That's Entertainment! 80 anni di Oscar® in musica - Seconda Parte

SECONDA PUNTATA:
Il tramonto della Golden Age e l'inzio di una nuova era
gli anni '50 e '60 (1950-1969)

Benvenuti alla seconda parte del nostro dossier dedicato alla storia musicale degli Academy Awards, altrimenti noti come Oscar. In questa seconda puntata ci occuperemo dei due decenni definiti come “l'età d’argento” del cinema e della musica da film hollywoodiani: gli anni '50 e '60. Sono gli anni in cui il lessico e gli stilemi della musica cinematografica cominciano a cambiare: si assiste infatti ad un graduale allontanamento dalle tradizionali forme sinfoniche tardo-romantiche di stampo “straussiano-mahleriano” e si cominciano a scorgere i primi segni di una progressiva e sempre maggiore contaminazione con le strutture e le forme più recenti, a cominciare dal jazz fino ad arrivare alle influenze delle avanguardie musicali della Scuola di Vienna, di Bartòk e Stravinsky. E' anche il periodo della prima decadenza del cinema hollywoodiano, dell'avvento della crisi del cosiddetto studio system, in cui si comincia a fare strada una nuova serie di autori, registi e musicisti attratti più dalla realtà di un mondo in febbrile cambiamento che non dalla realizzazione costante di sogni con cui far evadere il pubblico. Ma sono allo stesso tempo anche gli anni d'oro della forma più “anti-realistica” che il cinema americano abbia mai concepito: il musical.

E' infine il periodo in cui la scuola di musicisti mitteleuropei che hanno inventato il cosiddetto “Hollywood Sound” cominciano a cedere il passo ad una nuova generazione di compositori, nella maggior parte dei casi americani al 100%, che traghetteranno successivamente la musica cinematografica hollywoodiana verso una nuova stagione dell'oro. E' proprio tra gli anni '50 e '60 che i futuri titani del film scoring (John Williams, Jerry Goldsmith, Elmer Bernstein e John Barry su tutti) muovono i loro primi passi.

Anche in questa puntata, vedremo come il mutevole regolamento stilato dal Music Branch dell'Academy abbia influito sulle scelte delle nomination e sull'attribuzione dei premi. Inoltre, a partire da questo capitolo, laddove lo riterremo d'interesse, menzioneremo le partiture “finaliste” per la categoria della Migliore Colonna Sonora Originale che non hanno ottenuto, a volte per una manciata di voti, la tanto agognata candidatura.

Come potrete leggere, abbiamo preferito concentrare le discussioni e le osservazioni soprattutto attorno alla categoria della Migliore Colonna Sonora Originale, che riteniamo più di interesse per i nostri lettori, piuttosto che su quella del Migliore Musical/Migliore Adattamento.

NdA 1: Il vincitore della categoria è sempre indicato in grassetto e con un asterisco *;
NdA 2: i titoli italiani dei film sono segnati, laddove reperibili, tra parentesi, mentre il titolo originale è sempre in corsivo.


1950 (23a Edizione)

Il regolamento di selezione dei candidati subisce il cambiamento più radicale nella storia del premio. A tutti i membri del Music Branch viene inviata la lista di tutti i film eleggibili e successivamente viene loro chiesto di compilare un elenco di dieci partiture, in ordine di preferenza. Da questi elenchi vengono quindi selezionati dieci “finalisti”; la lista viene inviata ai membri del Branch, che dovranno infine votare le cinque partiture da nominare.

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

All about Eve (Eva contro Eva) -- Alfred Newman
The Flame and the Arrow (La leggenda dell'arciere di fuoco) -- Max Steiner
No Sad Songs for Me (Non siate tristi per me) -- George Duning
Samson and Delilah (Sansone e Dalila) -- Victor Young
Sunset Blvd. (Viale del tramonto) -- Franz Waxman *



Best Scoring of a Musical Picture

Annie Get Your Gun (Anna, prendi il fucile) -- Adolph Deutsch, Roger Edens *
Cinderella (Cenerentola) -- Oliver Wallace, Paul J. Smith
I'll Get By -- Lionel Newman
Three Little Words (Tre piccole parole) -- André Previn
The West Point Story -- Ray Heindorf

Il mitteleuropeo Franz Waxman si aggiudica il suo primo Oscar per la bellissima partitura composta per il capolavoro di Billy Wilder, Viale del tramonto. Nella medesima categoria dominano ancora i grandi nomi della Golden Age: troviamo infatti altri notevolissimi score quali Eva contro Eva di Alfred Newman, Sansone e Dalila di Victor Young e La leggenda dell'arciere di fuoco di Max Steiner, mentre è alla sua seconda nomination (sebbene sia la prima per una partitura originale) il poco ricordato George Duning con Non siate tristi per me. Le cinque partiture finaliste in quell'anno che non ottennero la nomination sono Cyrano De Bergerac di Dimitri Tiomkin, Destinazione Luna di Leith Stevens, Harvey di Frank Skinner, The Man di Tiomkin e The Magnificent Yankee di David Raksin. Nella categoria musical vincono Adolph Deutsch e Roger Edens per l'adattamento del celebre musical di Irving Berlin Annie Get Your Gun, sconfiggendo il disneyano Cenerentola. Tra i candidati nella categoria, è da menzionare la prima delle 13 nomination di un allora giovanissimo André Previn.

