Batman Vs Il cavaliere oscuro: evoluzione delle colonne sonore di Danny Elfman e Hans Zimmer

 

Batman Vs Il cavaliere oscuro: evoluzione delle colonne sonore di Danny Elfman e Hans Zimmer

Lo studio condotto in questa analisi si pone come principale obbiettivo quello di evidenziare come sia mutato l’approccio del compositore, nell’arco di 20 anni, nel mondo della colonna sonora.
I compositori in questione, Danny Elfman e Hans Zimmer, hanno al loro attivo, tra le decine di colonne sonore registrate nell’arco di diversi anni, una sezione completamente dedicata ai supereroi. Tuttavia il loro approccio a tale categoria di Film non è affatto parallelo e risente delle differenze tecniche e delle evoluzioni tecnologiche raggiunte nel ventennio in questione.

Nella musica di Danny Elfman, in riferimento al film Batman di Tim Burton, vi è una chiara affezione alla scrittura per musica da film sviluppatasi dagli anni ’70 in poi, quando il compositore inizia a distaccarsi da una scrittura prettamente classica per caratterizzarsi attraverso l’uso di timbri e colori orchestrali. La musica di Danny Elfman è ricca di colori e spesso si presenta spigolosa. Gli intervalli di IV eccedente, scale esatonali, grande uso della modalità e l’utilizzo di alcuni cliché all’interno delle sue composizioni rendono il suo “marchio” riconoscibile. Non a caso le innumerevoli collaborazioni con il regista Tim Burton, anch’egli identificabile da uno stile inconfondibile.
Contrapposta a questa visione dello scoring possiamo considerare una evoluzione o devoluzione, se si vuole, nel modo di scrivere.
Nella trilogia di Christopher Nolan, musicata da Hans Zimmer e James Newton Howard, la colonna sonora perde di identità quale presenza musicale, composizione “completa”, brano del tutto strutturato, per dar spazio ad una scrittura che spesso si posiziona tra Soundtrack e Sound Design. Tale concezione nasce intorno ai primi anni ’90 ed Hans Zimmer stesso fu uno dei primi compositori (1994) ad utilizzare i primi Machintosh per comporre. La direzione che il cinema intraprenderà, trascinato dalla corsa evolutiva tecnologica, spianerà la strada a questo tipo di approccio musicale in cui comanda l’SFX sul grande tema, il Mix sull’orchestrazione, il silenzio sulla sospensione.

Batman: “Main Theme” - Danny Elfman

Elfman utilizza vari temi all’interno del film, a seconda dei diversi momenti (tema di Batman, tema di Joker, tema d’amore, tema d’infanzia) che svilupperà sotto diversi aspetti. Il film, per tradizione in uso negli anni ’90, apre con i titoli di testa, riservando un grande spazio al Main Theme per la durata di circa sette minuti. (fig.1)


 
Il Main Theme è un tema modulante (carattere tipico di Elfman) che varia in una forma ascendente (fig.2): 


o discendente (fig.3):

 
Secondo queste due chiavi modulanti il main theme è in continuo divenire e non “atterra” mai. Meglio presentato nei titoli di testa, è suddivisibile in 4 sezioni e una coda che conclude con un cluster. Di seguito i cambi di tonalità:
A: Si minore

B: Si minore —> La minore —>Sol minore —>

Fa# minore —> Re minore

C: Sol minore —> Do# minore

D: Mib minore

Coda: settima diminuita —> Cluster

Il cavaliere oscuro: “Main Theme” - Hans Zimmer

The Dark Knight non presenta titoli di testa, riducendo l’Ouverture ad uno strumento solo. La reale apertura avverrà dopo circa 10 minuti dall’inizio del film, saltando del tutto la prima scena, in cui la tensione viene sostenuta da un glissando eseguito da un Violoncello sottomesso a diversi filtri. È apprezzabile come il Main Theme di Zimmer, per quanto scarno, sia molto più flessibile e meglio plasmabile su una pellicola moderna come quella di The Dark Night.
I vari temi tra le diverse sequenze sono tutti derivati dalla stessa matrice del Main Theme, ad eccezioni dei temi non eroici che sono stati affidati alle mani di James Newton Howard e che presentano caratteristiche differenti.

Main theme (fig.4):


 Chiara la citazione ad Elfman nella prima variazione del Main Theme, in corrispondenza con la presentazione dell’eroe (fig.5):

La chiave nella colonna sonora di Zimmer non risiede tanto nell’aspetto modulante del brano, ma in una ripercussione del tema stesso, tenuto sospeso da strutture di ostinati che mantengono una tonalità ben distinta tramite l’utilizzo di intervalli di 3° minore (a ripresa del tema stesso) (fig.6).



Hero Vs. Enemy

Il rapporto tra l’Eroe ed il Nemico è un elemento essenziale nel cinema dell’Action-Comics. Tale rapporto deve essere reso tramite contrasti forti ma non troppo scoperti, elementi essenziali che rendano tanto più lontani tanto più legati i personaggi tra loro. Questi aspetti devono essere sostenuti e, ove necessario, sottolineati dalla musica.

