cantautrice e neo attrice nostrana ha, infatti, adattato e interpretato due brani della colonna sonora del film di Julie Lipinski Le Plus Beau Jour De Ma Vie (Finchè nozze non ci separino), frizzante commedia sui giorni che precedono il matrimonio, al ritmo di un’originale colonna sonora composta da Thibault Chenaille.
“E’ iniziato tutto perché la distribuzione italiana ha voluto chiamare un cantante italiano per le due canzoni portanti del film”, racconta Dolcenera, “a quel punto sono stata chiamata. Ho visto il film -che mi è piaciuto moltissimo- e abbiamo subito avviato il lavoro di adattamento del testo”.
ColonneSonore: E come hai proceduto?
Dolcenera: Innanzitutto devo premettere che una delle due canzoni, “Tes petis défauts”, divenuta nel mio adattamento “Mon Amour”, era una samba che si adattava poco al mio modo di scrivere e di cantare. Così ho scelto di usare un altro modo di cantare, per essere in armonia con il film e con la sua anima ironica, essenzialmente espressa proprio in questa samba. Non potevo certo mettermi a cantare una samba con una vocalità roca come la mia! Così ho lavorato molto sulla voce, in modo da adattarmi al tipo di sonorità richiesta, e rendere giustizia al film.
CS: Com’è andata con l’altra canzone?
D: “Say Yes” che è diventata “Sei tu”, invece, era un pezzo più vicino al mio stile, lento e bello, non identificabile in un genere, per cui non ho avuto nessun problema.
CS: Lo scorso anno hai scritto un pezzo “In fondo alla notte” per il film La notte del mio primo amore di Alessandro Pambianco. Come sei entrata in contatto con il mondo dell’Ottava Arte?
D: In maniera molto semplice. Ad un certo punto della mia carriera ho incominciato a ricevere proposte dal mondo del cinema, proposte che erano sia musicali, per scrivere colonne sonore di film, sia come attrice. Così ho iniziato a mettere il piedino, anzi le manine e il mio piano, in questo mondo.
CS: Il mondo del cinema ti ha recentemente “reclutato” anche come attrice, infatti, ti vedremo prestissimo nel film di Giancarlo Scarchilli Scrivilo sui muri accanto a Cristiana Capotondi. Il tuo ruolo?
D: Sono Benny, la miglior amica di Sole, interpretata da Cristiana Capotondi. Benny è una ragazza abbastanza libertina con l’altro sesso, ma allo stesso tempo è una sorta di coscienza di Sole.
CS: Cosa ti ha colpito del tuo personaggio?
D: Sono rimasta affascinata dalla sua simpatia e dalla sua maturità, celata da questa facciata da ragazza scapestrata
CS: Condividi qualcosa con il tuo personaggio?
D: L’unico punto in comune è che Benny nasconde il suo mondo interiore… un po’ come provo a fare io.
CS: Questa però non è la tua prima volta da attrice, hai interpretato anche una piccola parte nel film Il nuovo Messia di Claudio Serughetti…
D: Ma sei informatissima! Sì, Claudio è regista e musicista, e proprio con lui avevo scritto una canzone. In seguito mi ha chiesto di fare un piccolo cameo nel suo film, dovevo interpretare il ruolo di una tassinara toscana anni’80 un po’ pazza, per intenderci un po’ alla Madonna. E io l’ho fatto.
CS: Altre proposte?
D: Sì, ma valuterò attentamente. Fare un film è impegnativo, soprattutto se si somma al mio lavoro di cantautrice. Scrivere è per me un lavoro a tempo pieno, fossi solo una cantante che interpreta canzoni scritte da altri, magari sarebbe diverso…ma non è facile mettere insieme le due cose. Purtroppo ho dovuto rifiutare delle proposte. Un vero peccato, perché trovo che recitare sia divertente… anche se ci si alza troppo presto al mattino! Alle cinque gli attori sono in piedi, mentre per me quella è l’ora in cui andare a letto!
CS: Quali sono le differenze maggiori che hai riscontrato tra il mondo della musica e quello del cinema?
D: Nel cinema, che credo sia la forma più completa - perché mette insieme recitazione, fotografia, musica, luci, sceneggiatura e quindi scrittori, ma anche artisti vari come cantanti, attori - tutto è frutto di un lavoro di gruppo. E proprio lavorare in gruppo per contribuire alla magia di un film è appassionante ma anche difficile. Soprattutto per chi, come me, è abituato a lavorare prettamente da solo. Un cantautore scrive la sua canzone, la canta, si confronta con l’arrangiatore e con altre persone, ma mai così tante come nel cinema. Questa è forse la differenza più eclatante.