1951 (24a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

David and Bathsheba (Davide e Betsabea) -- Alfred Newman
Death of a Salesman (Morte di un commesso viaggiatore) -- Alex North
A Place in the Sun (Un posto al sole) -- Franz Waxman *
Quo Vadis (id.) -- Miklos Rozsa
A Streetcar Named Desire (Un tram che si chiama desiderio) -- Alex North

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Best Scoring of a Musical Picture

Alice in Wonderland (Alice nel paese delle meraviglie) -- Oliver Wallace
An American in Paris (Un americano a Parigi) -- Johnny Green, Saul Chaplin *
The Great Caruso (Il grande Caruso) -- Peter Herman Adler, Johnny Green
On the Riviera (Divertiamoci stanotte) -- Alfred Newman
Show Boat (id.) -- Adolph Deutsch, Conrad Salinger

Annata incredibilmente ricca, soprattutto nella categoria Miglior Colonna Sonora Originale. Franz Waxman è il primo compositore a ricevere l’Oscar per due anni consecutivi (caso raro nella storia dell'Academy, ripetutosi solamente, come vedremo, con la vittoria di Alan Menken nel 1991 e 1992 e con gli ultimi due premi assegnati a Gustavo Santaolalla); in questa edizione viene premiato per la colonna sonora di Un posto al sole di George Stevens. Va detto però che, nella versione definitiva del film, il regista Stevens decise di scartare buona parte della partitura di Waxman (almeno il 40%) e di sostituirla con composizioni ex-novo di Victor Young e Daniele Amfitheatrof (che accettarono riluttanti l'ingrato compito), basate comunque sul materiale tematico originale. Stevens riteneva la partitura di Waxman troppo moderna e “teutonica”. Gli influssi jazzistici di Un posto al sole sono comunque il segno dei tempi che cambiano: non è un caso infatti che uno degli altri candidati dell'anno sia proprio Alex North con la partitura di Un tram che si chiama desiderio di Elia Kazan, ritenuta da molti come l'ingresso “ufficiale” di Hollywood nel linguaggio del jazz. North venne nominato anche per la colonna sonora di Morte di un commesso viaggiatore. Gli altri due candidati nella categoria sono Alfred Newman con Davide e Betsabea e Miklos Rozsa con Quo Vadis?, due esempi di kolossal scoring assolutamente imprescindibili. Nella categoria Musical vince Un americano a Parigi di Gene Kelly; da notare che in questa categoria come sempre non viene fatta alcuna distinzione tra partitura musical originale ed adattamento di un'opera esistente, una questione che creerà non pochi problemi nelle nomination delle successive edizioni.

1952 (25a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

High Noon (Mezzogiorno di fuoco) -- Dimitri Tiomkin *
Ivanhoe (id.) -- Miklos Rozsa
Miracle of Fatima (Nostra signora di Fatima) -- Max Steiner
The Thief (La spia) -- Herschel Burke Gilbert
Viva Zapata! (id.) -- Alex North



Best Scoring of a Musical Picture

Hans Christian Andersen (Il favoloso Andersen) -- Walter Scharf
The Jazz Singer (Il cantante di jazz) -- Ray Heindorf, Max Steiner
The Medium (Il medium) – Gian Carlo Menotti
Singin' in the Rain (Cantando sotto la pioggia) -- Lennie Hayton
With a Song in My Heart (La dominatrice del destino) -- Alfred Newman *

Dimitri Tiomkin vince la sua prima statuetta con la celeberrima colonna sonora di Mezzogiorno di fuoco (e si aggiudica anche l'Oscar per la Migliore Canzone Originale tratta dal medesimo film), battendo Ivanhoe di Miklos Rozsa (alla sua tredicesima nomination), Nostra signora di Fatima di Max Steiner (alla sua ventiduesima candidatura) e la moderna, incisiva Viva Zapata! di Alex North.Il successo commerciale della partitura di Tiomkin e soprattutto della canzone “Do Not Forsake Me, Oh My Darling”, tratta dal tema principale del film, inaugura il filone delle cosiddette title song, una pratica che contribuirà a cambiare non poco l'atteggiamento degli Studios nei confronti delle colonne sonore dei propri film. Gli altri cinque finalisti della categoria furono: Torna piccola Sheba! di Franz Waxman, Gli avventurieri del Plymouth di Miklos Rozsa, Le nevi del Kilimanjaro di Bernard Herrmann, Un uomo tranquillo di Victor Young e Mia cugina Rachele di Waxman. Nella categoria Musical, vince nuovamente Alfred Newman (alla sua sesta statuetta), scalzando il favoritissimo Cantando sotto la pioggia di Donen/Kelly. Tra i candidati di questa categoria, va sicuramente citato Gian Carlo Menotti, il compositore italiano recentemente scomparso.

1953 (26a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

Above and Beyond (Il prezzo del dovere) -- Hugo Friedhofer
From Here to Eternity (Da qui all'eternità) -- Morris Stoloff, George Duning
Julius Caesar (Giulio Cesare) -- Miklos Rozsa
Lili (id.) -- Bronislau Kaper *
This Is Cinerama -- Louis Forbes

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Best Scoring of a Musical Picture

The Band Wagon (Spettacolo di varietà) -- Adolph Deutsch
Calamity Jane (Non sparare, baciami!) -- Ray Heindorf
Call Me Madam (Chiamatemi Madame) -- Alfred Newman *
The 5,000 Fingers of Dr. T (Le cinquemila dita del Dottor T) -- Frederick Hollander, Morris Stoloff
Kiss Me Kate (Baciami Kate!) -- André Previn, Saul Chaplin

Il bravo (e purtroppo poco ricordato) Bronislau Kaper vince il suo primo ed unico Oscar per Lili, partitura sontuosa ricca di richiami ai valzer straussiani. Miklos Rozsa viene menzionato per il Giulio Cesare di Joseph Mankiewicz interpretato da Marlon Brando, mentre Hugo Friedhofer ottiene la sua quinta nomination con la bella partitura per Il prezzo del dovere. Il grande assente è comunque Alfred Newman, ingiustamente ignorato per il magniloquente e superbo score de La tunica (sebbene incluso nella rosa dei finalisti insieme a Il cavaliere della valle solitaria di Victor Young, La guerra dei mondi di Leith Stevens e I cavalieri della tavola rotonda di Rozsa). La mancata nomination di Newman irritò in particolar modo il suo collega Franz Waxman, che per protesta rassegnò le proprie dimissioni dall'Academy.

