08 Ott2014
Conversazione con Arturo Annecchino
Conversazione con Arturo Annecchino
Reportage dell’incontro, tenutosi a Roma il 3 ottobre 2014, con Arturo Annecchino, partner artistico di Peter Stein e di tantissimi grandi del teatro italiano e internazionale, compositore per il cinema e la danza.
Il quarto appuntamento della rassegna “Musica dietro le Quinte, Colonne Sonore e Musiche di scena”, promossa dall’Associazione Culturale Septimontium, ha visto ospite il compositore Arturo Annecchino, presentato dal giovane compositore e musicologo Luigi Maiello.
Arturo Annecchino è considerato uno dei più grandi autori di musica per teatro, cinema e danza in Italia e vanta numerose collaborazioni anche all’estero. Da tantissimi anni compone le musiche degli spettacoli di Peter Stein ma lavora e ha lavorato anche per molti altri artisti tra i quali: Alfredo Arias, Susan Sontag, Massimo Castri, Deborah Warner, Valerio Binasco, Luigi Squarzina, Janush Kika, Giuseppe Patroni Griffi, Jean Claude Berutti, Lindsay Kemp, Glauco Mauri, Paolo Magelli, Walter Pagliaro, Luca Zingaretti.
E’ autore di opere radiofoniche e performance teatrali. Negli ultimi anni si è dedicato anche al cinema, scrivendo le colonne sonore di diversi film di Sergio Castellitto e arrivando al David di Donatello con una nomination per la Migliore canzone nel film Venuto al mondo.
L’incontro è stato presentato da Luigi Maiello, che nonostante la giovane età vanta nel curriculum collaborazioni con grandi autori del cinema italiano ed estero e che porta avanti, accanto all’attività di compositore, quella di musicologo e giornalista, curando un blog musicale su “Il fatto quotidiano”.
Luigi Maiello e Arturo Annecchino hanno guidato il pubblico in un affascinante viaggio nel campo della musica applicata. L’esperienza quarantennale del maestro, che ha lavorato per centinaia e centinaia di spettacoli di teatro, ha incantato il pubblico della “Scatola Sonora”, costituito da musicisti, attori, tecnici del mondo dello spettacolo ma anche da semplici appassionati.
Per Annecchino la musica è un gioco che va vissuto con gioia. Forse per questo la sua formazione non è avvenuta nel modo consueto, non ha affidato i suoi studi a nessuna accademia, la sua scuola è stata il teatro, che ha frequentato assiduamente sin da giovanissimo e dove ha imparato tutti i trucchi del mestiere, dove si è cimentato, soprattutto agli inizi della carriera, talvolta nel ruolo di tecnico delle luci, altre del suono; dove ha osservato il lavoro dei costumisti, degli scenografi.
E’ importante, secondo il maestro, acquisire competenze tecniche ma soprattutto fare tanta esperienza pratica, essere curiosi. E’ una irrefrenabile curiosità che lo ha spinto, infatti, a conoscere da vicino il teatro, che è per lui oggi una casa, dove anche ad occhi chiusi saprebbe riconoscere ogni cosa. Uno degli aspetti più belli del lavorare per il teatro è per Annecchino il cosiddetto “hic et nunc”, l’imprevedibilità di quanto può accadere, ogni spettacolo infatti ha una sua storia e il risultato non è prevedibile.
Quando un compositore accetta di scrivere le musiche di uno spettacolo teatrale, accetta di portare avanti un lavoro di gruppo, che prevede un dialogo costante con il regista. Può succedere di dover riscrivere le musiche una, due, tre volte, ma questo fa parte del gioco.
Il compositore è, secondo Annecchino, infatti, un artigiano che lavora su commissione, ma quando inizia a scrivere non sa dove le note lo condurranno. E’ questa imprevedibilità che rende ancora più affascinante il suo mestiere.
Oltre alle attente e talvolta pungenti domande e osservazioni di Luigi Maiello, anche il pubblico è intervenuto e il maestro ha risposto con grande professionalità, disponibilità e umanità. Non ha mancato di parlare dei suoi progetti attuali e futuri, che lo vedono impegnato su diversi fronti, in Italia e all’estero. Sarà a breve a Roma, dove, dal 21 ottobre, al Teatro Argentina andrà in scena, con le sue musiche, Il mercante di Venezia, regista Valerio Binasco e protagonista Silvio Orlando.
Annecchino ha concluso il pomeriggio regalando alcuni minuti di musica dal vivo, molto apprezzati dai presenti.