La Musica nel Muto – parte terza

La Musica nel Muto – parte terza: Nosferatu - Eine Symphonie des Grauens

Era il 4 (o forse il 5) marzo 1922 (esattamente 94 anni fa) quando Friedrich Wilhelm Murnau - regista indimenticabile - ha visto la proiezione, per la prima volta, di quella che viene considerata ancora oggi (fondatamente) sua opera di riferimento indiscusso del cinema. Il film è liberamente ispirato a Dracula, romanzo del 1897 di Bram Stoker; nonostante Murnau però avesse modificato luoghi, ambientazioni, nomi dei personaggi, fu comunque accusato di violazione della legislazione sul diritto d'autore, non avendo ottenuto le necessarie liberatorie e denunciato dagli eredi. La condanna prevedeva la distruzione di tutte le copie del film, ma...una copia soltanto rimase intatta e, proprio questa, ci consente ancora oggi di guardare questo capolavoro.

max schreck orlock nosferatuCosa dire della musica che accompagnava originariamente Nosferatu? Era stata composta da Hans Erdmann, violinista, direttore, compositore e musicologo tedesco, profondo conoscitore della tradizione e dei diversi repertori musicali, che aveva collaborato alla realizzazione dell'Allgemeines Handbuch der Film-Musik insieme al nostro Giuseppe Becce; tra i suoi lavori di sonorizzazione, ricordiamo anche Il Testamento del dr. Mabuse di Fritz Lang del 1933. Della sua partitura per Nosferatu andata perduta, restano però circa 40 minuti di musica, raccolti nella Fantastisch-romantische Suite, pubblicata da Bote und Bock nel 1926. Il titolo di ogni sezione è seguito dall'indicazione di durata della scena e da una serie di definizioni che descrivono il mood del pezzo (ad esempio, Idyllic (5 ½ minutes). Sleepy city - morning atmosphere - running horses (herd) - cheerful play. [Hutter’s theme] Suite 1B. Lyrical (2 ½ minutes). Yearning - Submission - Surrender - Past pain -Hope. [Ellen’s theme] Suite IC. Spooky (5 minutes). Sinister, weird nights - Goblins - Thunderclouds - Persecution mania..ecc). La musica originale è però andata perduta e le sonorizzazioni successive del film son state realmente tante e diversificate tra loro; non si può non fare menzione della versione di James Bernard, compositore inglese scomparso nel 2001, che ha firmato innumerevoli pellicole del cinema horror (tra cui, The Curse of Frankenstein nel 1957, The Kiss of the Vampire nel 1962, The Plague of the Zombies nel 1966 o ancora The Devil Rides Out nel 1968 o anche The Legend of the 7 Golden Vampires nel 1974). Ancor di più però, sicuramente, son da ricordare due esempi di ricostruzione della musica originale portati avanti uno da Berndt Heller e un altro da Gillian B. Anderson. E' interessante fare menzione proprio in questa rubrica di come Gillian Anderson presenti il lavoro realizzato per la pellicola: "It sounds easy but it is incredibly difficult. It takes a critical eye, great care, and patience. The whole process took about eight months of intensive effort"; appare chiaro ed evidente il tipo di impegno che "scrivere musica per il cinema muto" comporta per ogni compositore che ci si accosti.
Tornando alla versione di Berndt Heller, troviamo invece un tentativo di ricostruzione dell'opera originale di Erdmann, con la creazione di una sorta di griglia di opere di diversi compositori, tra cui lo stesso Heller naturalmente, insieme a estratti di composizioni di Georges Bizet, di Giuseppe Becce, di Percey Fletcherm, di Arrigo Boito, di Giuseppe Verdi, di Ernst Wiedemann. L’esito finale appare in grado di esaltare la specificità di ogni singola sequenza, ma a discapito di una compattezza compositiva generale del lavoro.
Un’altra versione musicale è quella utilizzata per il restauro dalla Cineteca di Bologna, che fa invece riferimento alle musiche di Heinrich Marschner del 1826-1828, con la colonna sonora che sembrerebbe essere stata scelta da F.W. Murnau per il cine-concerto di Nosferatu del 4 settembre 1922 a Berlino, ovvero una composizione di cento anni più antica del film. Si tratta in realtà di un’opera romantica in due atti "Der Vampyr" di Heinrich Marschner, su libretto di Wilhelm August Wohlbrück, ispiratosi a due romanzi, ovvero Der Vampir oder die Totenbraut di Heinrich Ludwig Ritter, e The Vampyre di John Polidori; l’opera debuttò il 29 marzo 1828 a Lipsia. Nella versione registrata per il restauro realizzato dalla Cineteca, l’orchestrazione originale è stata mantenuta, con la sola aggiunta di un organo e un clarinetto basso. L’organico si compone quindi di due ottavini, due flauti, due clarinetti, clarinetto basso, due fagotti, controfagotto, quattro corni, due trombe, tre tromboni, timpani, percussioni, organo e archi.

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