Ad ogni modo, Newman vinse l’ennesima statuetta per l’adattamento musicale: col senno di poi, un’altra assegnazione perlomeno curiosa, considerate le nomination di due classici del musical come Spettacolo di varietà e Baciami Kate!

1954 (27a Edizione)

Cambiano nuovamente le regole per la candidatura: ogni singolo compositore potrà sottoporre una delle sue partiture per la nomination, con l'eventuale possibilità di segnalare anche il lavoro di un altro autore da lui ritenuto valido; tra tutte le colonne sonore segnalate, verrà stilata la lista dei dieci “finalisti”, da cui poi si ricaverà la cinquina dei candidati finali.

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

The Caine Mutiny (L'ammutinamento del Caine) -- Max Steiner
Genevieve (La rivale di mia moglie) -- Larry Adler
The High and the Mighty (Prigionieri del cielo) -- Dimitri Tiomkin *
On the Waterfront (Fronte del porto) -- Leonard Bernstein
The Silver Chalice (Il calice d'argento) -- Franz Waxman

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Best Scoring of a Musical Picture

Carmen Jones (id.) -- Herschel Burke Gilbert
The Glenn Miller Story (Glenn Miller) -- Joseph Gershenson, Henry Mancini
Seven Brides for Seven Brothers (Sette spose per sette fratelli) -- Adolph Deutsch, Saul Chaplin *
A Star Is Born (E' nata una stella) -- Ray Heindorf
There's No Business Like Show Business (Follie dell'anno) -- Alfred Newman, Lionel Newman



Tiomkin vince il suo terzo Oscar per la melodiosa, aerea partitura di Prigionieri del cielo. Leonard Bernstein viene candidato per Fronte del porto (la sua prima ed unica colonna sonora), mentre Waxman ottiene la candidatura numero 10 per Il calice d'argento e Max Steiner la sua ennesima nomination per L'ammutinamento del Caine. Da menzionare il caso di Larry Adler, candidato per La rivale di mia moglie: a causa del clima politico maccartista di quegli anni, nelle copie americane del film (prodotto in Inghilterra) fu accreditato come compositore della partitura Muir Mathieson, che ricevette quindi la candidatura al posto di Adler. Ufficialmente il suo nome verrà inserito nei registri dell'Academy solamente nel 1986.

Da citare assolutamente l'aneddoto a proposito della vittoria di Tiomkin: dopo essere salito sul palco per ritirare la statuetta, Tiomkin cominciò il suo discorso esclamando: “Vorrei ringraziare Beethoven, Brahms, Wagner, Strauss, Rimsky-Korsakov...”; una fragorosa risata della sala impedì al compositore di concludere. L'ironia però dispiacque a diversi colleghi del musicista russo, i quali lessero nelle sue parole una sorta di legittimazione delle frequenti accuse di plagio rivolte agli autori di film music. Tra coloro che più si risentirono dell’episodio c'era Franz Waxman, al quale Tiomkin ribatté candidamente: “Franz, non capisco, la tua musica non somiglia ad alcuno dei compositori che ho citato...”; Waxman, confuso e irritato dall'affermazione, non poté far altro che girare i tacchi e andarsene!

1955 (28a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

Battle Cry (Prima dell'uragano) -- Max Steiner
Love Is a Many Splendored Thing (L'amore è una cosa meravigliosa) -- Alfred Newman *
The Man with the Golden Arm (L'uomo dal braccio d'oro) -- Elmer Bernstein
Picnic (id.) -- George Duning
The Rose Tattoo (La rosa tatuata) -- Alex North

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Best Scoring of a Musical Picture

Daddy Long Legs (Papà gambalunga) -- Alfred Newman
Guys and Dolls (Bulli e pupe) -- Jay Blackton, Cyril J. Mockridge
It's Always Fair Weather (E' sempre bel tempo) -- André Previn
Love Me or Leave Me (Amami o lasciami) -- Percy Faith, George Stoll
Oklahoma! (id.) -- Robert Russell Bennett, Jay Blackton, Adolph Deutsch *

Alfred Newman ottiene il suo settimo Oscar per il sentimentale L'amore è una cosa meravigliosa, ma è solo il secondo (ed ultimo) che vince per la migliore partitura originale (sebbene la vittoria sia probabilmente da attribuire soprattutto alla celeberrima canzone omonima scritta da Sammy Fein e Paul Francis Webster). George Duning viene candidato per la colonna sonora del celebre Picnic, mentre Alex North si aggiudica la sua quarta nomination per La rosa tatuata di John Huston. Infine, da citare un'interessante coincidenza che segna la fine di un'epoca: da una parte il decano Max Steiner esce di scena, conquistando l'ultima nomination (la numero 23) della sua carriera per il film Prima dell'uragano; mentre dall'altra fa il suo debutto agli Oscar il “novellino” Elmer Bernstein, qui alla sua prima candidatura per L'uomo dal braccio d'oro di Otto Preminger, una partitura jazz di grande rilievo che avrà una forte influenza sulla musica cinematografica hollywoodiana degli anni successivi. Tra le partiture “finaliste” che non arrivarono ad ottenere la nomination vanno citate senz'altro La valle dell'Eden, composta da un allora debuttante Leonard Rosenman, e La morte corre sul fiume di Walter Schumann, compositore americano classico qui alla sua prima ed unica esperienza cinematografica per il bellissimo film diretto da Charles Laughton.