Danny Elfman

La contrapposizione tra il tema di Batman (protagonista) e quello di Joker (antagonista) è resa su piani diversi:

Tonale:

Il tema di Batman (anche main theme) è esclusivamente sviluppato su una serie di tonalità minori, più o meno vicine tra loro, strutturate in maniera tale che il centro della composizione rimanga il tema evitandone un qualsiasi sviluppo. Il tema di Joker rimane molto ambiguo pur sviluppandosi durante il film fino ad arrivare a comprendere il tema d’infanzia (ripreso e sviluppato in Batman Returns) e il tema d’amore di Joker, in tonalità maggiore, un Valzer che presenta uno sviluppo ed una ripercussione del tema.
 
Ritmico:
il Tema di Batman è regolato dal rapporto 3+2, ossia, 5 note delle quali le prime 3 sono più veloci delle restanti due (fig.7): 

    

in tutta la colonna sonora questo rapporto è sempre rispettato, tuttavia Elfman ricade in utilizzi ambigui della metrica per il tema dell’eroe.Il tema di Joker (fig.8) è caratterizzato da figure ritmiche molto ben definite che si ripercorrono quasi a canone tra le sezioni dell’orchestra.

Timbrico:
Il tema dell’eroe (fig.9) non viene mai spezzato ma, in ordine, viene assegnato alle diverse sezioni dell’orchestra. Elfman utilizza in particolar modo la famiglia degli Ottoni per rappresentare l’Eroe, preferendo timbri potenti quali Corni e Tromboni rispetto agli archi.

 

Il Tema di Joker (fig.10), viceversa, è basato su un persistente cambio di timbro, spezzando di continuo la frase. Elfman predilige, data la figura enigmatica del personaggio, l’utilizzo di timbri caratterizzati da un attacco molto netto e un rilascio veloce (es. pizzicati, piano staccato, idiofoni vari , ecc.)


 
Hans Zimmer

La dualità dei due personaggi principali in The Dark Knight è resa da Zimmer, in modo altrettanto netto, attraverso la distinzione a livello di programmazione sonora, per cui, mentre l’Eroe (fig.11) viene legato alla presenza dell’orchestra e, ancor di più, ad un senso melodico, il Cattivo (fig.12) viene caratterizzato tramite l’effettistica di strumenti solisti (vedi violoncello filtrato) o di sezioni di orchestra, quanto più lontano possibile da andamenti melodici.

Batman:

Joker:

 
Love Theme

Il Tema d’amore è uno degli elementi chiave di entrambi i film. L’amore per una donna porterà in entrambi i soggetti alla nascita del Cattivo (secondo cattivo nel caso di The Dark Knight).

Danny Elfman

Il Love Theme (fig.14) deriva direttamente dal tema di Batman (fig.13), presentando solamente due piccole ma importanti variazioni: la prima, è scritto in tonalità maggiore (Do maggiore), la seconda, non inizia per la tonica, ma per la modale. Dal punto di vista dell’orchestrazione, il Love Theme si distacca del tutto dal Main Theme, contrapponendo sonorità morbide tramite l’utilizzo di legni, archi, vibrafoni e piano elettrico.

Main Theme:


 
Love Theme:


James Newton Howard



InThe Dark Knight, così come in tutta la trilogia, la composizione basata su un supporto tematico è affidata a James Newton Howard, il quale scrive un Love Theme (fig.15) che non deriva assolutamente dal Main Theme. Tale scelta potrebbe essere derivata dal rapporto che si instaura tra i personaggi (Rachel è fidanzata con Harvey Dent e non con Bruce Wayne). Vi sono dei punti in comune con la scrittura di Elfman, nonostante sia trattato in minore, in maniera più malinconica, anche questo tema ha inizio non sulla tonica ma sulla modale. Procede discendendo per grado congiunto e poi salta alla sottodominante per continuare a riscendere, creando una sorta di citazione al tema di Elfman. 

D’altro canto la vera forza di questo Love Theme non risiede tanto nella purezza del tema, ma nella scelta del timbro, in netto contrasto con le scene d’azione curate da Zimmer, creando un respiro melodico all’interno di una colonna sonora in cui i temi devono necessariamente essere dati a “piccole dosi”. A conferma di ciò vi è una partitura spezzettata tra brani completi ed eseguibili, come appunto il love theme, e brani che, essendo legati a SFX, non sono del tutto trascrivibili.

Considerazioni Finali

Di sicuro questa analisi non vuole giudicare nessuna delle due partiture in quanto, essendo scritte con una distanza di più di 20 anni, seguono linee di produzione completamente diverse. Entrambe risultano molto legate alle rispettive pellicole, sia per la scelta dei tempi, sia per la scelta timbrica, sia per lo stile. Denny Elfman descrive un film che è molto più vicino ad un Comics, una pellicola dove i personaggi vengono descritti in modo ambiguo, riportando tali aspetti in partitura. Zimmer e Howard si relazionano con un film in cui i VFX sono molto spinti, tali da poter essere ridicolizzati da una musica troppo descrittiva quale quella di Elfman, da qui la scelta di una colonna sonora portata a livello di quasi Sound Design, un minimalismo dovuto, se si vuole, nei confronti di una pellicola più evoluta che porta un fascino diverso. Certamente potremmo utilizzare la scrittura di Elfman sul film di Nolan, ne otterremmo una bella colonna sonora, anche se un po' troppo distaccata dalle immagini; non si può dire, purtroppo, del lavoro di Zimmer e Howard in quanto un ritorno ad un’armonia semplice, l’uso eccessivo di synth, differenziazioni dei personaggi non più a livello melodico ma a livello sonoro e soprattutto la mancanza di un unico grande tema conduttore, renderebbero l’opera di Burton incongruente per molti aspetti.

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