Intervista esclusiva a Gabriele Mainetti e Michele Braga

Li chiamavano Jeeg Robot: Intervista esclusiva a Gabriele Mainetti e Michele Braga

Colonne Sonore ha avuto il piacere e l’onore di festeggiare le 16 candidature al prestigioso premio cinematografico David di Donatello, tra cui proprio la partitura originale, per il film Lo chiamavano Jeeg Robot, intervistando il regista, nonchè autore della score, Gabriele Mainetti, insieme all’altro compositore della colonna sonora, Michele Braga (Come tu mi vuoi, Tutto l’amore del mondo, Good as You, Più buio di mezzanotte). Una partitura per lo più elettronica tra atmosfere rarefatte e tensive, a tratti romantiche, e sussulti epico-orchestrali per commentare le gesta del primo vero supereroe tutto italiano (leggi la nostra recensione della OST), interpretato magnificamente da Claudio Santamaria.

Lo chiamavano Jeeg Robot, osannato da critica e pubblico (ad oggi un incasso totale di € 3.220.000), torna nuovamente al Cinema dal 21 Aprile, e rappresenta una svolta nel nostro universo cinematico italico fatto prevalentemente da commedie e drammi, ritornando al grande cinema di genere che il nostro Paese, soprattutto negli anni ’70, ha saputo sdoganare in tutto il mondo (Tarantino Docet!) e che questa pellicola testimonia che siamo ancora capaci di realizzare, in maniera straordinaria, con l’accompagnamento di musiche incisive che si meritano dei riconoscimenti appropriati.

foto michele braga parete

Colonne Sonore: Come vi siete divisi il lavoro compositivo tu e Mainetti?
Michele Braga: Gabriele aveva iniziato da solo. Poi sono entrato nel progetto e ci siamo divisi i compiti. Ognuno lavorava su degli M che girava all’altro per poi confrontarsi. Non ricordo neanche quante volte i progetti siano stati aperti dalle rispettive postazioni. Per questo all’inizio abbiamo perso molto tempo nel cercare di creare due computer gemelli. Chiaramente i problemi “tecnici” sono rimasti! Ci abbiamo un pò perso la testa nel risolverli ogni volta.

foto gabriele mainetti fabio lovino

CS: Quali sono stati i punti di riferimento musicale nel comporre una score per un film di supereroi, seppure sui generis come nel vostro caso, e per giunta Made in Italy?
Gabriele Mainetti: Abbiamo ascoltato compulsivamente tante colonne sonore del cinema americano: Gregson-Williams, Reznor, Zimmer, Powell, Howard, Desplat, Jackman, Price, etc... Insomma tutti!!! Per quanto questi compositori abbiamo affrontato il commento cinematografico con un approccio minimale, un’idea musicale simile si sposava male con il film. Quindi abbiamo dovuto lavorare in sottrazione. Se avessimo replicato l’impianto “americano” Jeeg sarebbe stato schiacciato.

CS: Il “Love Theme” di Enzo e Alessia (Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli) è la pagina più bella dell’intera partitura, un attimo di quiete in un mare in tempesta. Da chi di voi due nasce l’ispirazione nel crearlo?
Michele Braga: Da Gabriele. Quando sono stato chiamato era uno dei pochi già presenti e gli ho detto che funzionava e non andava toccato.



CS: Come avete suddiviso musicalmente i piani temporali del film, dato che si passa da una fase di accettazione dei propri poteri nel protagonista Enzo, ladruncolo parecchio sbandato, che vorrebbe usarli per far soldi, alla sua fase di salvatore di Tor Bella Monaca nel ruolo di supereroe dall’incredibile forza e nuove responsabilità?
Gabriele Mainetti: Il tema principale viene espresso con chiarezza nei titoli di testa, per poi riverberare in modo rarefatto nel corso del film, come a seguire il viaggio emotivo del protagonista. Si riafferma nei titoli di coda insieme ad un controtema che fino a quel momento non era mai stato inserito. Come a completare la trasformazione di Enzo.

foto braga mainetti santamaria

CS: Da dove nasce l’arrangiamento tormentoso e malinconico della celebre canzone “Jeeg Robot l’uomo d’acciaio” interpretata nel film dall’attore Santamaria?
Gabriele Mainetti: Santamaria mi ha mandato un file audio di sola voce e chitarra. Ne sono rimasto entusiasta e ho chiesto a Michele, visto la sua esperienza da songwriter, di valorizzarlo ma di non perdere la parentela con il tessuto del film. Per questo ha utilizzato timbriche della colonna sonora, evitando così di farne una song messa a forza sui titoli di coda.



CS: Cosa ne pensate della candidatura alla migliore colonna sonora agli ultimi David di Donatello?
Michele Braga: Per noi è un onore stare accanto a nomi come Desplat, Morricone e David Lang. Dopo un percorso così lungo e faticoso è meraviglioso vedere che tutti i reparti di Jeeg siano stati nominati. Ti fa capire davvero cosa sia la soddisfazione.

cover jeeg robot

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