1956 (29a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

Anastasia (id.) -- Alfred Newman
Around the World in 80 Days (Il giro del mondo in 80 giorni) -- Victor Young *
Between Heaven and Hell (I diavoli del Pacifico) -- Hugo Friedhofer
Giant (Il gigante) -- Dimitri Tiomkin
The Rainmaker (Il mago della pioggia) -- Alex North

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Best Scoring of a Musical Picture

The Best Things in Life Are Free (La felicità non si compra) -- Lionel Newman
The Eddy Duchin Story (Incantesimo) -- Morris Stoloff, George Duning
High Society (Alta società) -- Johnny Green, Saul Chaplin
The King and I (Il re ed io) -- Alfred Newman, Ken Darby *
Meet Me in Las Vegas (Donne, dadi, denaro) -- George Stoll, Johnny Green

Victor Young vince il suo primo ed unico Oscar, purtroppo assegnatogli postumo: il compositore infatti muore qualche mese prima della cerimonia. Fra i candidati, i grandi nomi della Golden Age mantengono il dominio della scena musicale hollywoodiana: Alfred Newman con Anastasia, Dimitri Tiomkin con Il gigante e Hugo Friedhofer con I diavoli del pacifico, mentre Alex North con Il mago della pioggia si aggiudica la quinta nomination in sei edizioni. Tra le altre cinque partiture “finaliste” va sicuramente menzionata I dieci comandamenti di Elmer Bernstein, colonna sonora che in origine doveva essere composta da Victor Young (collaboratore abituale di Cecil B. De Mille e capo-dipartimento della Paramount), il quale dovette rinunciare all'incarico per quei motivi di salute che poi l'avrebbero portato via per sempre. Fu lui che raccomandò l'allora giovanissimo Bernstein a De Mille, aprendogli definitivamente le porte del grande successo. Infine, nella categoria Musical, vince ancora Alfred Newman (in coppia con il fenomenale arrangiatore Ken Darby) per l'adattamento cinematografico extra-lusso de Il Re ed io di Rodgers & Hammerstein.

1957 (30a Edizione)

Le regole per le nomination ritornano nuovamente al sistema precedente al 1954, nel quale a tutti i membri del Branch viene mandata la lista dei titoli eleggibili, dalla quale poi sarebbe stato desunto l’elenco dei dieci “finalisti”.

Best Scoring

An Affair To Remember (Un amore splendido) -- Hugo Friedhofer
Boy on a Dolphin (Il ragazzo sul delfino) -- Hugo Friedhofer
The Bridge on the River Kwai (Il ponte sul fiume Kwai) -- Malcolm Arnold *
Perri (id.) -- Paul Smith
Raintree County (L'albero della vita) -- Johnny Green

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Doppia nomination per Hugo Friedhofer (con Un amore splendido e Il ragazzo sul delfino). Vince però Malcolm Arnold con Il ponte sul fiume Kwai, una vittoria destinata a generare polemiche: nonostante il rigido regolamento dell'Academy imponga la pressoché totale originalità della partitura ai fini della nomination, Arnold viene candidato nonostante nella sua colonna sonora venga fatto un ampio utilizzo di una composizione altrui scritta precedentemente (ovvero la celeberrima “Colonel Bogey's March”, divenuta poi il simbolo stesso del film). Il super-favorito Johnny Green (candidato per l'epica e magniloquente partitura di Raintree County) si vede così portar via una statuetta ritenuta da molti praticamente già vinta. Come vedremo, purtroppo il caso di Arnold non sarà l’unico episodio di candidatura (e vittoria) incomprensibile operata dai membri dell’Academy.

Inoltre, in questa edizione non vengono assegnate nomination per la categoria Musical, data l'assenza di lavori di rilievo.

1958 (31a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

The Big Country (Il grande paese) -- Jerome Moross
The Old Man and the Sea (Il vecchio e il mare) -- Dimitri Tiomkin *
Separate Tables (Tavole separate) -- David Raksin
White Wilderness (Artico selvaggio) -- Oliver Wallace
The Young Lions (I giovani leoni) -- Hugo Friedhofer

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Best Scoring of a Musical Picture

The Bolshoi Ballet -- Yuri Faier, G. Rozhdestvensky
Damn Yankees -- Ray Heindorf
Gigi (id.) -- André Previn *
Mardi Gras (Martedì grasso) -- Lionel Newman
South Pacific (id.) -- Alfred Newman, Ken Darby

Dimitri Tiomkin vince il suo quarto Oscar per la partitura de Il vecchio e il mare, adattamento del romanzo di Hemingway diretto da John Sturges e interpretato da un intenso Spencer Tracy. Il compositore russo batte così un pugno di candidati altrettanto eccellenti come David Raksin (Tavole separate), Hugo Friedhofer (I giovani leoni) e Jerome Moross (Il grande paese, seminale partitura del genere western). Tuttavia, il grande assente è, ancora una volta, Bernard Herrmann: La donna che visse due volte - probabilmente il suo insuperato capolavoro - arriva nella lista dei dieci “finalisti” ma non ottiene nemmeno la candidatura, ennesima e discutibile esclusione di cui l'Academy purtroppo non farà mai ammenda. Tra gli altri finalisti degni di nota va citato anche Qualcuno verrà, partitura sublime di Elmer Bernstein per uno dei migliori melodrammi di Vincente Minnelli. Infine, nella categoria Musical, André Previn vince il suo primo Oscar per l'adattamento e la direzione di Gigi.

1959 (32a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

Ben-Hur (id.) -- Miklos Rozsa *
The Diary of Anne Frank (Il diario di Anna Frank) -- Alfred Newman
The Nun's Story (Storia di una monaca) -- Franz Waxman
On the Beach (L'ultima spiaggia) -- Ernest Gold
Pillow Talk (Il letto racconta) -- Frank DeVol



Best Scoring of a Musical Picture

The Five Pennies (I cinque penny) -- Leith Stevens
Li'l Abner (Il villaggio più pazzo del mondo) -- Nelson Riddle, Joseph J. Lilley
Porgy and Bess (Porgy e Bess) -- André Previn, Ken Darby *
Say One for Me (Dinne una per me) -- Lionel Newman
Sleeping Beauty (La bella addormentata nel bosco) -- George Bruns

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Altra annata di candidature di assoluto rilievo. Vince Miklos Rozsa con il monumentale Ben-Hur, la partitura kolossal per definizione. Gli altri nominati non sono però da meno: Alfred Newman con la struggente colonna sonora de Il diario di Anna Frank, Franz Waxman con la sontuosa Storia di una monaca e Ernest Gold con l'ottima Ultima spiaggia. Waxman, mostrando grande rispetto e stima nei confronti dei suoi colleghi, affermò che Ben-Hur meritava assolutamente di vincere e che “Rozsa è il migliore compositore di musica da film”. André Previn conquista il suo secondo Oscar consecutivo (qui in coppia con Ken Darby) per l'adattamento di Porgy & Bess di George Gershwin.

1960 (33a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

The Alamo (La battaglia di Alamo) -- Dimitri Tiomkin
Elmer Gantry (Il figlio di Giuda) -- André Previn
Exodus (id.) -- Ernest Gold *
The Magnificent Seven (I magnifici sette) -- Elmer Bernstein
Spartacus (id.) -- Alex North

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Best Scoring of a Musical Picture

Bells Are Ringing (Susanna Agenzia Squillo) -- André Previn
Can-Can (id.) -- Nelson Riddle
Let's Make Love (Facciamo l'amore) -- Lionel Newman, Earle H. Hagen
Pepe (id.) -- Johnny Green
Song without End: The Story of Franz Liszt (Estasi) -- Morris Stoloff, Harry Sukman *

Comincia un nuovo decennio, gli anni '60, che segnerà definitivamente il tramonto della “vecchia scuola” della Golden Age e l'arrivo di nuovi stilemi, nuove mode e soprattutto di nuovi autori destinati a divenire i Grandi del futuro. Nell'annata in questione, si aggiudica la statuetta Ernest Gold per Exodus, magniloquente super-produzione diretta da Preminger che racconta la nascita dello stato di Israele. La pur dignitosa partitura di Gold batte tuttavia almeno un paio di lavori assai più meritevoli ed importanti per la storia della musica cinematografica: Spartacus di Alex North e I magnifici sette di Elmer Bernstein, due capolavori che non hanno bisogno di presentazioni. Ci sono anche Dimitri Tiomkin (con l'epica Battaglia di Alamo di John Wayne) e André Previn (presente con l’unica nomination della sua carriera come compositore di una partitura originale per Il figlio di Giuda).

Il 1960 è anche l’anno di Psyco di Alfred Hitchcock; e ancora una volta la straordinaria musica per archi scritta da Herrmann non è considerata meritevole nemmeno di una nomination.

1961 (34a Edizione)

Best Music Score of a Dramatic or Comedy Picture

Breakfast at Tiffany's (Colazione da Tiffany) -- Henry Mancini *
El Cid (id.) -- Miklos Rozsa
Fanny (id.) -- Morris Stoloff, Harry Sukman
The Guns of Navarone (I cannoni di Navarone) -- Dimitri Tiomkin
Summer and Smoke (Estate e fumo) -- Elmer Bernstein

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Best Scoring of a Musical Picture

Babes in Toyland -- George Bruns
Flower Drum Song (Fior di loto) -- Alfred Newman, Ken Darby
Khovanshchina -- Dimitri Shostakovich
Paris Blues -- Duke Ellington
West Side Story (id.) -- Saul Chaplin, Johnny Green, Sid Ramin, Irwin Kostal *

L’ascesa della stella di Henry Mancini e il trionfo delle musiche leggere e pop di Colazione da Tiffany (premiato anche per la Migliore Canzone) sul titanismo sinfonico di Miklos Rozsa (El Cid) e Dimitri Tiomkin (I cannoni di Navarone) sono un altro evidente segno dei tempi. E non è un caso che anche Elmer Bernstein venga nominato per Estate e fumo, partitura cameristica di influenza jazz. Nella categoria Musical vince senza troppe sorprese l'adattamento cinematografico di West Side Story diretto da Robert Wise e Jerome Robbins.

1962 (35a Edizione)

Cambiano le definizioni delle categorie musicali in “Best Music Score – substantially original” (viene eliminato il riferimento ai Generi e si sottolinea ulteriormente, se mai ce ne fosse bisogno, la componente originale della partitura) e “Best Scoring of Music – adaptation or treatment” (si elimina il riferimento al genere Musical, dando così la possibilità di nominare anche partiture composte da adattamenti di lavori altrui), nella speranza di rendere più chiaro e trasparente il metodo di selezione dei candidati. Come vedremo, la soluzione non produrrà gli effetti desiderati, ma anzi genererà in alcuni casi risultati ancora più discutibili.

Best Music Score--substantially original

Freud (Freud, passioni segrete) -- Jerry Goldsmith
Lawrence of Arabia (Lawrence d'Arabia) -- Maurice Jarre *
Mutiny on the Bounty (L'ammutinamentodel Bounty) -- Bronislau Kaper
Taras Bulba (Taras il magnifico) -- Franz Waxman
To Kill a Mockingbird (Il buio oltre la siepe) -- Elmer Bernstein

Best Scoring of Music--adaptation or treatment

Billy Rose's Jumbo (La ragazza più bella del mondo) -- George Stoll
Gigot (Gigò) -- Michel Magne
Gypsy (La donna che inventò lo strip-tease) -- Frank Perkins
Meredith Willson's The Music Man (The Music Man) -- Ray Heindorf *
The Wonderful World of the Brothers Grimm (Avventura nella fantasia) -- Leigh Harline

Un’annata musicalmente straordinaria. Vince Maurice Jarre (sarà il primo dei suoi tre Oscar) con Lawrence d'Arabia, una vittoria probabilmente favorita dal trionfo del film anche nelle categorie più importanti. Elmer Bernstein viene così sconfitto con uno dei risultati più belli della sua carriera (e uno dei migliori della storia cinemusicale hollywoodiana), ovvero la struggente partitura per Il buio oltre la siepe. Bronislau Kaper e Franz Waxman tengono alto il baluardo della Vecchia Guardia, con due fra gli ultimi esempi di kolossal scoring, genere cinematografico e musicale ormai al tramonto. La presenza di Jerry Goldsmith (qui alla prima delle sue 18 nomination) con la partitura di Freud – Passioni segrete di John Huston, segna l'arrivo di nuova linfa vitale per la musica da film hollywoodiana.

1963 (36a Edizione)

Best Music Score--substantially original

Cleopatra (id.) -- Alex North
55 Days at Peking (55 giorni a Pechino) -- Dimitri Tiomkin
How the West Was Won (La conquista del West) -- Alfred Newman, Ken Darby
It's a Mad, Mad, Mad, Mad World (Questo pazzo pazzo pazzo mondo) -- Ernest Gold
Tom Jones (id.) -- John Addison *

Best Scoring of Music--adaptation or treatment

Bye Bye Birdie (Ciao ciao, Birdie) -- John Green
Irma La Douce (Irma la dolce) -- André Previn *
A New Kind of Love (Il mio amore con Samantha) -- Leith Stevens
Sundays and Cybele (L'uomo senza passato) -- Maurice Jarre
The Sword in the Stone (La spada nella roccia) -- George Bruns

Il 1963 è l'anno a cui viene fatta risalire la morte dello “Studio System”: il sonoro fallimento commerciale di Cleopatra scuote le fondamenta di Hollywood, che da quel momento in poi sarà costretta a rivedere completamente i modelli, le strutture e le pratiche di realizzazione dei propri film. Dal punto di vista musicale, la situazione si riflette anche negli Oscar assegnati in questa annata: vince infatti Tom Jones, commedia inglese diretta da Tony Richardson con la felice partitura composta da John Addison, che sconfigge sonoramente i decani del sinfonismo hollywoodiano Newman (La conquista del West), Tiomkin (55 giorni a Pechino) e North (Cleopatra, partitura assai moderna, nonostante la matrice kolossal). Anche nella categoria una volta dominio dei Musical, si intravede il segno dei tempi che cambiano: vince André Previn con Irma la dolce, tratto dal musical francese portato poi con successo a Broadway, ma adattato dal regista Billy Wilder in forma di pura commedia.

1964 (37a Edizione)

Best Music Score--substantially original

Becket (Becket e il suo re) -- Laurence Rosenthal
The Fall of the Roman Empire (La caduta dell'impero romano) -- Dimitri Tiomkin
Hush...Hush, Sweet Charlotte (Piano... piano, dolce Carlotta) -- Frank DeVol
Mary Poppins (id.) -- Richard M. Sherman, Robert B. Sherman *
The Pink Panther (La pantera rosa) -- Henry Mancini

Best Scoring of Music--adaptation or treatment

A Hard Day's Night (Tutti per uno) -- George Martin
Mary Poppins (id.) -- Irwin Kostal
My Fair Lady (id.) -- André Previn *
Robin and the 7 Hoods (I 4 di Chicago) -- Nelson Riddle
The Unsinkable Molly Brown (Voglio essere amata in un letto d'ottone) -- Robert Armbruster, Leo Arnaud, Jack Elliott, Jack Hayes, Calvin Jackson, Leo Shuken

La confusione generata dalla recente definizione delle categorie comincia a produrre effetti indesiderati: nella categoria Migliore Colonna Sonora Originale vince Mary Poppins (un musical a tutti gli effetti, seppur originale), che batte così partiture drammatiche non paragonabili come La caduta dell'impero romano di Tiomkin e Becket di Laurence Rosenthal, oltre a La pantera rosa di Henry Mancini e Piano... piano, dolce Carlotta di Frank DeVol. La situazione è resa ancor più caotica dal fatto che Mary Poppins venga candidato anche nella categoria del Miglior Adattamento (il nominato infatti è Irwin Kostal, responsabile degli arrangiamenti e della direzione musicale), anche se sarà poi sconfitto da My Fair Lady, per cui André Previn conquista il suo terzo Oscar. Davvero spiazzante poi la presenza in questa categoria di Tutti per uno, prima esperienza cinematografica dei Beatles, in cui compaiono le hit più famose della band di Liverpool.

1965 (38a Edizione)

Best Music Score--substantially original

The Agony and the Ecstasy (Il tormento e l'estasi) -- Alex North
Doctor Zhivago (Il dottor Zhivago) -- Maurice Jarre *
The Greatest Story Ever Told (La più grande storia mai raccontata) -- Alfred Newman
A Patch of Blue (Incontro a Central Park) -- Jerry Goldsmith
The Umbrellas of Cherbourg (Gli ombrelli di Cherbourg) -- Michel Legrand, Jacques Demy

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Best Scoring of Music--adaptation or treatment

Cat Ballou (id.) – Frank DeVol
The Pleasure Seekers (Mentre Adamo dorme) -- Lionel Newman, Alexander Courage
The Sound of Music (Tutti insieme appassionatamente) -- Irwin Kostal *
A Thousand Clowns (L'incredibile Murray: l'uomo che disse no) -- Don Walker
The Umbrellas of Cherbourg (Gli ombrelli di Cherbourg) -- Michel Legrand

Il dottor Zhivago di Jarre conquista l'Oscar per la Migliore Colonna Sonora Originale, battendo partiture probabilmente più meritevoli come Il tormento e l'estasi (imponente affresco sinfonico di Alex North), La più grande storia mai raccontata (opera capitale di Alfred Newman, parzialmente rovinata dagli interventi di George Stevens - il medesimo regista responsabile degli scempi operati sulla colonna sonora di Waxman per Un posto al sole - che sostituì porzioni dello score di Newman con inopinati prelievi dal “Messiah” di Handel e dal Requiem di Verdi) e Incontro al Central Park (delicatissimo e malinconico capolavoro di un giovane Jerry Goldsmith). Nella categoria Adattamento vince (e non poteva essere altrimenti) il musical più celebre di ogni tempo: Tutti insieme appassionatamente. Da citare nella medesima categoria anche la nomination de Gli ombrelli di Cherbourg di Michel Legrand e Jacques Demy, primo esempio di film musicale completamente cantato dall'inizio alla fine.

1966 (39a Edizione)

La definizione della categoria della colonna sonora originale cambia ancora una volta: da questa annata è chiamata “Best Original Music Score”.

Best Original Music Score

The Bible (La Bibbia) -- Toshiro Mayuzumi
Born Free (Nata libera) -- John Barry *
Hawaii (id.) -- Elmer Bernstein
The Sand Pebbles (Quelli della San Pablo) -- Jerry Goldsmith
Who's Afraid of Virginia Woolf? (Chi ha paura di Virginia Woolf?) -- Alex North

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Best Scoring of Music--adaptation or treatment

A Funny Thing Happened on the Way to the Forum (Dolci vizi al Foro) -- Ken Thorne *
The Gospel According to St. Matthew (Il Vangelo secondo Matteo) -- Luis Enrique Bacalov
Return of the Seven (Il ritorno dei magnifici sette) -- Elmer Bernstein
The Singing Nun (Dominique) -- Harry Sukman
Stop the World--I Want to Get Off -- Al Ham

John Barry, al suo debutto come candidato, conquista il suo primo Oscar per Nata libera (e fa immediatamente il bis con il premio per la Migliore Canzone). Jerry Goldsmith colleziona così un'altra sconfitta con una partitura di assoluto valore (Quelli della San Pablo), così come Elmer Bernstein (qui nominato per Hawaii) e Alex North (candidato con la struggente Chi ha paura di Virginia Woolf?). Toshiro Mayuzumi, candidato per la colonna sonora de La Bibbia di John Huston, è il primo compositore nipponico mai nominato. Nella categoria Miglior Adattamento è curiosa la presenza di Elmer Bernstein con il sequel de I magnifici sette: vista la presenza di materiale tematico tratto dal precedente film, l'Academy ritenne necessario nominare la partitura in questa categoria, nonostante Bernstein avesse scritto in gran parte musica nuova. Tra l’altro, negli anni seguenti questa regola non impedì la candidatura di colonne sonore scritte per sequel e capitoli successivi. Infine, sempre nella categoria del Migliore Adattamento, è da citare la nomination dell'italo-argentino Luis Bacalov con Il Vangelo secondo Matteo, l'indimenticabile capolavoro di Pier Paolo Pasolini.

1967 (40a Edizione)

Best Original Music Score

Cool Hand Luke (Nick mano fredda) -- Lalo Schifrin
Doctor Dolittle (Il favoloso Dottor Dolittle) -- Leslie Bricusse
Far from the Madding Crowd (Via dalla pazza folla) -- Richard Rodney Bennett
In Cold Blood (A sangue freddo) -- Quincy Jones
Thoroughly Modern Millie (Millie) -- Elmer Bernstein *

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Best Scoring of Music--adaptation or treatment

Camelot (id.) -- Alfred Newman, Ken Darby *
Doctor Dolittle (Il favoloso Dottor Dolittle) -- Lionel Newman, Alexander Courage
Guess Who's Coming to Dinner (Indovina chi viene a cena?) – Frank DeVol
Thoroughly Modern Millie (Millie) -- André Previn, Joseph Gershenson
Valley of the Dolls (La valle delle bambole) -- John Williams

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Un'altra annata in cui regna confusione e sconcerto per i risultati finali: nella categoria Miglior Colonna Sonora Originale Elmer Bernstein vince l'unica statuetta della sua onoratissima carriera per Millie, un musical per il quale però compone solamente la musica di raccordo e qualche brano diegetico. Tra i candidati nella medesima categoria figura anche il musical Il favoloso Dottor Dolittle di Leslie Bricusse (che riceve, così come Millie, la nomination anche per il Miglior Adattamento), oltre a partiture drammatiche come Nick mano fredda di Lalo Schifrin e A sangue freddo di Quincy Jones (entrambi i compositori sono alla loro prima nomination). Per il Miglior Adattamento vincono Alfred Newman (che conquista così la sua nona e ultima statuetta) e Ken Darby con Camelot. Nella stessa categoria spunta il nome di John Williams (candidato per La valle delle bambole), qui alla prima delle sue ben 45 nomination, record assoluto per un compositore insieme ad Alfred Newman.

1968 (41a Edizione)

Vista la débâcle delle precedenti edizioni causata da Mary Poppins e Il Dottor Dolittle, il Music Branch decide di incorporare le partiture musical nella categoria dell'adattamento, cambiando così nuovamente la definizione delle due categorie: “Best Original Score—for a motion picture [not a musical]” e “Best Score of a Musical Picture—original or adaptation”. In questo modo vengono separate nettamente le partiture orchestrali di commento da quelle musical.

Best Original Score--for a motion picture [not a musical]

The Fox (La volpe) -- Lalo Schifrin
The Lion in Winter (Il leone d'inverno) -- John Barry *
Planet of the Apes (Il pianeta delle scimmie) -- Jerry Goldsmith
The Shoes of the Fisherman (Un uomo chiamato Pietro) -- Alex North
The Thomas Crown Affair (Il caso Thomas Crown) -- Michel Legrand

Best Score of a Musical Picture--original or adaptation

Finian's Rainbow (Sulle ali dell'arcobaleno) -- Adaptation score by Ray Heindorf
Funny Girl (id.) -- Adaptation score by Walter Scharf
Oliver! (id.) -- Adaptation score by John Green *
Star! (Un giorno... di prima mattina) -- Adaptation score by Lennie Hayton
The Young Girls of Rochefort (Josephine) -- Music and adaptation score by Michel Legrand; lyrics by Jacques Demy

John Barry vince il suo terzo Oscar per Il leone d'inverno, affresco corale di ispirazione medievale. Il pianeta delle scimmie, moderna e insuperata partitura di Jerry Goldsmith da molti ritenuta uno dei vertici assoluti della sua produzione, viene così sconfitta insieme a Un uomo chiamato Pietro di Alex North, La volpe di Lalo Schifrin e Il caso Thomas Crown di Michel Legrand. Nella categoria Musical, Johnny Green vince la sua quinta statuetta con Oliver!

1969 (42a Edizione)

Best Original Score--for a motion picture [not a musical]

Anne of the Thousand Days (Anna dei mille giorni) -- Georges Delerue
Butch Cassidy and the Sundance Kid (Butch Cassidy) -- Burt Bacharach *
The Reivers (Boon il saccheggiatore) -- John Williams
The Secret of Santa Vittoria -- Ernest Gold
The Wild Bunch (Il mucchio selvaggio) -- Jerry Fielding



Best Score of a Musical Picture--original or adaptation

Goodbye, Mr. Chips (id.) -- Music and lyrics by Leslie Bricusse; adaptation score by John Williams
Hello, Dolly! (id.) -- Adaptation score by Lennie Hayton and Lionel Newman *
Paint Your Wagon (La ballata della città senza nome) -- Adaptation score by Nelson Riddle
Sweet Charity (La ragazza che voleva essere amata) -- Adaptation score by Cy Coleman
They Shoot Horses, Don't They? (Non si uccidono così anche i cavalli?) -- Adaptation score by John Green and Albert Woodbury

Butch Cassidy di Burt Bacharach conquista l'Oscar per la Migliore Colonna Sonora Originale. Come già accaduto in passato (e come accadrà ancora in futuro), la partitura che vince la statuetta viene avvantaggiata dal fatto di incorporare una title song di grande successo commerciale (in questo caso la celeberrima “Raindrops Keep Falling On My Head”) e a farne le spese sono lavori ben più complessi e meritevoli, come in questo caso Il mucchio selvaggio di Jerry Fielding o Boon il saccheggiatore di John Williams (qui alla sua prima nomination come compositore). Nella categoria Musical vince la partitura di Hello, Dolly!, adattata per il cinema da Lionel Newman e Lennie Hayton, che batte così il musical originale di Leslie Bricusse Goodbye, Mr. Chips, superbamente orchestrato e diretto da John Williams.

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FINE DELLA SECONDA PUNTATA

Nel prossimo capitolo ci occuperemo delle nomination e delle vittorie del periodo 1970-1989. Se avete segnalazioni, commenti e osservazioni, scriveteci all'indirizzo e-mail redazione@colonnesonore.net

Alla prossima puntata!

Fonti delle ricerche:

Sito Ufficiale della Academy of Motion Picture Arts & Sciences: www.oscars.org
Articoli di Scott Bettencourt apparsi su Film Score Monthly: www.filmscoremonthly.com
Fred Karlin, “Listening to Movies: The Film Lover's Guide to Film Music”, Schirmer Books, New York, 1994
Christopher Palmer, “The Composer in Hollywood”, Marion Boyars Publishing, London, 1990
Tony Thomas, “Music for the Movies” - Second Edition, Silman-James Press, Los Angeles, 1997“
"Oscar" and "Academy Awards" are registered trademarks of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences. All rights reserved © A.M.P.A.S.



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